I PARTE:
Armando(86), 16/08/2013 15:24:
Carissimo Aquila
In Luca 11,49 è la sapienza divina che parla, nonchè Gesù Cristo(MATTEO 23,34) e non i decreti divini. Quello che dice la c.e.i. non necessariamente deve corrispondere alla verità. E' un parere della c.e.i.
Per me in Luca 11,149 è la sapienza letterale di Dio, nonchè Gesù Cristo dato che in MATTEO 23,34 è ben presente il pronome personale IO che la TNM stranamente omette. Chissà perchè?
Il punto è che dovresti domandarti il perchè la TNM omette il pronome personale IO.
In matteo 11,19 c'è una chiara identificazione tra la sapienza di Dio e il Figlio dell'uomo. Anche la tnm traduce sapienza con la s minuscola.
amico mio, tu non solo sei troppo drastico nei giudizi ma vai avanti col paraocchi, liberissimo di farlo, ma libero anch' io di dirti che sei in grave errore!
Da capo!
Perchè la TNM elimina “ego” da Mt. 23:34? E io dovrei dire, secondo te: “
perchè ha intenzione di manipolare il testo”,
ma qui di manipolato ci sei solo tu e gli apologeti internettiani che frequenti in certi siti.....
In Luca 11:49, come nel sinottico matteano, si parla proprio dei decreti divini interpretati da Gesù e su questo concordo in pieno con la trinitaria Bibbia di Gerusalemme (la loro opinione vale tanto quanto la tua, sai?)
Inoltre, devi sapere che Gesù ha il pleroma, cioè la pienezza di tutto, di ogni cosa (Col. 1:19), per cui in lui “sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza” (Col. 2:3).
Questo, amico caro, non indica che Egli sia la sapienza di Dio – attributo increato di Dio – incarnata (piuttosto Egli è la Persona Sapienza e la Persona Logos che divenne carne, Gv. 1:14) ma che, avendo ricevuto da Dio il pleroma, ne consegue che tutti i tesori della conoscenza e della sapienza divina sono racchiusi in lui, che la manifesta pienamente e perfettamente, nell' insegnamento (Gv. 7:16-17), nella condotta, nelle opere (Luca 7:35 ; Mt. 11:19 ; Gv. 10:38)....inoltre in Cristo è rivelato il mysterion di Dio, anzi è Egli stesso il mysterion di Dio (Col. 2:2), pertanto Egli ha un ruolo assolutamente centrale nel proposito di Dio (Efes. 1:9-10 ; Col. 1:19-20).
In 1 Cor. 2:7 Paolo parla di una sapienza divina nascosta in un mysterion, la sapienza di quel mysterion fu rivelata successivamente in Cristo Gesù (Col. 1:26-28).
Poiché tutto il proposito di Dio si basa e si impernia sul suo Figlio Unigenito, questi è divenuto per i cristiani “sapienza da Dio” (
sophia apo theou) , 1 Cor. 1:30, poiché in Lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza (perchè Egli ha il pleroma che Dio gli ha dato...), quindi non è vera sapienza di Dio quella che non si basa sul proposito di Dio rivelato in Cristo Gesù..
Mi dispiace...
Armando(86), 16/08/2013 15:24:
Su PROVERBI 8,22-31 sei in grosso errore. Vedi la sapienza di Proverbi 8,22-31 è la sapienza stessa di Dio PERCHE' DEVI FARE CONTO CON IL CONTESTO STESSO DI PROVERBI 8:
-> PROVERBI 8,1(TNM): 1Non continua la sapienza a chiamare, e non continua il discernimento ad alzare la voce?
-> PROVERBI 8,12(TNM): 12“Io, la sapienza, ho risieduto con l’accortezza e trovo perfino la conoscenza delle capacità di pensare.
In entrambi i casi la tnm traduce sapienza con la s minuscola per indicare che si sta parlando della stessa sapienza divina. Proverbi 8,22-31 è LOGICAMENTE COLLEGATA con Proverbi 8,1 e 12.
Mi dispiace per te, ma non puoi interpretare Proverbi 8,22-31 isolandolo dal contesto immediatamente precedente e successivo.
no, sono io che sono profondamente dispiaciuto di una lettura totalmente errata come quella che stai dando!
Da capo!
In Prov. 1 la sapienza viene personificata e identificata con la sapienza o conoscenza di Dio (Prov. 2:5), ma ciò non significa che ci si riferisca alla sapienza/attributo increato di Dio, increata il Lui (come il Prov. 3:19-20, dove la sapienza è messa in relazione con l' intelligenza o il discernimento e la conoscenza di Dio, tutti attributi increati di Dio...), ma alla sapienza divina data e offerta agli uomini di buona volontà che vogliono possederla, all' uomo che la ricerca e che l' accoglie, vedi Prov. 8:17, vedi Giacomo 1:5, vedi Prov. 2:6 e Prov. 9:11-12 (confr. con Deut. 30:15-16).
In Prov. 1 vi è la prima personificazione della sapienza e in Prov. 8: 1-21 vi è la seconda personificazione della sapienza divina offerta agli uomini.
Il fatto che in Prov. 8:22-30 cambi il referente non è cosa nuova nella Bibbia, sai?
