Testimoni di Geova Online Forum Questo forum nasce con lo scopo primario di analizzare e confutare le critiche rivolte ai cristiani testimoni di Geova e ristabilire la verità relativamente a luoghi comuni e disinformazione varia, diffusi in ambienti pubblici. Forum con partecipazione moderata

Confutazione trasmissione radiomaria del gris di giugno 2017...

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    viceadmintdg1
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    ViceAdmin
    00 20/06/2017 10:52
    paradiso celeste o terrestre?
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    viceadmintdg1
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    ViceAdmin
    00 20/06/2017 11:46
    Dopo il preambolo di don Fiorino, prende la parola Antonio Catania che racconta la triste vicenda famigliare (morte della figlia), verso la quale siamo solidali.
    Ci asteniamo tuttavia dall'esprimere ogni altro commento non conoscendone i fatti (critiche al marito tdG), anche perchè si tratta di questioni così strettamente personanli che riteniamo vadano affrontate con delicatezza e nei luoghi più opportuni!
    [Modificato da viceadmintdg1 20/06/2017 11:48]
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    viceadmintdg1
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    ViceAdmin
    00 20/06/2017 15:46
    L'intervento successivo è di Rocco Politi. Circa l'attendilita' delle critiche dei fuoriusciti rimandiamo, come di consueto, al seguente articolo del nostro sito TdGOnline:

    I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA – Cosa dicono gli esperti?
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    viceadmintdg1
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    ViceAdmin
    00 23/06/2017 12:39
    L'ultimo intervento è di don Battista Cadei che affronta il tema:


    La vita eterna secondo i tdG: paradiso terrestre o celeste?

    Essi sostengono che la parola "Paradiso" significhi sempre giardino terrestre, ignorando il senso spirituale che invece viene dato dalle Scritture. Nel NT la parola "paradiso" ricorre 3 volte sempre riferendosi ad una realtà celeste:

    Luca 23:42-43: E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». 43 Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
    I tdG però questo versetto lo traducono diversamente (TNM) per celare il senso spirituale: 43 Ed egli disse a lui: “Veramente ti dico oggi: Tu sarai con me in Paradiso”.

    Un altro punto in cui ricorre la parola "Paradiso" è 2 Corinti 12: 2-4: 2 Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa - se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito fino al terzo cielo. 3 E so che quest'uomo - se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio - 4 fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare.
    Qui Paolo fa coincidere il Paradiso col terzo cielo, quindi anche qui il paradiso è inteso come una realtà celeste non terrena.

    L’altro passaggio è Apocalisse 2:7: 7Chi ha orecchio oda ciò che lo spirito dice alle congregazioni: A chi vince concederò di mangiare dell’albero della vita, che è nel paradiso di Dio’.

    Qui il contesto mostra che tutte le chiese sono chiamate a purificarsi, a restare fedeli, in vista del premio della vita eterna, descritta con molti simboli ma ciascuno dei quali non può essere preso letteralmente ma come simbolo che indirizza alla vita celeste!
    In sostanza il paradiso, il terzo cielo la vita eterna, sono espressioni che indicano non una terra paradisiaca ma una realtà trascendente, indescrivibile, indicibile, che va oltre le nostre attuali esperienze.

    Ma come sarà il corpo resuscitato? Sarà come il corpo di Gesù. E questo viene ben spiegato nelle Sacre Scritture:

    Filippesi 3:20-21: 20 La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, 21 il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.

    1 Corinti 15: 35 Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?». 36 Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore; 37 e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco, di grano per esempio o di altro genere. 38 E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo. 42 Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; 43 si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; 44 si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale.

    La Parola di Dio dunque dice che i defunti non scompaiono dall’esistenza come invece pensano i tdG, ma che ci sarà la resurrezione dei corpi, non intesa in senso materialista di resurrezione dello stesso identico corpo fisico, ma nemmeno una risurrezione solo spirituale. La Parola rivela che la nostra risurrezione avverrà secondo la resurrezione di Cristo, sarà quindi vera non apparente, anche se con caratteristiche nuove. Infatti tale corpo non potrà più morire (1 corinti 15, Romani 8:11).
    Come sarà esattamente il corpo della resurrezione non possiamo comunque saperlo non avendolo mai sperimentato (e non dobbiamo quindi speculare) come dice San Paolo in 1 corinti 2:9:

    Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano.

