Interessante la nuova traduzione della TNM:
Per me, infatti, vivere è Cristo+ e morire è un guadagno. 22 Ora, se devo continuare a vivere nella carne, la mia opera darà questo frutto; eppure cosa sceglierei non lo dico. 23 Sono combattuto fra queste due cose: da una parte desidero essere liberato e stare con Cristo, che di certo è la cosa migliore; 24 dall’altra è più utile per il vostro bene che io rimanga nella carne.
Questo concorda esattamente con la nostra spiegazione, per cui non ci strappiamo certo gli abiti per il cambiamento rispetto alla scelta precedente:
Paolo sapeva che la morte, anche la morte violenta, per lui avrebbe rappresentato comunque un guadagno essendo che alla risurrezione avrebbe avuto una "dimora nei cieli", il "premio della superna chiamata" di Dio mediante Cristo Gesù. Certo nel dubbio Paolo ammette che nonostante quelle prospettiva "è più necessario che io rimanga nella carne a motivo di voi"
In questo passo non vi sono spiriti disincarnati, anime vaganti o altre balle del genere. Tutto coerente con la prospettiva escatologica di Paolo: la morte e poi la speranza delle risurrezione, senza stati intermedi coscienti. Tutto è interpretato da Paolo entro la prospettiva antropologica biblica. In questa nuova traduzione non vedo alcun allineamento a dottrine apostate o pagane, sinceramente... e voi?
Shalom
[Modificato da barnabino 19/12/2017 16:47]
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
FORUM TESTIMONI DI GEOVA