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Inferno e Paradiso, perchè non esistono come li intende la CC?

  • Messaggi
  • VVRL
    00 10/11/2012 22:34
    Cari fratelli TDG, sono curioso di sapere, sulla base delle Sacre Scritture, il motivo per cui ritenete che l'inferno non esite come luogo di sofferenza per le anime, e perchè il Paradiso come lo intendiamo noi cattolici è così diverso dal vostro "Reame Divini" (ho detto bene?
    Grazie per il vostro contributo.
  • Hal.9000
    00 10/11/2012 22:48
    Prima di iniziare nuove discussioni su argomenti già trattati prova ad esaminare questi thread:

    Inferno

    testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

    testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...



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    (SimonLeBon)
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    00 10/11/2012 22:50
    Re:
    VVRL, 10.11.2012 22:34:

    Cari fratelli TDG, sono curioso di sapere, sulla base delle Sacre Scritture, il motivo per cui ritenete che l'inferno non esite come luogo di sofferenza per le anime, e perchè il Paradiso come lo intendiamo noi cattolici è così diverso dal vostro "Reame Divini" (ho detto bene?
    Grazie per il vostro contributo.



    Brevemente, come si addice ad una prima risposta...

    L'inferno è una mistificazione delle immagini simboliche che ricorrono spesso nel testo biblico. Tra i tanti esempi, la geenna era la valle che faceva le funzioni di un inceneritore per la città di Gerusalemme.
    Ecco le parole di Wikipedia:


    Geenna
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    La Geenna (o Gehenna o Gaénna) è una valletta scavata dal fiume Hinnom sul lato sud del monte Sion. Il nome deriva dall'ebraico gē-hinnom che significa, appunto, "valle dell'Hinnom".[1] Sion è un rilievo montuoso sul quale è stata fondata la città di Gerusalemme ad opera del popolo dei Gebusei. Il re Davide la conquistò e ne fece la sua capitale. Attualmente è tutta edificata ed è un quartiere di Gerusalemme tra i più poveri, mentre l'Hinnom è un torrentello a carattere non permanente.



    L'inferno cattolico presuppone l'esistenza di un'anima immortale, bella pronta da torturare in eterno. Sono due concetti extra-biblici, infilati a posteriori come teologia spiccia.
    Scritturalmente le parole di Dio ad Adamo sono: "16 Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, 17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti»." [Gen.2,16 CEI]

    L'espressione è chiara: a seguito della disobbedienza avviene la morte. Non c'è traccia di anima da torturare.

    Il paradiso, biblicamente parlando, era il "gan eden" situato sulla terra tra i 4 fiumi biblici.
    Gen. 2,8-10 afferma: "8 Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. 9 Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. 10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi."

    Voi cattolici intendete tutta un'altra cosa, certamente poco biblica...

    Simon
  • VVRL
    00 10/11/2012 23:07
    Grazie Simon, sei stato molto chiaro e coinciso.
    LA questione della geenna la sapevo già, ma noi cattolici crediamo che l'uso che se ne fa nelle Scritture non è da intendere alla lettera, ma in maniera simbolica, nel senso che per descrivere questo luogo metafisico,lo scrittore ha usato questo luogo così "degradato".
    Con il peccato originale è arrivata la si la morte, ma quella del corpo, infatti tutti gli esseri umani prima o poi cessano di vivere, a cosa centra questo con una eventuale vita dell'anima?
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    dom@
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    00 12/11/2012 03:10
    Re:
    VVRL, 11/10/2012 11:07 PM:

    Grazie Simon, sei stato molto chiaro e coinciso.
    LA questione della geenna la sapevo già, ma noi cattolici crediamo che l'uso che se ne fa nelle Scritture non è da intendere alla lettera, ma in maniera simbolica, nel senso che per descrivere questo luogo metafisico,lo scrittore ha usato questo luogo così "degradato".
    Con il peccato originale è arrivata la si la morte, ma quella del corpo, infatti tutti gli esseri umani prima o poi cessano di vivere, a cosa centra questo con una eventuale vita dell'anima?

