vincenzo40, 03/10/2013 15:56:
Io è sette anni che sono all'inglese..Quindi ti capisco..
Purtroppo capita a volte di vedere fratelli nominati le cui mogli non sono in grado di stare nella congregazione di lingua straniera perché hanno serie difficoltà linguistiche e si vede che spiritualmente sono molto in difficoltà, ma nonostante questo i fratelli restano nella congregazione straniera, non rendendosi conto che aiutano sì altri ma la loro famiglia ne risente.
E' vero. Alcuni rimangono nelle congregazioni o gruppi di lingua anche se hanno serie difficoltà e la famiglia ne soffre. Anch'io ho insistito a rimanere, ma visto che non vi era possibilità di migliorare la situazione perché studiare due lingue era troppo impegnativo, alla fine ho preso insieme a mia moglie la decisione di trasferirci. Il preparare le parti per le adunanze sia in inglese che in tagalog essendo servitore di ministero portava via troppo tempo a tutti e due (mia moglie mi aiutava a prepararle) e alla fine veniva a volte a mancare il tempo per l'indispensabilissima adorazione in famiglia.
Non è certo facile tornare all'italiana perché può essere vista come un passo indietro, ma così non è..
Quello che hai fatto è veramente un passo saggio.
Buon proseguimento.
Credo che non bisogna vederlo come un passo indietro, ma come un altro modo di continuare a servire Geova.
E' probabile che con i tempi che corrono (crisi economica, disastri ambientali, venti di guerra), anche le congregazioni italiane abbiano bisogno di sostegno. Perché forse molte persone potrebbero ascoltare più di prima.
Ciao
anto_netti
[Modificato da anto_netti 04/10/2013 09:19]