00 12/02/2016 21:35
Grazie Admin,


viceadmintdg1, 08/02/2016 15:37:



Notiamo che nelle pubblicazioni ufficiali il Corpo Direttivo ha fatto nel tempo un uso mutevole del simbolismo del lievito e oltretutto contrastante con la Scrittura. Da una lettura attenta delle Scrittura noi sappiamo che Gesù usa il lievito paragonandolo al regno dei cieli, come possiamo constatare in Matteo 13:33:

"Un'altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti»".

La similitudine del lievito è quindi con il Regno che, come il lievito trasforma la massa dell'impasto, sta per trasformare il mondo, diversamente da quanto insegna il Corpo Direttivo.

Parola a chi desidera replicare...




A me sembra invece una lettura disattenta - o parziale - della Sacra Scrittura.


6 Gesù disse loro: «Fate attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei». ……. 11 Come mai non capite che non vi parlavo di pane? Guardatevi invece dal lievito dei farisei e dei sadducei». 12 Allora essi compresero che egli non aveva detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dall'insegnamento dei farisei e dei sadducei.” (Mt. 16, 6, 11-12 CEI)

15 Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». “ (Marco 8:15 CEI)

1 Intanto si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. “ (Luca 12:1 CEI)


Parola di Gesù!


Il “lievito” è quindi anche usato come simbolo di peccato o corruzione e Gesù Cristo lo attesta pienamente!

Certo, Gesù disse anche quello che è scritto in Mt. 13:33, ma non fece solo quell’ uso del termine “lievito”!

Quindi non si vede, nel complesso, come si possa affermare che “il Corpo Direttivo ha fatto nel tempo un uso del simbolismo del lievito contrastante con la Scrittura”…


viceadmintdg1, 08/02/2016 15:37:




Vediamo ora la concezione del lievito da parte del corpo direttivo dei TdG.
Nella Torre di Guardia del 15 ottobre 1995 p. 20, il lievito è applicato a qualcosa di positivo, il successo dell’opera della predicazione del regno operato dai tdG.





Abbiamo già visto che la citazione è fasulla…

viceadmintdg1, 08/02/2016 15:37:





Nel libro Venga il tuo regno p. 101 al contrario il lievito è inteso in senso negativo applicato agli insegnamenti falsi e ingannevoli dei farisei e della cristianità apostata.

Ache nel dizionario biblico Perspicacia p. 141 si legge:

“A motivo degli aspetti negativi associati al lievito, Gesù doveva avere in mente elementi corruttori quando disse: “Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e nascose in tre grosse misure di farina, finché l’intera massa fu fermentata”. (Mt 13:33; Lu 13:20, 21) Le Scritture indicano effettivamente che certuni, i quali professavano di essere destinati a far parte del Regno celeste, avrebbero corrotto la verità. — At 20:29, 30; 1Tm 4:1-3”






L’ enciclopedia biblica PERSPICACIA NELLO STUDIO DELLE SCRITTURE scrive quello che lei ha riportato e il corpo direttivo della Congregazione Cristiana ha umilmente corretto quel punto di vista.


La Torre di Guardia del 15 luglio 2008 e quella del 15 dicembre 2014, infatti, chiariscono bene il punto.
Per comodità, riporterò il testo della Torre di Guardia – per la parte che ci interessa – nell’ appendice al mio post.


Domanda: è preferibile credere che esistano papi infallibili ex cathedra, pur quando formulano dogmi insostenibili, sotto tutti i punti di vista, scritturali e non (si pensi al dogma della verginità perpetua di Maria…) , oppure come fa il corpo direttivo della Congregazione Cristiana (per noi il “servo fidato e prudente” di Mt. 24:45-47 CEI), riconoscere che solo la Bibbia è la Verità Assoluta, infallibile e perfetta, ma non il servo?

Il corpo direttivo chiede continuamente che lo spirito lo guidi e dato che Gesù non ha costituito nessun profeta che possa darci - come nei tempi biblici - oracoli divini infallibili, il servo di Mt. 24:45-47 può solo farsi guidare dalla parola di Dio umilmente, in preghiera e correggere, altrettanto umilmente, un punto di vista dottrinale quando questo non è più sostenibile....

Secondo la cattolicissima Bibbia di Gerusalemme, nella parabola di Mt. 24:45-47 si parla di “un servo del Cristo incaricato di una missione nella Chiesa, come furono gli apostoli, e giudicato in base al modo in cui ha adempiuto il suo compito” (nota in calce a Matteo 24,45-51).

Che dire: quando il Signore tornerà, si saprà se avrà avuto ragione chi si ritiene infallibile ex cathedra come il suo papa, oppure chi ambisce a guidare il popolo di Dio e ad essere costituito su tutti gli averi di Cristo al suo ritorno e per questo, umilmente, chiedere di essere guidato nella comprensione graduale della Sacra Scrittura, così che il popolo di Dio possa vivere nel modo descritto dall’ apostolo Pietro:

11 Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, 12 mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio…….“ (2 Pt. 3:11-12 CEI)





Segue appendice con i testi della Torre di Guardia...

[Modificato da Aquila-58 12/02/2016 21:42]