00 20/11/2013 19:33
Re:
Friedrich.C, 11/18/2013 10:45 PM:

Salve a tutti,
Filologo ormai da una ventina d'anni solo da circa 3 anni ho iniziato a dedicarmi allo studio approfondito della Sacra Bibbia (sia chiaro che ho compiuto uno studio sano ed autonomo, traducendo io stesso).



Bravo, ottima scelta. Spero sia un hobby, perché con la filologia probabilmente si ottengono magre soddisfazioni professionali... [SM=g7350]


Friedrich.C:

Solo recentemente ho sentito parlare di questi Testimoni di Geova, che sostengono di essere studiosi della bibbia.
Sono molto affascinato in proposito anche perchè, dopo essermi informato , ho scoperto del lunghissimo studio a cui sottoponete ogni membro della vostra "compagnia".



Fai strane scoperte, ma c'è qualcosa di vero: cattolici si diventa "per forza", cioè senza una scelta inconsapevole. Per diventare TdG invece bisogna davvero documentarsi e studiare.


Friedrich.C:

Cercando quindi qui su internet sono incappato in questo forum dove, spero, che altri amanti del libro Divino potranno darmi risposte concrete.
Prima di esporre il mio problema vorrei però fare presente che io non ho accesso a molte discussioni qui sul forum, e gradirei se qualcuno mi spiegasse in che modo posso accedervi.
Tornando al mio problema volevo sapere quale traduzione proponevate per Esodo 3:14.

Il problema di fondo è "Ego eimì", che ha diverse traduzioni e che potrebbe essere quasi una sostituzione o un epitteto del nome divino (secondo la mia analisi filologica).
Un ultimo appunto : è chiaro che io ho citato il verbo greco della traduzione dei Settanta ma ovviamente l'analisi è stata compiuta sull'Antico Testamento.
Grazie e buona serata



Vai direttamente al sodo. Prendi nota che "Ego eimi'" in realtà non è nè "il Nome" divino nè "un nome" divino, cioè un'espressione usata per indicare Dio. "Ego eimi" è semplicemente il verbo essere.

Se tu trovi il contrario, puoi mostrare dove.

Simon