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I tdG sostengono che l'anima muore insieme col corpo, e che non c'è nessuna differenza tra la morte di un uomo e quella di un asino



Veramente noi non affermiamo nulla di questo... non abbiamo un dualismo corpo/anima come Fiorino sostiene. Noi diciamo che l'anima muore, punto. Non che muore insieme al corpo, giacche non c'è alcuna dicotomia tra anima e corpo, tutt'al più sono espressioni differenti per esprimere diversi aspetti della stessa cosa, la persona.

Se dunque c'è un asino qui è Fiorino, che ignorando l'antropologia biblica fraintende anche quella dei testimoni di Geova.


Ma il contesto di Ez 18,4 non parla di anime, ma di persone



Ma vah? E infatti questo è l'anima nell'antropologia biblica e per i testimoni di Geova, la persona nella sua concretezza, che può morire.


Per loro non c’è continuità di esistenza tra un vivo e un risuscitato



Non si capisce dove questo asino lo deduca, i testimoni di Geova credono che la continuità è assicurata dalla memoria divina. Gesù disse: "Egli non è l’Iddio dei morti, ma dei viventi".


1) la traduzione sbagliata della parola ebraica nefesh, che ha molti significati, ma che essi traducono sempre anima,mentre in certi contesti può significare persona



Infatti la nuova edizione farà questa distinzione... il punto è che nefesh/anima/persona non significa mai un'entità cosciente distinta dal corpo.


Ma noi possiamo dimostrare che l'AT quando parla del dopo-morte, non parla solo di tomba. Per esempio, in Gen 37,35 Giacobbe, per dire che vuol andare da suo figlio morto, afferma:
«Io scenderò in lutto da mio figlio nello sceol»; ma certo non intendeva la tomba o fossa, essendo egli convinto che Giuseppe fosse stato divorato da una belva (Gen 37,33)

n Gen 25,8 è scritto che "Abramo spirò... e si riunì ai suoi antenati". Il versetto seguente aggiunge che Abramo fu sepolto nella grotta di Macpela in terra di Canaan: che cosa significa allora la frase: si riunì ai suoi antenati, quando sappiamo che i suoi padri erano sepolti in Mesopotamia, a centinaia di chilometri di distanza?



Ah, beh... se usiamo questo passo per dimostrare che la nefesh è un'entità spirituale che sopravvive alla morte siamo a posto! E meno male che poco prima parla dell' "interpretazione letterale della Bibbia, senza considerazione per il contesto e per i modi di dire degli antichi"!

Shalom [SM=g7405]