Senza dubbio la preghiera ricopre un ruolo fondamentale nella nostra adorazione. Può succedere,ma non dovrebbe,che siamo così presi dalla nostra vita frenetica che ci limitiamo a rivolgere a Dio preghiere "confezionate",pronte all'uso,per così dire.
Se ci rendiamo conto che questo talvolta è il nostro problema,dovremmo seriamente riflettere sull'importanza che hanno per Geova le nostre parole,considerando pure il fatto che ci concede questo grande onore mediante il prezioso sacrificio di suo Figlio.
Come tu hai parafrasato dal salmo,in antichità la preparazione dell'incenso era qualcosa che avveniva in maniera meticolosa,con estrema attenzione.
La stessa cosa dovrebbe essere per le nostre preghiere.
A me viene in mente "il congregatore che cercò di trovare le parole dilettevoli". Sarebbe cosa giusta,prima di rivolgersi a Geova,riflettere e ponderare bene cosa dire.
Se una persona che asserisce di amarci si rivolgesse a noi in maniera frettolosa e stereotipata,probabilmente avremo validi motivi per dubitare dei suoi sentimenti.
E' vero che Geova legge nei cuori,ma questo non dovrebbe essere una giustificazione per non preparare le nostre preghiere come incenso.
E' importante anche per noi maschietti che abbiamo il privilegio di rappresentare la congregazione in preghiera alle adunanze. Questo oneroso privilegio non va certamente preso alla leggera,sapendo che al termine della preghiera i componenti della congregazione condivideranno le nostre parole di preghiera con un "Amen".