00 28/04/2015 20:39

parte 5


Gli "errori" del sondaggio PEW


[IMG]http://i58.tinypic.com/nzozlc.jpg[/IMG]


Lo studio del PEW Research Center è corredato di un lungo opuscolo esplicativo in formato pdf che si può scaricare a questo link:

religions.pewforum.org/pdf/report-religious-landscape-study-...

Nell’appendice 4 del medesimo troviamo descritti i capisaldi della metodologia adoperata per condurre il sondaggio. Particolare interesse riveste la tabella 2 dell’appendice 4, che riporta l’errore percentuale associato alle stime per ciascun gruppo religioso. La indichiamo di seguito.


[IMG]http://i59.tinypic.com/og9vlf.png[/IMG]


Una reazione da ‘salto sulla sedia’ sarebbe, a questo punto della fiera, del tutto naturale. Come si nota dal riquadro rosso, il PEW assegna alle stime dedicate ai testimoni di Geova (incluse quelle che riguardano il grado di istruzione) un margine di errore del 7,5%, notevolmente superiore al valore da noi calcolato nel paragrafo precedente. I motivi di tale differenza non ci sono noti; è possibile che sia stata adoperata una diversa formula, che può aver tenuto conto di fattori che ci sfuggono.

Quello che ci preme è constatare l’impatto, più che rilevante, che questo margine riveste sulle risultanze. Di fatto, il PEW non afferma che la percentuale di laureati fra i testimoni di Geova negli USA sia del 9%, ma che essa ‘fluttui’ in un range che varia fra l’1% ed il 17% (per semplicità abbiamo arrotondato il mezzo punto principale ad una unità). Valori estranei a questo intervallo sono improbabili, e lo sono quanto più ci si allontana dai suoi estremi. Ad esempio è improbabile che i laureati testimoni di Geova siano il 20%, ed è praticamente impossibile che siano nella quota del 50%.

Come già detto in precedenza, è da sottolineare che, in fatto di probabilità di occorrenza, tutti i valori di questo intervallo sono praticamente equivalenti: non si può ragionevolmente ‘preferire’ un valore all’altro, e le motivazioni di questa incertezza risiedono proprio nella povertà numerica del campione. I risultati che ne vengono fuori sono “accettabili”? Lo sono nella misura in cui lo è la seguente affermazione: ‘negli USA, su 100 testimoni di Geova potrebbe esserci un solo laureato, come potrebbero essercene 17’.


Abbiamo riportato i dati PEW sul margine di errore nella tabella Excel che segue, traducendone in italiano i termini inglesi. Ciò ci permetterà di fare una interessante considerazione.

[IMG]http://i60.tinypic.com/dbtc89.jpg[/IMG]

L’ordine delle righe in questa tabella rispecchia quello del PEW. Ora facciamo una banale operazione: utilizzando gli strumenti automatici di Excel, ordiniamo la colonna ‘Numero intervistati’ in senso crescente.

[IMG]http://i60.tinypic.com/2vkdd10.png[/IMG]

Il fenomeno è evidente: come indicato dalla frecce rosse, ordinando la colonna del ‘numero intervistati’ in senso crescente, la colonna sul margine di errore viene ordinata automaticamente in senso decrescente, ed è esattamente quanto ci aspettiamo: più persone intervistiamo, meno grossolana risulta la stima che ne viene fuori. Il dato dei cattolici ad esempio, in virtù della consistenza del campione, presenta un errore del tutto tollerabile (±1,5%). Questo è come dire che il numero di laureati (graduate) cattolici americani, nel momento del sondaggio, piuttosto che essere esattamente del 16%, variava fra il 14,5 ed il 17,5% (16 ± 1,5%), un intervallo meno ampio (e quindi più utile a fini speculativi) di quello che le stime PEW autorizzano ad associare ai testimoni di Geova.
[Modificato da EverLastingLife 03/05/2015 11:24]