    [/POSTQUOTE

    Ogni religione insegna un [SM=x1408447] differende Se c'e' l'irferno dopo la morte ci devono essere numerosi inferni... praticamende, Dio inpiega il diavolo per torturare le anime dannate. Ma il [SM=x1408447] non fa mai sciopero? [SM=g27991] [SM=g7350]

  • VVRL
    00 12/11/2012 08:31
    Re: Re:
    dom@, 12/11/2012 03:10:

    VVRL, 11/10/2012 11:07 PM:

    Grazie Simon, sei stato molto chiaro e coinciso.
    LA questione della geenna la sapevo già, ma noi cattolici crediamo che l'uso che se ne fa nelle Scritture non è da intendere alla lettera, ma in maniera simbolica, nel senso che per descrivere questo luogo metafisico,lo scrittore ha usato questo luogo così "degradato".
    Con il peccato originale è arrivata la si la morte, ma quella del corpo, infatti tutti gli esseri umani prima o poi cessano di vivere, a cosa centra questo con una eventuale vita dell'anima?

    [/POSTQUOTE

    Ogni religione insegna un [SM=x1408447] differende Se c'e' l'irferno dopo la morte ci devono essere numerosi inferni... praticamende, Dio inpiega il diavolo per torturare le anime dannate. Ma il [SM=x1408447] non fa mai sciopero? [SM=g27991] [SM=g7350]


    Non capisco lo spirito, l'intento, il fine di un'affermazione del gnere. Per favore potresti essere più esplicito?


  • VVRL
    00 12/11/2012 08:47
    Cari fratelli TDG che ne pensate del passo di Luca 16, 19-31?
    « C'era un uomo ricco, che era vestito di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi. »
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    Giandujotta.50
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    Moderatore
    00 12/11/2012 09:01
    Re:
    VVRL, 12/11/2012 08:47:

    Cari fratelli TDG che ne pensate del passo di Luca 16, 19-31?
    « C'era un uomo ricco, che era vestito di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco
    ....
    [.....]



    Pensi che sia un'illustrazione che Gesù usò per insegnare qualcosa o un racconto che si riferisce ad un fatto reale?

  • VVRL
    00 12/11/2012 09:10
    Non è affatto un fatto reale, infatti noi la chiamiamo la "Parabola di Lazzaro e del ricco".
    Il messagio ultimo non è chiaramente la dimostrazione dell'esistenza nè dell'inferno, nè del paradiso.
    Ma ti chiedo: Gesù che motivo avrebbe avuto di argomentare i sui discorsi facendo riferimento a schemi e situazioni per non sono veritieri. Se Gesù non avesse mai pensato all'inferno come luogo trascendentale di "tormento" per le anime, che motivo avrebbe avuto di parlarne?
    Anzi, non pensi che avrebbe creato molta confusione nei lettori? Pertanto una figura come quella di Gesù (che per noi cattolici è Dio) può mai essere così sprovveduto?
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    Barnaba1977
    Post: 9.115
    TdG
    00 12/11/2012 10:54
    Re:
    VVRL, 12/11/2012 09:10:

    Non è affatto un fatto reale, infatti noi la chiamiamo la "Parabola di Lazzaro e del ricco".
    Il messagio ultimo non è chiaramente la dimostrazione dell'esistenza nè dell'inferno, nè del paradiso.
    Ma ti chiedo: Gesù che motivo avrebbe avuto di argomentare i sui discorsi facendo riferimento a schemi e situazioni per non sono veritieri. Se Gesù non avesse mai pensato all'inferno come luogo trascendentale di "tormento" per le anime, che motivo avrebbe avuto di parlarne?
    Anzi, non pensi che avrebbe creato molta confusione nei lettori? Pertanto una figura come quella di Gesù (che per noi cattolici è Dio) può mai essere così sprovveduto?



    Leggi questo passo:

    (Apocalisse (Rivelazione) 20:12-15 CEI2008) E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri. Il mare restituì i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.

    Secondo te, lo "stagno di fuoco", cosa rappresenta?


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    «Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.»

    Lord Chesterfield
  • VVRL
    00 12/11/2012 13:36
    Re: Re:
    Barnaba1977, 12/11/2012 10:54:



    Leggi questo passo:

    (Apocalisse (Rivelazione) 20:12-15 CEI2008) E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri. Il mare restituì i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.

    Secondo te, lo "stagno di fuoco", cosa rappresenta?

    E' il nostro inferno. C'è forse scritto che si è annientati in eterno, che l'anima scompare?


