00 05/11/2013 16:36
Re: Re: Re: Re: Re:
minnie56, 05/11/2013 14:26:

Non vedo perchè si possa definire i testimoni di Geova 'falsi annunciatori' solo perchè, ad oggi, non si sono ancora realizzate alcune aspettative.
La credibilità è guadagnata con la serietà e l'onestà, anche quando risultano necessari degli 'affinamenti' nell'intendimento.

D'altra parte, come correttamente rilevi, non pronunciamo profezie ma ci limitiamo a leggere tali profezie sforzandoci di comprendere, anche attraverso l'osservazione dei tempi, come (piuttosto che quando) si realizza il proposito di Dio.

In ogni caso, poichè non viviamo nella parossistica attesa morbosa di un evento, ci concentriamo su quello che riteniamo primario e continuiamo la corsa cristiana avendo chiara il mente la visione del traguardo.

Gentile Minnie del ’56,
veramente io non definirei voi tdG “falsi annunciatori” per il semplice fatto che, come voi andate sostenendo, penso anch’io che non sia poi questo l’aspetto più importante che possa essere suscettibile di critica, anche perché l’evento della fine potrebbe avvenire in qualsiasi momento, come disse Gesù.
Il fatto è che, in una discussione aperta da altri, i presenti, avendo la bocca per parlare (… come me), si sentono in dovere di intervenire ragionandoci sù, ma ciò non significa che ci tengano particolarmente all’argomento, è solo per far loro compagnia, esprimendo ANCHE il proprio parere spassionato in proposito.

Sono d’accordo che la credibilità si guadagna con ben altro.

Sul fatto, invece, che non si viva in una parossistica attesa morbosa ci andrei piano, perché non si può fare di ogni erba un fascio: quello che vale per te o per gli altri presenti può non valere per altri. Ne conosco tanti che pensano diversamente.
Bisognerebbe ragionare sul principio, non su quello che pensano i singoli.
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