viceadmintdg1, 28/11/2015 10:21:
(1 Pt 2,9-10): Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa,
Apocalisse (5,9-10)dice di Gesù: «hai fatto di loro, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti, e regneranno sopra la terra».
Questo nuovo popolo viene designato con vari simboli: gregge, vigna, edificio sacro.
La Chiesa è il gregge il cui pastore raccoglie le pecore disperse, per le quali dà la vita:
«Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore» (Gv 10,14-16).
Bene!
Questi passi sono più che sufficienti per identificare il popolo di Dio del patto eterno in Cristo, l’
Israele di Dio!
Come vede, in 1 Pt. 2:9-10 si parla di un
regal sacerdozio (letterale dal greco), quindi
re e sacerdoti, una nazione (
ethnos) santa, infatti Apoc. 5:9-10 parla di regno e sacerdoti che
regneranno sulla terra (letterale dal greco) e Cristo stesso dice di essere il buon pastore delle pecore e di avere anche “
altre pecore”.
Chi sono queste altre pecore?
Abbiamo il quadro completo per identificare la nazione di cui parla Gesù in Mt. 21:43 a cui viene dato il Regno di Dio.
Tornando al passo petrino che parla del
regal sacerdozio e della
nazione santa che offre sacrifici spirituali in un tempio spirituale, possiamo constatare che i coeredi di Cristo (Rom. 8:15-17, passo su cui tornerò….) sono un sacerdozio e un regno:
“
ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. “ (Apoc. 1:6 CEI).
Tuttavia, le loro funzioni regali e sacerdotali non sono terrene ma celesti e sono future, basta leggere passi come Apoc. 20:6 ; Ebrei 6:19-20 ; 10:19-20).
I coeredi di Cristo come il diletto apostolo Giovanni avevano (ed hanno) quindi la prospettiva posta dinanzi, di essere re e sacerdoti celesti con Cristo Gesù!
Si diceva delle “
altre pecore” di Gv. 10:16, ma Gesù parlò anche di un
piccolo gregge:
Luca 12:31-32 CEI:
“
31 Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta.
32 Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno”.
Il tema è quello del Regno di Dio e qui Gesù ci rivela che i componenti di questo Regno sono pochi, non molti. Allo scopo, usa l’aggettivo
mikros, “piccolo” (e non
megas, “grande”….).
Il “
piccolo gregge” si riferisce forse ai giudei, mentre le “
altre pecore”, a cui non viene dato alcun Regno (Gv. 10:16), ai pagani, i gentili?
No, e qui tornano utilissime proprio le Scritture da Lei citate!
“
9 Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. 10 Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia. “ (1 Pt. 2:9-10 CEI)
I Co-regnanti celesti di Cristo vengono da tutte le nazioni:
“
e cantavano un canto nuovo:
«Tu sei degno di prendere il libro
e di aprirne i sigilli,
perché sei stato immolato
e hai riscattato per Dio, con il tuo sangue,
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione,
10e hai fatto di loro, per il nostro Dio,
un regno e sacerdoti,
e regneranno sopra la terra».
“ (Apoc. 5:9-10 CEI).
Ma che significa essere “
coeredi di Cristo” (Rom. 8:15-17)?
Come dice la parola stessa, significa condividere la stessa eredità.
Il "coerede di Cristo" quindi sarà un Re (quindi un Governante), un Sacerdote e un Giudice celeste!
Il resto dell’ umanità ubbidiente attende proprio la loro rivelazione per essere liberata dalla schiavitù della corruzione:
“
19 L'ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. 20 La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità - non per sua volontà, ma per volontà di colui che l'ha sottoposta - nella speranza 21che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio” (Rom. 8:19-21 CEI)
L’
Israele di Dio è quindi l’ Israele spirituale, una nazione celeste (Apoc. 7:4-8).
I suoi componenti vengono visti sul celeste Monte Sion (Apoc. 14:1 ; si confronti Ebrei 12:22)!
Gesù stabilì un patto per un Regno con i fedeli apostoli che furono quindi i primi membri della nuova nazione e del nuovo popolo di Dio del patto eterno, di quel
piccolo gregge di cui parlò Gesù in Luca 12:32.
E le “altre pecore” di Gv. 10:16?
Anch' esse vengono ovviamente da ogni nazione e lingua e tribù e popolo.
Pur non facendo parte dell’
Israele di Dio, della nazione celeste,
beneficiano nella pienezza del nuovo patto eterno in virtù del sangue di Cristo e delle sue benedizioni, estese a tutta l’ umanità ubbidiente a Cristo (Ebrei 5:9) e ai risorti giusti e ingiusti (Atti 24:15).
Unico ovviamente è il pastore e unico diviene il gregge, nell’ unità e nella fratellanza mondiale cristiana, ma differenti sono le prospettive, in perfetta linea con quella che è la speranza cristiana, biblicamente duplice, celeste e terrena:
“
Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia. “ (2 Pt. 3:13 CEI).
Ecco spiegato che cos’ è l’
ekklesìa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità (1 Tim. 3:15) , che ovviamente ha una sua precisa organizzazione
basata sulla Teocrazia e sul modello apostolico del I secolo, come Lei stesso ha accennato.