00 31/01/2013 10:08
Re: Re: Re: ULTIMA RISPOSTA
Caro amico, questa è l' ultima risposta che riceverai dal sottoscritto, dato che:
a) il tuo post dimostra (nel caso ce ne fosse ancora bisogno)l'assoluta inutilità di un dialogo con te,
b) non intendo interloquire con chi non ha fatto altro che molestare con e-mail private (senza entrare nel merito del contenuto delle stesse e-mail su cui preferisco stendere un velo pietoso...),
c) siccome il regolamento non mi obbliga a rispondere, questo sarà il mio ultimo post in risposta al tuo a cui non ne seguiranno altri...
Brevemente....


VVRL, 31/01/2013 09:19:


Mai Roby.....se per "anima" ti riferisci ai sostantivi nefesh e psychè (senza contare che decine e decine di passi parlano della mortalità e addirittura dell' apollymi, quindi dell' annientamento della nefesh e della psychè, vedasi ad esempio Luca 6:9)

Aquila, mi spieghi cosa vuole significare Gesù dicendo "Se è lecito distruggere di Sabato un'anima"?
Chi può distruggere l'anima se non Dio? Che senso ha quindi porsi la domanda se Dio può distruggere un'anima di Sabato?
Il problema è che nella Bibbia il termine "nefesh" non significa quasi mai "anima" per come la intende "Platone", ma significa essere vivente, persona, lui, ecc.. Che un essere vivente possa morire è chairo a tutti, non c'è bisogno certo di scomodare la Bibbia per comprenderlo!!!!!!





Già che c' eri potevi anche aggiungere altri dieci punti esclamativi.
Io ho detto a Roberto che se per "anima" lui intende i sostantivi nefesh e psychè:
1) a questi sostantivi non si accompagna mai l' aggettivo "immortale";
2) i sostantivi in questione, come giustamente hai evidenziato, non indicano mai un "quid" immortale spirituale cosciente che si separa dal corpo al momento della morte per continuare a vivere coscientemente in un paradiso etereo o nello sceol. Per cui la Bibbia evidenzia che la nefesh e la psychè sono non solo mortali ma sottoposte all' annientamento e il passo lucano lo dimostra.
Nulla più....per parlare di uno spirito o anima immortale non è pertanto il caso di usare questi due sostantivi che per lo più indicano la vita della persona o la persona medesima.

FINE DELLE TRASMISSIONI (PER QUANTO MI RIGUARDA)


[Modificato da Aquila-58 31/01/2013 10:11]