    E con questa concludo




    Lascio la parola a chi desidera replicare...
  • Aquila-58
    00 25/06/2017 16:49
    Re:
    1° obiezione di Radio Maria


    viceadmintdg1, 23/06/2017 12.39:


    La vita eterna secondo i tdG: paradiso terrestre o celeste?

    Essi sostengono che la parola "Paradiso" significhi sempre giardino terrestre,

    ignorando il senso spirituale che invece viene dato dalle Scritture.





    è vero quanto afferma Radio Maria a proposito del pensiero dei cristiani testimoni di Geova?




    2° obiezione di Radio Maria


    viceadmintdg1, 23/06/2017 12.39:


    Nel NT la parola "paradiso" ricorre 3 volte sempre riferendosi ad una realtà celeste:





    è vero quanto affermato da Radio Maria che il

    Paradiso neotestamentario indica sempre una realtà o un'

    ubicazione celeste?



    E che fine ha fatto il Paradiso terrestre?

    Il proposito di Dio espresso nella Genesi è fallito?

    Dio vi ha forse rinunciato?





    A presto...



    [Modificato da Aquila-58 25/06/2017 16:54]
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    barnabino
    Post: 67.472
    00 25/06/2017 17:19
    Già, Aquila i redattori di radio Maria, o i loro informatori, stanno perdendo colpi... inoltre dire che paradiso nel NT avrebbe cambiato senso sulla base di tre occorrenze, dico tre, di cui due ambigue, è come minimo ridicolo.

    Shalom

  • Aquila-58
    00 25/06/2017 19:50
    viceadmintdg1, 20/06/2017 11.08:

    L'ultimo intervento è di don Battista Cadei che affronta il tema:
    La vita eterna secondo i tdG: paradiso terrestre o celeste?
    Essi sostengono che la parola "Paradiso" significhi sempre giardino terrestre, ignorando il senso spirituale che invece viene dato dalle Scritture.




    Noi non sosteniamo affatto questo!

    Il sostantivo greco paradeisos significa "paradiso" ma noi dobbiamo vedere l'uso biblico - non solo neotestamentario - del sostantivo.

    Per esempio, l' autorevole Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento di Balz e Schneider, uno dei migliori in circolazione, ci informa che "paradeisos è un prestito greco dall' antico iranico e indica in generale un "giardino" o un "parco", nei LXX poi specialmente il giardino di Dio (Gen. 2:8 ; 13:10 ; Ezech. 31:8)".

    Ma questo non significa che il Paradiso sia da intendere solo come terrestre.

    La speranza cristiana è chiarissima:

    "15 Noi infatti, secondo la sua

    promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali

    abita la giustizia
    ” (2 Pietro 3:13 CEI).

    La speranza cristiana è quindi duplice e riguarda sia il Paradiso Celeste che quello Terrestre, perché i nuovi cieli e nuova terra altro non saranno che il Paradiso, celeste e terreno!

    Pertanto, sostenere che la speranza cristiana sia soltanto celeste (o soltanto terrena) è una falsa dottrina!



    viceadmintdg1, 20/06/2017 11.08:


    Nel NT la parola "paradiso" ricorre 3 volte sempre riferendosi ad una realtà celeste:

    Luca 23:42-43: E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». 43 Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
    I tdG però questo versetto lo traducono diversamente (TNM) per celare il senso spirituale: 43 Ed egli disse a lui: “Veramente ti dico oggi: Tu sarai con me in Paradiso”.




    Buona questa!
    Diversamente da cosa, mi scusi?
    Dalla vostra traduzione?
    E chi l’ ha detto che la vostra traduzione – sulla base del contesto immediato e di altri passi biblici – sia quella giusta mentre la nostra errata?

    Le ricordo che nel testo greco non vi è alcun segno di punteggiatura, per cui la resa della TNM è perfettamente compatibile con il contesto e con altri passi biblici.

