ma se fa parte di una famiglia animalista e vegetariana, e intende crescere la figlia nelle medesime convinzioni, è verosimile che sia di differente avviso.
Infatti, questo è assodato. Così come è praticamente certo - basta fare capolino in luoghi virtuali frequentati da vegetariani etici, o conoscerne qualcuno personalmente - che non porteranno il figlio al McDonald, allo zoo, al parco acquatico, al circo e a tanti altri luoghi comunemente considerati divertimenti, ma che per la loro etica sono incompatibili.
Immaginiamo allora un bambino cresciuto in una famiglia con tale etica, nei giorni che il circo è stanziato nel suo paese: mentre gli altri bambini vi andranno, lui non ci andrà.
Sarà per questo un bambino triste o disagiato? No di certo: saprà ben spiegare cosa non condivide di tale divertimento.
In quanto ai cartoon, ognuno ha il diritto di crearne secondo l'etica che ritiene più giusta.
Ai tdG che "rifiutano" ciò che è simboleggiato da Orion (ma, come detto, ogni genitore decide fino a che punto un giocattolo sia innocente), si affiancano gli appelli ben più netti e diretti degli animalisti, mossi da motivazioni etiche:
I rappresentanti dell'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) che, in una nota,
hanno invitato «i genitori a spegnere la televisione o cambiare canale tutti i giorni quando sugli schermi appare il cartone animato Peppa Pig».
www.ilmattino.it/spettacoli/televisione/peppa_pig_cartone_animalisti_televisione/notizie/4175...
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