10 14/02/2017 18:16

Notate i passaggi grassettati (il grassetto è mio):

- secondo il capo d'imputazione dell'accusa, "nessuna incidenza, in rapporto causale all’evento morte, può farsi risalire al rifiuto opposto dal paziente". Non esiste cioè nessun nesso causale fra il rifiuto della emotrasfusione e la morte.

- l'intervento sul paziente non richiedeva alcuna trasfusione di sangue.

- l'emotrasfusione sarebbe stata resa necessaria da una lesione provocata dallo staff medico nel corso del primo intervento.

- nonostante l'espresso parere contrario, il paziente tdG è stato trasfuso (quindi contro la sua volontà)... ed è morto ugualmente, a ben due mesi di distanza dall'intervento che, per una manovra impropria compiuta in sala operatoria, ha causato la lesione. Durante questo lungo intervallo temporale, il paziente ha avuto addirittura il tempo di subire altri TRE interventi.

Trovate in questo resoconto qualche elemento a sostegno delle campagne denigratorie dei fuoriusciti, per i quali i tdG morirebbero come conseguenza dell'ubbidienza ad una direttiva (quella del veto alle trasfusioni di sangue) 'crudele' e 'fanatica'?
[Modificato da EverLastingLife 14/02/2017 19:16]