    Comunque, per non ripeterci, abbiamo già spiegato tutto su Luca 23:42-43 qui, i lettori potranno rileggere


    testimonidigeova.freeforumzone.com/d/11326110/Confutazione-trasmissione-radiomaria-del-gris-di-novembre-2016-/discussi...

    Le rammento anche che tutto diventerà un Paradiso, cielo e terra, giacchè tutto sarà sottoposto a Gesù, sulla base di 1 Corinti 15:27, ecco perché Gesù disse al ladrone: “sarai con me in Paradiso”…





    (segue.....)
  • Aquila-58
    00 26/06/2017 18:35
    viceadmintdg1, 20/06/2017 11.08:



    Un altro punto in cui ricorre la parola "Paradiso" è 2 Corinti 12: 2-4: 2 Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa - se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito fino al terzo cielo. 3 E so che quest'uomo - se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio - 4 fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare.
    Qui Paolo fa coincidere il Paradiso col terzo cielo, quindi anche qui il paradiso è inteso come una realtà celeste non terrena.





    Chi l’ ha detto? Anche qui si forza il senso di appena tre versetti, per costruire castelli in aria e null' altro...

    L' espressione "terzo cielo", biblicamente parlando, non significa null' altro che grado superlativo di estasi (Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento di Balz e Schneider, volume II, pagina 752, che parla di "rapimento estatico") così come il riferimento al Paradiso non indica necessariamente essere trasferiti in estasi in un luogo ben preciso del cielo giacchè il cristiano, spiritualmente parlando, è già in una dimensione celeste, è già lassù, seduto nei luoghi celesti in Cristo (Colossesi 1:13 ; Efesini 2:6).

    Nè ci interessa – ovviamente - la "cosmologia degli ebrei" di cui a Paolo non interessa nulla.

    Per cui prendiamo atto che in nessun punto l' espressione "terzo cielo" nella Bibbia indichi "il Paradiso dove è Dio" (qui per esempio non lo dice!).

    Il brano non indica l’essere portati in cielo con il corpo fisico o meno, ma Paolo si chiede se l’ esperienza mistica è stata vissuta mentalmente, nello spirito, oppure corporalmente (“nel corpo o fuori del corpo”).

    Ma questo non vuol dire che il rapimento al terzo cielo, biblicamente, indichi un trasporto letterale in una precisa ubicazione.

    E’ e resta solamente un’ eccezionale esperienza mistica…….





    (ancora, con Apocalisse 2:7....)

    [Modificato da Aquila-58 26/06/2017 18:36]
  • Aquila-58
    00 26/06/2017 21:25
    viceadmintdg1, 20/06/2017 11.08:



    L’altro passaggio è Apocalisse 2:7: 7Chi ha orecchio oda ciò che lo spirito dice alle congregazioni: A chi vince concederò di mangiare dell’albero della vita, che è nel paradiso di Dio’.

    Qui il contesto mostra che tutte le chiese sono chiamate a purificarsi, a restare fedeli, in vista del premio della vita eterna, descritta con molti simboli ma ciascuno dei quali non può essere preso letteralmente ma come simbolo che indirizza alla vita celeste!
    .





    Tutti i cristiani sono chiamati a vincere il mondo (Romani 8:35-39 ; Giovanni 16:33) ma, secondo l’ amministrazione o economia stabilita da Dio nella pienezza dei tempi, il disegno di salvezza si realizza radunando in Cristo tutte le cose, le cose nei cieli e le cose sulla terra (Efesini 1:9-10) e tutto diverrà un Paradiso, cielo e terra, giacchè – come già detto - tutto sarà sottoposto al dominio del Cristo, 1 Corinti 15:27.

    Tuttavia, più avanti, in Apoc. 2:11 viene detto che chi vince non sarà danneggiato dalla seconda morte: questo ci riporta ai re e sacerdoti, coeredi celesti di Cristo di Apoc. 20:6!
    In Apoc. 3:12 viene detto che chi vince sarà parte della Nuova Gerusalemme che scende dal cielo, cioè della Sposa di Cristo (Apoc. 21:2, 9-10), in Apoc. 2:26-27 che governerà con Cristo e in Apoc. 3:21 che sarà co-regnante con Cristo.

