10 16/02/2017 22:35
Caro Zafnac, direi che è improprio parlare di "impicciarsi" di quello che tu hai a casa tua, dove evidentemente sei libero di invitare o meno chi ti pare.

Il problema, se così vogliamo chiamarlo, potrebbe nascere in funzione di due fattori strettamente correlati fra di loro: il primo è legato all'adorazione che rendiamo a Geova - e qui è Lui che detta le regole - mentre il secondo che ne discende è legato alla coscienza di coloro che adorano e servono il medesimo Dio.

Se vediamo Geova come il vertice a cui tutti desideriamo rendere adorazione non possiamo non tenere conto della coscienza altrui, perchè la direzione della nostra adorazione (che implica e coinvolge tutto il nostro modo di vivere) converge nello stesso punto, portandoci ad avvicinarci tra di noi. Ignorare la sensibilità altrui (nei limiti di ciò che la collettività e la cultura locale determinano come ragionevole) potrebbe generare incomprensioni e tensioni crescenti che se trascurate possono far inciampare qualcuno, di solito un debole. Ma non dimentichiamo che Gesù usò parole forti per avvertire coloro che 'avrebbero fatto inciampare i suoi piccoli' - Lu 17:1

L'argomento è delicato e profondo, prenditi il tempo di studiare a fondo il cap.2 del libro "Amore di Dio"
[Modificato da Hal.9000 16/02/2017 22:36]