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parte 8


Introvigne ed il ricorso al sondaggio PEW

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Uno degli argomenti enunciati dai fuoriusciti a sostegno dell'uso strumentale di questo sondaggio risiede nella circostanza per cui l'avrebbe utilizzato anche il sociologo Massimo Introvigne, riconosciuto esperto di fama continentale di movimenti religiosi, in alcuni suoi libri.

Naturalmente, se anche qui Introvigne avesse sbagliato, ciò non direbbe nulla del valore complessivo della sua opera; ma logica ed equilibrio riescono completamente inutili quando, dibattendo coi fuoriusciti, si tira fuori questo studioso: tanto vale saperlo. Da oltre vent'anni Introvigne rappresenta infatti un "problema" per gli ex-testimoni di Geova dissidenti, essendo note le sue prese di posizione contro il valore delle testimonianze apostate come fonte d'informazione (si vedano i numerosi esempi documentati qui). Parimenti noto è l'approccio equivoco (a dir poco) da parte degli stessi fuoriusciti nei riguardi della 'fonte' Introvigne, qualificato alternativamente come 'maggior esperto internazionale di religioni ' e 'apologeta delle sette'; etichettato con titoli lusinghieri quando serve, quali 'rispettabilissimo', 'serio', 'corretto' e 'in gamba' ma anche con lo squallido 'amico dei tdG internettiani' (si vedano alcuni esempi in questa discussione).

Ad ogni modo, nel suo recente libro "I Testimoni di Geova. Chi sono, come cambiano" (ed. Cantagall, 2015) il dott. Introvigne scriveva le seguenti considerazioni, mutuate a quanto pare dal sondaggio che è oggetto del presente articolo: "Secondo la citata ricerca del 2008 sulle religioni americane, il 23% degli statunitensi aveva frequentato - senza necessariamente laurearsi - un'università. Per i Testimoni di Geova questa percentuale era il 22%, molto vicina alla media nazionale e superiore a quella dei cattolici (21%). Rimaneva però inferiore alla media nazionale - per quanto salita dal 5% al 6% - la percentuale dei Testimoni di Geova laureati, mentre quella dei cattolici corrispondeva esattamente alla media nazionale del 16%" (grassetto mio). E' da notare che in questo caso Introvigne, più che esprimere 'certezze' altalenanti secondo la convenienza del momento, come d'uso nella letteratura apostata, si limita a dire che quei dati sono il risultato di un sondaggio.

Introvigne usa poi questi dati a riprova dell'affermazione per cui l'atteggiamento dei dirigenti dei testimoni di Geova sull'istruzione universitaria sarebbe cambiato dopo il 1995. Ciò, pur non essendo esatto, non è nemmeno "lunare". Si noti questa serie di osservazioni, pubblicate dai testimoni di Geova da quell'anno in poi:



"Quando un sorvegliante viaggiante suggerì ai genitori di cercare di aiutare almeno un figlio a iniziare il ministero a tempo pieno, loro pensarono a Josué. Essendo un ottimo studente, Josué ricevette una borsa di studio statale per studiare ingegneria. Dopo un anno e mezzo di università accettò l’invito a partecipare alla costruzione della sede nazionale dei testimoni di Geova della Repubblica Dominicana." - Torre di Guardia del 15/02/1995, pag 25.

“[i testimoni di Geova] sono persone appartenenti a tutti gli strati sociali, che esercitano le professioni più diverse: i loro figli frequentano la scuola pubblica e l’università”. - I testimoni di Geova: Cosa dovete sapere, 1996.

"Ogni genitore pone dinanzi ai figli gli indirizzi che ritiene migliori, a prescindere dal valore che ad essi possono dare gli altri… fra i Testimoni, come entro altre aggregazioni, ci sono persone che sono impegnate nelle attività produttive più varie (professionisti, operai, artigiani, ecc.), diplomate o laureate, avendo conseguito il titolo di studio sia prima che dopo aver abbracciato la fede dei Testimoni… L’istruzione universitaria rimane una libera scelta di cui sono arbitri unicamente i giovani e i loro genitori… I Testimoni, guidati da principi come 2 Pietro 2:11 o Romani 12:16, non ambiscono alla fama, è vero, ma questo non significa affatto che chi vuole proseguire gli studi non possa fare le sue libere scelte". - I testimoni di Geova in Italia, 1998.

"Alcuni cristiani hanno riscontrato che proseguire gli studi, andando all’università o seguendo corsi professionali, li ha aiutati a provvedere ai bisogni materiali della propria famiglia… Chi sente il bisogno di andare oltre l’istruzione fondamentale per raggiungere questo obiettivo dovrebbe valutare i pro e i contro. Uno dei possibili vantaggi e’ quello di trovare un lavoro che permetta di sostenere se stessi e la propria famiglia in modo adeguato pur svolgendo con zelo il ministero cristiano". Svegliatevi! del 08/03/1998, pag. 20.

"Mi iscrissi all’Università di Toronto e nel 1940 decisi di frequentare la facoltà di giurisprudenza… Il 10 febbraio 1941 simboleggiai la mia dedicazione a Geova Dio con il battesimo in acqua. Volevo iniziare subito l’opera di pioniere. Tuttavia Jack Nathan, che allora aveva un ruolo di spicco nell’opera di predicazione in Canada, mi incoraggiò a completare gli studi. Così feci e nel maggio 1943 mi laureai, dopo di che cominciai il servizio di pioniere". Svegliatevi! del 22/04/2000, pag 18, 19.

"Nel frattempo, nel 1974, mi ero laureato in medicina. Avevo deciso di fare il medico generico, ma in seguito, dopo avere riflettuto ulteriormente sulla cosa, decisi di diventare chirurgo perché in questo modo sarei stato di maggiore aiuto ai miei fratelli cristiani. (Atti 15:28, 29) Così nei successivi tre anni mi specializzai in chirurgia". Svegliatevi! del 22/08/2000, pag 13.

"Se tu e i tuoi genitori ritenete che dopo le superiori faresti meglio a proseguire gli studi, assicurati che il motivo non sia fare un sacco di soldi ma sostenerti nel ministero e magari svolgere il servizio a tempo pieno". Giovani – Come impiegherete la vostra vita?, pag. 4, 2014.




Nelle pubblicazioni della Watch Tower Society non si trovano quindi, a proposito dell'istruzione universitaria, solo indicazioni ed esperienze 'a senso unico', come è stato chiaramente dimostrato.
[Modificato da EverLastingLife 03/05/2015 15:16]