  • VVRL
    00 12/11/2012 13:41
    Re: Re:
    Barnaba1977, 12/11/2012 10:54:



    Leggi questo passo:

    (Apocalisse (Rivelazione) 20:12-15 CEI2008) E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri. Il mare restituì i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.

    Secondo te, lo "stagno di fuoco", cosa rappresenta?

    Se i morti stanno in piedi sono morti (inesistenti) o si pressuppone che abbiano una certa capacità di coscienza? Quindi mi spiegate come fate a dire che i cattivi non verranno risuscitati?


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    Barnaba1977
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    00 12/11/2012 15:13
    Re: Re: Re:
    VVRL, 12/11/2012 13:41:

    Se i morti stanno in piedi sono morti (inesistenti) o si pressuppone che abbiano una certa capacità di coscienza? Quindi mi spiegate come fate a dire che i cattivi non verranno risuscitati?



    Guarda che ti sbagli, noi crediamo nella resurrezione sia dei giusti che degli ingiusti.

    Ti do un indizio: nel lago di fuoco vengono scagliati l'Ades e la Morte... Che può significare?


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    00 12/11/2012 15:55
    Re: Re: Re:
    VVRL, 11/12/2012 1:41 PM:

    Se i morti stanno in piedi sono morti (inesistenti) o si pressuppone che abbiano una certa capacità di coscienza? Quindi mi spiegate come fate a dire che i cattivi non verranno risuscitati?





    Tutti siamo cattivi ecco perche moriamo. un esempio banale... Se l'inferno fosse vero! un uomo che ammazza 100persone, e un uomo che ammazza una sola persona.. le temperarature dell'inferno sono differenti!? o ogni criminale? [SM=g2037509]

    Un'altro esenpio! Ci sono due grande religioni. Una a un miliardo e mezzo di credenti, il loro inferno, e' completamente diferente dalla religione cattolica. Come mai!? [SM=g2037509]

  • VVRL
    00 12/11/2012 15:59
    Re: Re:
    Barnaba1977, 12/11/2012 10:54:



    Leggi questo passo:

    (Apocalisse (Rivelazione) 20:12-15 CEI2008) E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri. Il mare restituì i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.

    Secondo te, lo "stagno di fuoco", cosa rappresenta?


    Quindi i cattivi verranno risuscitati solo per il giudizio finale e poi distrutti definitamente? Avrò capito male io, ma un vostro fratello mi ha detto che i cattivi non verranno mai risuscitati.
    Si, effetivaemnte può significare la distruzione, ve ne devo dare atto. Noi pensiamo invece che la morte e gli inferi verranno definitivamente sottomessi. Vedete, il problema è che comunque siamo costretti a dover fare una interpretazione, perchè non cìè scritto nero su bianco che chi viene gettato nello stagno di fuoco verrà distrutto!
    Scusata, e quando nelle Scritture viene detto che: "sarà pianto e stridore di denti", mi spiegate come fa un'anima che viene distrutta a soffrire? La morte, come l'annichilimento, presuppone un'assoluta assenza del se e come tale dello stato di sofferenza.

  • VVRL
    00 12/11/2012 16:18
    Re: Re: Re: Re:
    dom@, 12/11/2012 15:55:



    Tutti siamo cattivi ecco perche moriamo. un esempio banale... Se l'inferno fosse vero! un uomo che ammazza 100persone, e un uomo che ammazza una sola persona.. le temperarature dell'inferno sono differenti!? o ogni criminale? [SM=g2037509]

    Un'altro esenpio! Ci sono due grande religioni. Una a un miliardo e mezzo di credenti, il loro inferno, e' completamente diferente dalla religione cattolica. Come mai!? [SM=g2037509]



