00 20/11/2013 17:22

Comunque per alcuni di voi la cronologia mi sembra un'ossessione, ricorda che Gesù ha detto quando vedrete queste cose...sappiate che è vicino, non da un'indicazione di cronologia ne numeri da calcolare.



L'uomo è abitudinario, non avvezzo a dimorare tra orizzonti cangianti e mutevoli. Lui trova sicurezza nei cicli per lui preparati, trova la sua ancora di salvezza in una certa progressione degli eventi, in una certa staticità sul suo panorama cognitivo, preparandosi ad affrontare l'ignoto del domani sulla scorta di questo bagaglio comprensivo.

Se Gesù ha pronunciato quell'avvertimento è proprio per il motivo che ce ne sarebbe stato bisogno. E i primi ad averne bisogno erano proprio i suoi referenti contemporanei. Persino dopo che fu morto e risorto continuavano a pensare ad una restaurazione imminente del regno che predicavano. In un'occasione Gesù, forse ormai stanco di dare spiegazioni sul come e sul quando, interrogato per l'ennesima volta sulla questione tagliò le gambe a possibili e ulteriori commenti al riguardo (che puntualmente si ripresentarono nonostante ciò): "Non sta a voi sapere dei tempi e delle stagioni fissate dal Padre mio".

Del resto che prova possiamo addurre all'interessarci dell'arrivo del Signore se non stare alla finestra a guardare e pensare e discutere su a che ora potrebbe arrivare?
[Modificato da Methatron 20/11/2013 17:25]