Anche in Ezechiele 28:12-17 all' improvviso cambia il referente e poi, alla fine, dal versetto 18, riprende il vecchio referente....la sapienza di Prov. 8:22-30 non è più la sapienza divina offerta agli uomini ma è la sapienza qanah,
termine che quando ha come soggetto Dio indica sempre una creazione o il creatore!
La Sapienza cholalti, data alla luce con le doglie del parto, quindi come detto Giovanni e Paolo riprenderanno e svilupperanno proprio questo tema della sapienza di Prov. 8:22-30, in Gv. 1:1-3, in Col. 1:15-16 e in Apoc. 3:14, laddove, specie nei primi due casi, si ripropone pari pari il tema della sapienza qanah di Prov. 8:22-30 e 'amon, mediatore della creazione divina...
Mi dispiace....
Armando(86), 16/08/2013 15:24:
Proverbi 8,22-31 dice chiaramente una verità semplice: la sapienza stessa di Dio è stata posseduta da Dio da sempre, dall'eternità, prima che fosse creato tutto. Essa era con Dio come un artefice perchè tutto è stato fatto mediante la sapienza di Dio(Proverbi 3,19-20, Geremia 10,12).
Essa, la sapienza stessa di Dio, è prima di tutte le cose e non la prima di tutte le cose. Se traduci ''la prima'' di tutte le cose ti vai a scontrare con la grammatica ebraica stessa. Il testo ebraico dice קֶדֶם (qèdem) “prima” che è avverbio temporale. Quindi, non “la prima'' che è aggettivo sostantivato.
MA LO VEDI CHE NON LEGGI I MEI POST? (E SCUSAMI, MA STAVOLTA IL MAIUSCOLO LO DEVO USARE IO!)
Da capo!
Riprendo il testo ebraico letterale tradotto secondo l' interlineare ebraico italiano A. Vianello:
“22) YHWH possedeva (qanah) me nel principio (re'shith/archen nella LXX, non bere'shith/en archei, “in principio”, come in Gen. 1:1) della via sua, prima delle opere sue, da allora;
23)dall' eternità ('ohlam) fui consacrata, dall' inizio (mero'sh), dai tempi antichi della terra.
Ecco il testo secondo la LXX:
“22) kurios ektisen me archen odon autou eis erga autou (Il Signore creò me al principio della sua via, prima opera sua)
23 ) pro tou aionos ethemeliosen me en arche (dal tempo indefinito formò [themelioo] me, in principio).
“prima delle opere sue” va messo in relazione sia con re'shith, “nel principio” (e non “in principio”) della sua via, sia con le “opere sue”.
La sapienza è 'amon, artefice delle opere di Dio descritte in Prov. 8:24-29, per cui la sapienza è prima di quelle opere divine (confr. Col. 1:15-16, viene a riproporsi la stessa descrizione...), quindi è prima della creazione mediata di cui la sapienza è 'amon, artefice.
Non si intende quindi “prima di ogni sua opera” come traduce la CEI, poiché la sapienza è stata qanah nel principio della via di Dio e consacrata dall' inizio (il che esclude la traduzione “eternità” di 'ohlam [“dall' eternità fui consacrata, dall' inizio”] dato che nell'eternità non vi è inizio e non vi è fine, sono termini che esprimono concetti e limiti spazio-temporali del tutto assenti nell'eternità, per cui 'ohlam va tradotto “dal tempo indefinito”).
Quindi la sapienza è qanah nel principio della via di Dio ed è prima delle opere di Dio descritte successivamente e di cui la sapienza stessa è stata artefice (creazione mediata).
Si ripropone, come ho già detto sopra, la stessa situazione ripresa poi da Giovanni con il Logos (che riprende il tema della sapienza), Gv. 1:1-3, da Paolo (Col. 1:15-16) e di nuovo da Giovanni in Apoc. 3:14.
Naturalmente lo dovrò ripetere almeno altre diecimila volte!
Armando(86), 16/08/2013 15:24:
Ai versetti 24 e 25 si dice che la sapienza stessa di dio è stata partorita, è stata data alla luce con dolori di parte. Ebbene, la sapienza stessa di Dio si è manifestata in Gesù con l'incarnazione stessa. Pertanto la sapienza ''quoltati'' è da riferirsi all'incarnazione del logos che è prima di tutte le cose essendo da sempre nella mente di Dio (Vedi le parole di Atenagora).
Ma Atenagora, filosofo cristiano e apologista greco del II secolo, può dire che i coccodrilli volano, la sapienza qanah di Prov. 8:22 viene descritta come cholalti, poieo nella LXX nei versetti 24-25 quindi ci si riferisce all' origine di quella sapienza che, come visto non è dall' eternità (poiché come ti ho detto la sapienza è stata qanah nel principio della via di Dio e consacrata dall' inizio , il che esclude la traduzione “eternità” di 'ohlam [“dall' eternità fui consacrata, dall' inizio”] , dato che nell'eternità non vi è inizio e non vi è fine, sono termini che esprimono concetti e limiti spazio-temporali del tutto assenti nell'eternità, per cui 'ohlam va tradotto “dal tempo indefinito”) ", ma nel "re'shith, “nel principio” (e non “in principio”) della sua via..
Mi dispiace...
(prosegue con la seconda parte, attendere......
)
[Modificato da Aquila-58 16/08/2013 17:21]