    Caro dom,
    capisco perfettamente che possiamo avere punti di vista diversi, ma questo non ti autorizza a prenderti beffa di quelle che sono le mie credenze. Nelle tue risposte c'è sempre questo atteggiamento di superiorità e di risatina insolente che presuppongono un chiaro atteggiamento di disprezzo nei confronti di me che sono cattolico.
    Mi dispiace, ma questo non ti fa onore: nè in relazione all'età che hai (dovresti essere molto saggio), nè in relazione a tutti i tuo fratelli TDG di questo forum, che da persone serie e rispettose, parlano sulla base delle scritture in maniera seria e competente.
    Detto questo, ti notifico che noi cattolici non crediamo affatto che l'inferno sia un luogo fisico di fiamme dove la temperatura del fuoco è commisurata al grado di peccato. Sappiamo tutti che il fuoco è solo un simbolo che probabilmente nulla a a che fare con questo luogo di perdizione. Ti dico anche che il nostro Dio non è così cattivo da voler punire i propri figli per i peccati commessi. L'inferno per noi è solo il rifiuto di Dio. E' questo distacco voluto dall'uomo e in legame spezzato, lontananza, è motivo di grande sofferenza. Quindi è l'uomo che decidere di andare all'inferno e non Dio che ti manda all'inferno.
    Scusate se sono stato duro, ma prima di tutto il rispetto, che deve essere reciproco.
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    00 12/11/2012 16:21
    Re: Re: Re:
    VVRL, 11/12/2012 3:59 PM:


    Quindi i cattivi verranno risuscitati solo per il giudizio finale e poi distrutti definitamente? Avrò capito male io, ma un vostro fratello mi ha detto che i cattivi non verranno mai risuscitati.
    Si, effetivaemnte può significare la distruzione, ve ne devo dare atto. Noi pensiamo invece che la morte e gli inferi verranno definitivamente sottomessi. Vedete, il problema è che comunque siamo costretti a dover fare una interpretazione, perchè non cìè scritto nero su bianco che chi viene gettato nello stagno di fuoco verrà distrutto!
    Scusata, e quando nelle Scritture viene detto che: "sarà pianto e stridore di denti", mi spiegate come fa un'anima che viene distrutta a soffrire? La morte, come l'annichilimento, presuppone un'assoluta assenza del se e come tale dello stato di sofferenza.




    Ci sono diffenti live di cattiveria. O semplicende stoltezza.. boooo!

    esempio classico...

    Atti 5:3Ma Pietro disse: «Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere?
    Atti 5:5Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un gran timore prese tutti quelli che udirono queste cose.

    [SM=g10765]


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    00 12/11/2012 16:26
    Re: Re: Re: Re:
    dom@, 11/12/2012 4:21 PM:



    Ci sono diffenti live di cattiveria. O semplicende stoltezza.. boooo!

    esempio classico...

    Atti 5:3Ma Pietro disse: «Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere?
    Atti 5:5Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un gran timore prese tutti quelli che udirono queste cose.

    [SM=g10765]





    Ci sono diffenti LIVELLI di cattiveria) !( INTENVODIRE


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    00 12/11/2012 16:40
    Re: Re: Re: Re: Re:
    dom@, 11/12/2012 4:26 PM:



    Ci sono diffenti LIVELLI di cattiveria) !( INTENVODIRE





    Ripensando sopra, Ne Anania, ne Adamo andarono a soffrire a l'inferno,Ritonarono alla terra chelli tenevain vita. No resurezione.


  • VVRL
    00 12/11/2012 16:50
    Re: Re: Re: Re:
    dom@, 12/11/2012 16:21:



    Ci sono diffenti live di cattiveria. O semplicende stoltezza.. boooo!

    esempio classico...

    Atti 5:3Ma Pietro disse: «Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere?
    Atti 5:5Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un gran timore prese tutti quelli che udirono queste cose.

    [SM=g10765]





    Dom, scusami se prima magari sono stato un pò duro.
    Mi pare di capire che sei una persona semplice e non tanto istruita.
    LA questione di fondo non è il grado di cattiveria, noi cattolici non pensiamo affatto che arrivi una punizione in relazione alla gravità del peccato. Il nostro Dio non è così cattivo da volerci vedere soffrire all'inferno. Questa è una visione medievale dell'inferno che non esiste proprio tra i cattolici di oggi.
    L'inferno è semplicemente rifiuto di Dio. E se ci pensi, l'inferno comincia già in questa vita. Infatti l'uomo che rifiuta Dio alla fine non solo vive una vita incolore, senza senzo. Ma molto spesso vive in uno stato di disperazione ed inquietitudine che alla fine ti portano a vivere in un vero e proprio stato di sofferenza. Mentre per chi ha avuto modo di conoscere l'amore di Dio, comincia già a virere in un stato di pace, di gioia, di felicità..... anche questo è l'anticipo di ciò che noi cattolici chiamiamo Paradiso.
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