Aldo_evangelico, 06/04/2017 09.38:
Caro Aquila
Perché semplicemente in Ap. 20:5-6 si usa il verbo zao e non Anastasis. Non possiamo far dire al testo quello che non dice.
Aldo, stai scherzando o cosa?
Anastasis è un sostantivo e non un verbo ed è usato in Apoc. 20:5-6 a proposito dei coeredi di Cristo.
Anastasis significa - molto banalmente -
risurrezione....
Aldo_evangelico, 06/04/2017 09.38:
L'Anastasis si avrà dopo il millennio, quando per esempio si dice che il mare restituirà di morti, che vengono risuscitati solo con lo scopo di essere giudicati per le opere compiute quando erano in vita.
non vengono affatto giudicati per le opere che hanno compiuto nella vita precedente, perchè ciò sarebbe contrario alla giustizia divina, visto che verranno risuscitati anche degli ingiusti che non hanno potuto conoscere Cristo o che, per molteplici ragioni, non hanno potuto neppure udire la Verità. Te lo avevo già spiegato, dobbiamo ricominciare?
In realtà ti stai incartando di brutto, perchè mentre in Apoc. 20:5-6 si parla molto chiaramente di
anastasis, di risurrezione, in Apoc. 20:12-15, versetti a cui alludi, non si parla di anastasis, di risurrezione, ma del Giudizio dei morti e della morte e dell' Ades che, dopo aver dato i morti che sono in essi, scompaiono...
Ovviamente, è evidente che il resto dei morti di Apoc. 20:5 che viene alla vita e che sono prima giudicati, devono risorgere (altrimenti come potrebbero essere elevati alla perfezione?), ma il punto è che di
anastasis, di "prima risurrezione" si parla solo riguardo ai coeredi di Cristo di Apoc. 20:5-6, fattene una ragione!
Aldo_evangelico, 06/04/2017 09.38:
No, questo lo dici tu. Io come detto non vedo nessuna Anastasis, ma solo il verbo zao. Quindi il primo gruppo viene alla vita piena all'inizio del millennio, il secondo dopo la sua fine. Io mi fermo solo qui perché il testo dice solo questo. Il resto sono inferenze dogmatiche se non supportati da un riscontro testuale di Apocalisse 20.
Aldo, stai scherzando o cosa?
la "
anastasis he prote", cioè a dire la "
prima risurrezione" è scritta - nero su bianco - in Apoc. 20:5-6 a proposito dei coeredi di Cristo, questo è scritto nel testo greco, non è una mia inferenza...
Aldo_evangelico, 06/04/2017 09.38:
Si come detto mi faccio una ragione del fatto che fai una inferenza, il testo greco non parla di Anastasis.
Proprio perché i decapitati sono morti e quelli che non hanno adorato la bestia non sono morti, l'unico significato accettabile è quello di considerare una rinascita in senso generale e non fisico. L'anastasis sarebbe del tutto conflittuale con la seconda categoria citata dato che da nessuna parte si dice che chi non ha adorato la bestia è morto come i decapitati.
Buona questa!
Perchè a te risulta che la metà dei cristiani sia stata decapitata?
Ovviamente no, dobbiamo quindi allargare il pensiero. Dato che non tutti i martiri cristiani sono stati letteralmente decapitati, dobbiamo leggere la "decapitazione" in relazione al rendere il
martyrion, cioè la testimonianza a Cristo, Apoc. 20:4.
Allora dobbiamo concludere che la morte di ogni cristiano coerede di Cristo "vincitore" (Apoc. 3:21), non potendo ogni cristiano letteralmente essere decapitato, è una morte di sacrificio, per la ragione che la sua vita spesso è stata costellata da tribolazione e persecuzione (Mt. 24:9 ; Gv. 16:33 ; Marco 10:30 ; 2 Tim. 3:12)!
Del resto l' Apocalisse è chiaro:
"
Felici i morti che da ora in poi muoiono unitamente al Signore. Sì, dice lo spirito, si riposino dalle loro fatiche, poiché le cose che fecero vanno direttamente con loro" (Apoc. 14:13)!
