00 11/06/2015 12:28
caso #5


Paese: Italia

Periodo di riferimento: 2013

Esito: decesso

Fonte: La Stampa


abstract: Ricoverato d'urgenza per una anemia, è stato sottoposto ad una trasfusione risultata poi contaminata dai germi. E' morto in poche ore: è accaduto a Cosenza.




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Cosenza, muore dopo una trasfusione

Il sangue era contaminato dai germi


La vittima è un uomo di 75 anni affetto da leucemia cronica linfatica
I parenti hanno presentato denuncia



Si è presentato in ospedale per una forte anemia ed i medici hanno deciso di sottoporlo ad una trasfusione di sangue ma, improvvisamente, ha avuto un malore e dopo alcune ore è morto. È accaduto a Cosenza ad un uomo di 75 anni i cui familiari hanno deciso di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica perché, dalla relazione di un primario dell’ospedale, è emerso che il sangue era contaminato da germi.

Il settantacinquenne era affetto da leucemia cronica linfatica dal 1989 e, secondo quanto riferiscono i familiari nella denuncia alla Procura, le sue condizioni di salute erano buone. Nei giorni scorsi si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Annunziata di Cosenza con una diagnosi d’ingresso di «stato anemico». I medici hanno deciso quindi di sottoporlo ad una trasfusione. Nel preciso momento in cui il sangue dalla sacca è defluito nella vena, l’uomo ha iniziato improvvisamente a tremare e la temperatura corporea è aumentata vertiginosamente. L’infermiere ha immediatamente staccato la sacca di sangue ed ha provveduto a fargli una flebo di glucosio.

Le condizioni cliniche del settantacinquenne sono via via peggiorate e dopo alcune ore è morto. I familiari hanno deciso di richiedere una copia della cartella clinica, dalla quale hanno scoperto che la morte è stata causata da uno «shock settico da serratia marcescens». Nella cartella è stata trovata anche la relazione di un primario dell’ospedale dalla quale si evince che «sorge l’inquietante sospetto di altra sacca di sangue contaminato da germi patogeni».

Immediatamente è stata presentata una denuncia al Procuratore della Repubblica di Cosenza, Dario Granieri, che ha avviato un’inchiesta. Già nelle prossime ore saranno eseguiti accertamenti e verifiche per stabilire eventuali responsabilità. Nei giorni successivi alla morte del settantacinquenne i familiari hanno saputo che «che alcune sacche utilizzate per le trasfusioni - è scritto nella denuncia - erano infette e che vi erano stati altri due episodi di contaminazione: uno ha interessato un giovane che è riuscito a superare la crisi e l’altro si è concluso, purtroppo, con un altro decesso».
Dalla relazione del primario veniva confermato il fatto che «non solo l’unità di microbiologia - è scritto nella denuncia - ha comunicato la presenza di un batterio gram-negativo nel sangue di nostro padre, in buona salute prima della trasfusione, ma sollevava il sospetto che, ad oggi, vi siano in circolazione altre sacche di sangue contaminate da germi patogeni». I familiari del paziente deceduto, tramite gli avvocati Massimiliano Coppa, Chiara Penna, Paolo Coppa e Luigi Forciniti, hanno chiesto all’Azienda ospedaliera di Cosenza di compiere verifiche ed accertare eventuali responsabilità del personale nel centro trasfusionale.


www.lastampa.it/2013/07/27/italia/cronache/cosenza-muore-dopo-una-trasfusione-il-sangue-era-contaminato-dai-germi-BlSWjx7AtCSpz5HslkbYZO/pag...


La vittima (Cesare Ruffolo).


cosenza.gazzettadelsud.it
[Modificato da EverLastingLife 12/05/2020 23:09]