L'ammonimento biblico caro Dante, qui da voi trasuda da ogni post. Io però, tra l'altro, facevo notare che quello che con troppa faciloneria viene definito dai venditori di fumo come "magico", "demoniaco", "divinatorio" ecc. ecc., altro non sono che possibilità insite nell'essere umano, ma non solo. Rientrano cioè nella categoria PSI, o fattori paranormali, fenomeni che, se debitamente accertati, contraddicono alcuni principi assiomatici della scienza del sensibile.
La parapsicologia si prefigge di studiare i fenomeni PSI attraverso l'epistemologia scientifica. Noi non siamo scientisti, ma riconosciamo nel metodo scientifico il grande valore di interpretazione del reale che costituisce il principale progresso cognitivo dell'umanità.
Gli scienziati hanno sempre ritenuto definitivamente acquisiti alla scienza alcuni principi "fondamentali", - rimirando se stessi nel riflesso del proprio dito non interessandosi della luna che sta dietro-,
Non cercare di terrorizzarci con le tue teorie da stregone, Lord Fener! Il tuo deprecabile attaccamento a quella antica religione non ti ha certo aiutato a far saltar fuori i nastri rubati! Né ti ha dato la chiaroveggenza necessaria per scoprire la fortezza segreta dei ribelli!
Riconoscerai di certo la citazione che espongo per esemplificare un concetto fondamentale: il riflettersi sul dito ha portato più cambiamenti tangibili che la contemplazione di quella Luna che sembra ad oggi soltanto un orpello scenografico nel teatro delle attività umane: non è coi chakra, né coi meridiani, né con la memoria dell'acqua, né con la pranoterapia o la parapsicologia, né con attività sciamaniche od esoteriche che l'umanità ha posato le pietre miliari del proprio progresso e della propria 'evoluzione' sociale, ma col pragmatismo e la metodologia figlia di quell'epistemologia scientifica che troppo spesso sacrifichiamo sull'altare di una gnosi superiore non meglio identificabile e che muta spesso il nome nel rincorrersi delle ere: l'altro ieri stregoneria, oggi esoterismo, domani noetica.
di cui i 4 più importante sono:
1) Le uniche vie attraverso le quali un essere vivente può acquisire una informazione dal mondo esterno sono i 5 sensi.
I cinque sensi sono una selezione riduttiva che si deve ad Aristotele nel
De Anima che è un filosofo e non uno scienziato, gli scienziati ne riconoscono molti di più, come ad esempio il senso del dolore, la termopercezione, l'equilibrio e altri ancora.
2) Un avvenimento non può causarne un'altro prima che esso stesso sia accaduto.
La causalità è il principio cardine di quest'universo. Si riconosce però scientificamente che alcuni modelli matematici come l'equazione di Klein-Gordon possano avere proprietà negative: per una funzione d'onda ciò equivarrebbe a collocare la sua origine nel futuro e i suoi effetti nel passato. Fantappié costruì su questo concetto la sua sintropia.
3) Un vivente non può influire sullo stato di quiete (o di moto) di un oggetto o di un sistema fisico, senza l'applicazione di una forza.
Un vivente no, ma a livello particellare la meccanica quantistica descrive il fenomeno di entanglement: correlazioni a distanza tra quantità fisiche non locali.
4) Qualunque sostanza vivente sottoposta ad altissime temperature va soggetta a modificazione irreversibile e mortale, se il tempo è sufficientemente lungo.
A parte i tre Ebrei nella pianura di Dura direi che è un principio valevole.
Non si tiene conto, come dicevo innanzi, di tutta una serie di fenomeni psichici e fenomeni "psi-cinetici".
Uno scienziato, così come un Testimone di Geova, non ignora nulla ma cerca di operare solo scelte consapevoli.
Sono da tempo divenute di uso corrente due sigle: "GESP" (percezione generale extrasensoriale) e "PK" (psicocinesi). Per citare solo la scuola americana di Rhine. Più in generale la parola parapsicologia è definita unanimamente come la "scienza che studia i fenomeni paranormali". Il problema si fa arduo quando si deve definire cosa sono questi fenomeni del tutto facenti parte della sfera psichica umana, i quali ben raramente sono replicabili in laboratorio, in parte la telepatia e la pranoterapia, quella vera ovviamente, non applicabile a soggetti truffaldini che sfruttano la malattia e il dolore fisico altrui.
Se un fenomeno non è replicabile in stato controllato significa che non si può studiare né evincerne i meccanismi che lo rendono possibile. Questo naturalmente non significa che non esista, significa soltanto che la sua utilità è circoscritta in indeterminate e incontrollate circostanze che per loro natura lo rendono pleonastico.
Temere l'ira divina per "proprietà" che fanno parte integrante della natura umana, anche se non del tutto rese evidenti, mi sembra un controsenso. Questo ovviamente per quanto mi consta.
Sarà sempre un caso, ma ad esempio gli esponenti più famosi che dichiararono di possedere qualità PSI come la telecinesi sono tutti legati al mondo dello spiritismo: chi spiritista, chi medium, chi alchimista, chi chiaroveggente, chi sensitivo, chi satanista.
Ora il possedere radicali convinzioni non significa necessariamente essere di mente non aperta: è raro che uno scienziato o qualcuno che si avvicini ai Testimoni di Geova sia di mente chiusa poiché è chiamato al vaglio e all'esperire ciò di cui si sta parlando attraverso uno studio analitico dei soggetti e dei fenomeni causali legati alla pratica: possedere idee radicali può benissimo essere il risultato di un processo di conoscenza avviato e concluso, sebbene sempre in divenire all'insorgere di nuovi elementi o conoscenze.