Si parla di
decapitati con la scure, quello che significa alla lettera il verbo
pelekizo di Apoc. 20:4?
Non mi pare....
Aldo_evangelico, 06/04/2017 09.38:
Il si viene aggiunto dalla TNM. Il testo greco non riporta alcun "Si".
Chiunque può verificare:
www.laparola.net/greco/index.php
si vede che non conosci nulla di greco, vero?
Basta che acquisti un buon dizionario, sai?
In Apoc. 20:4 leggiamo:
kai tas psuchas, letteralmente “e le anime”.
La congiunzione coordinante
kai,
per il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, vol. II, pag. 1847, nel N.T. “
kai serve per lo più da congiunzione copulativa – analogamente all’ italiano “e” – a congiungere, per coordinazione, parti omogenee della proposizione o proposizioni affini”.
Questo indica che fra quei re, perciò, ci sono i martiri cristiani coeredi di Cristo che in precedenza, all’apertura del quinto sigillo, avevano chiesto a Geova quanto egli avrebbe ancora aspettato prima di vendicare il loro sangue (Apoc. 6:9-11)
Nessuna aggiunta, se non nelle tue fantasie!
Aldo_evangelico, 06/04/2017 09.38:
Scusami, avevo capito male. Bene, quindi il regno di Dio si manifesta già in ogni ambito dove ci sia la conformazione ad una vita spirituale che trova il fondamento in Gesù Cristo. Questo accade già oggi e sarà l'unica realtà solo dopo il millennio con l'avvento della Gerusalemme Celeste.
No Aldo!
Il regno di Dio, che è già una realtà celeste (Apoc. 12:7-12), sarà una realtà totale durante il Millennio.
Infatti di coeredi di Cristo regneranno con Lui per i Mille anni (Apoc. 20:6) e l' avvento escatologico del Regno - te lo avevo già detto - è messo in relazione con la venuta escatologica di Cristo sulle nubi del cielo, Luca 21:25-31.
Nero su bianco!
Inoltre nell' Apocalisse non si parla della Gerusalemme Celeste ma della Nuova Gerusalemme!
Aldo_evangelico, 06/04/2017 09.38:
Chiaramente l'essere sacerdoti o re sono solo titoli onorifici che non hanno nessuna connessione con il ruolo funzionale. Quindi chiunque crede in Gesù Cristo è re e sacerdote, cioè la realtà dei figli di Dio riguarda tutti i cristiani di ogni tempo e di qualsiasi estrazione. Se riponiamo fede in Gesù Cristo facendoci battezzare tutti abbiamo la caparra dello Spirito.
non è così!
Per avere la caparra dello spirito e quindi per essere coerede di Cristo, bisogna avere la duplice testimonianza dello spirito santo e del proprio spirito che si è stati adottati come Figli di Dio per essere - come detto - coeredi di Cristo (Rom. 8:15-17).
Ma lo spirito non puoi dirigerlo tu o qualche pastore di qualche chiesa o qualche teologo!
Lo spirito, come il vento, va dove vuole e fa nascere di acqua e di spirito chi vuole (Giovanni 3:3-8)!
L' attestazione di essere stato chiamato ad essere un coeredi di Cristo è quindi INSINDACABILE, perchè è operato dello spirito santo e nessuno può dire alcunchè!
Pertanto, i coeredi di Cristo non avranno manco lontanamente "titoli onorifici", ma . come dice la parola stessa "coerede" - avranno la stessa eredità di Cristo.
Saranno come Lui seme di Abraamo, quindi seme messianico e saranno come Lui Re, Sacerdoti e Giudici che giudicheranno con Lui il mondo (1 Corinti 6:2)
Ma il resto dell' umanità ubbidiente che avrà la salvezza (Ebrei 5:9), avrà GRAZIE A LORO (Rom. 8:19) - in futuro - la stessa relazione filiale che già ora i coeredi di Cristo hanno perchè hanno ricevuto la caparra dello spirito (Rom. 8:20-21).
Saluti.
[Modificato da Aquila-58 06/04/2017 17:15]