00 16/11/2016 21:57
Il 35enne Don Felice in manette insieme ad altre due persone.
Il 35enne Don Felice in manette insieme ad altre due persone. L’accusa è di prostituzione minorile e corruzione di minore

gaetano mazzuca

Si sarebbe divertito anche a dare i voti ai minori che finivano tra le sue braccia. Gli investigatori della Squadra Mobile di Vibo Valentia, che ieri hanno stretto le manette ai polsi di don Felice La Rosa, ex parroco di Zungri, definiscono «sconcertanti» i contenuti delle telefonate del sacerdote. Per mesi lo hanno ascoltato mentre si lasciava andare a considerazioni «volgari e spinte», a commentare dimensioni e prestazioni dei suoi giovanissimi amanti. Più volte avevano tentato di coglierlo in flagranza e fermare gli abusi, ma non ci sono riusciti. Nel corso delle indagini gli inquirenti avrebbero accertato almeno tre incontri a scopo sessuale del prete con altrettanti minori. Il gip di Catanzaro, però, ha ritenuto sussistenti gli elementi solo per un episodio con un ragazzo straniero di 15 anni. Don Felice per quell’incontro ha pagato 50 euro, 30 al ragazzino e 20 a un cittadino bulgaro, anche lui arrestato ieri, che faceva da mediatore.

A quest’ultimo spettava il compito di adescare ragazzini provenienti da famiglie povere, bisognosi, approfittava della loro disperazione e li offriva in pasto agli orchi. Non solo al sacerdote, ma anche a un pensionato che si li faceva accompagnare direttamente a casa. L’anziano, pure lui da ieri in carcere, deve rispondere anche di corruzione di minore. In un caso, infatti, avrebbe convinto un minorenne ad assistere a un rapporto sessuale che lo stesso pensionato ha avuto con un altro uomo. Sullo sfondo c’è anche un omicidio quello di Francesco Fiorillo, 45 anni, avvenuto nel dicembre 2015. Proprio scavando nella cerchia delle sue conoscenze, grazie ad alcune intercettazioni, gli inquirenti si sono imbattuti in questo girone infernale. Ora si cerca di capire se quel fatto di sangue sia in qualche modo riconducibile a questo mondo di sfruttamento.

Nel frattempo il vescovo Luigi Renzo, ha annunciato di aver sospeso “a divinis” il sacerdote. Parroco per 11 anni a Zungri, don Felice la Rosa è stato da sempre un prete sotto i riflettori. A lui si consegnò Francesco Grasso dopo aver ucciso due cugini, il paese si divise quando decise di far fondere l’oro della Madonna della Neve. Nel 2014 mentre celebrava messa qualcuno squarciò le gomme della sua auto. L’anno successivo i vertici ecclesiastici decisero di trasferirlo nella curia di Melito.