Daniel.A., 13/05/2014 14:26:
personalmente la preghiera di Stefano la vedo bene inquadrata nelle parole di Gesù di Giovanni 14:14
Se voi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
innanzitutto Daniel che sia una preghiera è tutto da vedere: Luca usa qui il verbo greco
epikaleo, che secondo l' autorevole Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento di Balz e Schneider significa "
chiamare, nominare, invocare".
Non è quindi necessariamente una preghiera, visto che Stefano si trova dinanzi ad una visione e il verbo è usato anche in Atti 25:11, quindi mi chiedo: perchè dobbiamo vederci per forza una preghiera e non un appello, una richiesta a Colui che Stefano vede in visione e sa che cosa farà Gesù, sulla base delle stesse parole di Gesù di Gv. 5:28-29?
Inoltre, tu sai che Gv. 14:14 ha non solo dei problemi testuali, ma che comunque non può essere considerato come un isola a parte.
Ad esempio, come armonizzare Gv. 14:14 con Rom. 1:8, Efes. 5:20 ; Col. 3:17 ; Fil. 4:6, mi chiedo?
Daniel.A., 13/05/2014 14:26:
inoltre voi dite che la richiesta di Stefano nasce dal fatto che in quel momento stava avendo una visione.
però se si legge il brano, la visione è precedente alla lapidazione e alla preghiera, e non contemporanea a questo evento. la vostra spiegazione da quel punto di vista non mi sembra tenere conto del testo...
infatti da atti 7:54-57 ( la visione), Stefano è ancora fuori dal Sinedrio dove ha pronunciato il suo discorso. solo il versetto 58 afferma che fu portato dal sinedrio fuori città, e qui lapidato.
ora non credo sia lecito sostenere che sia rimasto in estasi o in visione durante tutto il tragitto che lo portavano dal sinedrio al luogo fuori città... e la sua preghiera è fatta esattamente prima di morire.
ma perdonami, dentro il Sinedrio
egli può vedere il cielo e scorgere la gloria di Dio e di Cristo in piedi alla destra di Dio?
Una visione è una visione, mica stiamo a calcolare il tempo, quanto dura o quanto non dura!
Ad esempio, in Atti 9:11-12 Gesù dice ad Anania che Saulo di Tarso sta pregando e che ha visto in visione un uomo di nome Anania, lo stesso a cui Cristo sta parlando per esortarlo ad andare dallo stesso Saulo, come vedi i tempi delle visioni non sono calcolabili..spazialmente.
La visione è una visione: Paolo ha in visione Anania che entra e pone le mani su di lui per fargli recuperare la vista, cosa che avverrà dopo, Stefano fa appello a Cristo dopo averlo appena visto, mi pare che non sia nulla di strano.
L' appello di Stefano è fatto appena prima di morire, ma poco prima lo stesso Stefano ha visto Cristo seduto alla destra di Dio....
[Modificato da Aquila-58 13/05/2014 18:21]