    Apoc. 22:17 (CEI):

    "Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta, ripeta: «Vieni!». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente l'acqua della vita. "

    la Sposa parla e dice: “Vieni” e ciò è messo in relazione con coloro che odono e che, a loro volta, dicono “Vieni”, passo che rende evidente che si è di fronte a due classi di cristiani.
    La Sposa - come visto - è costituita dai coeredi celesti di Cristo mentre coloro che odono e dicono “Vieni”, distinti dalla Sposa, sono coloro che hanno la prospettiva terrena…


    Oltre ciò, l’albero della vita di Apoc. 22:2 è differente da quello descritto in Apoc. 2:7, giacchè adempiendo Genesi 22:18 benedice tutte le nazioni guarendole….





    (segue......)

    [Modificato da Aquila-58 26/06/2017 21:34]
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    (SimonLeBon)
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    Età: 53
    TdG
    00 26/06/2017 21:57
    Re:
    barnabino, 25/06/2017 17:19:

    Già, Aquila i redattori di radio Maria, o i loro informatori, stanno perdendo colpi... inoltre dire che paradiso nel NT avrebbe cambiato senso sulla base di tre occorrenze, dico tre, di cui due ambigue, è come minimo ridicolo.

    Shalom




    Dobbiamo ribattezzarla "teologia a buon mercato"? [SM=g7405]

    Simon
  • Aquila-58
    00 27/06/2017 12:49

    viceadmintdg1, 20/06/2017 11.08:




    Ma come sarà il corpo resuscitato? Sarà come il corpo di Gesù. E questo viene ben spiegato nelle Sacre Scritture:

    Filippesi 3:20-21: 20

    1 Corinti 15: 35

    La Parola di Dio dunque dice che i defunti non

    scompaiono dall’esistenza come invece pensano i tdG
    ,
    ma che ci sarà la resurrezione dei corpi, non intesa in senso materialista di resurrezione dello stesso identico corpo fisico, ma nemmeno una risurrezione solo spirituale. La Parola rivela che la nostra risurrezione avverrà secondo la resurrezione di Cristo, sarà quindi vera non apparente, anche se con caratteristiche nuove. Infatti tale corpo non potrà più morire (1 corinti 15, Romani 8:11).
    Come sarà esattamente il corpo della resurrezione non possiamo comunque saperlo non avendolo mai sperimentato (e non dobbiamo quindi speculare) come dice San Paolo in 1 corinti 2:9:





    Innanzitutto non si capisce dove mai i cristiani testimoni di Geova avrebbero detto che “i defunti scompaiono dall’esistenza”, dove lo ha letto?

    Al contrario, i cristiani testimoni di Geova credono fermamente nell’ insegnamento biblico della risurrezione nell’ ultimo giorno (Giovanni 6:39-40), al tempo stabilito da Dio (Apoc. 11:18).


    I coeredi di Cristo (Romani 8:15-17), che sono già in relazione filiale adottiva con Dio (e grazie a loro anche il resto dell’ umanità redenta lo sarà in futuro, vedasi Romani 8:19-21), sulla base delle Scritture da lei riportate, avranno un corpo glorioso conforme a quello di Cristo, ma avranno anche l’ìmmortalità, che significa “assenza di morte”.

    Questo riguarda proprio i coeredi di Cristo, re e sacerdoti con lui nei Mille anni, infatti per loro non ha più alcuna autorità la seconda morte, proprio perché hanno acquisito l’ immortalità (1 Corinti 15:52-54 ; Apoc. 20:6), ma riguardo agli “altri morti” (Apoc. 20:5) non viene detto nulla di tutto ciò: non viene detto che acquisiranno l’ immortalità, non viene detto che su di loro non ha autorità la seconda morte.

    Vi è quindi una duplice prospettiva anche per i risorti, i primi saranno sicuramente in cielo a regnare con Cristo (Apoc. 20:4,6), ma non possiamo dire nulla di tutto ciò degli “altri morti” di Apoc. 20:5!


    Del resto, che ci siano delle risurrezioni terrestri lo ha dimostrato più volte Gesù, se non erro...









    (segue la conclusione: "la nuova terra paradisiaca".... a stasera....)
    [Modificato da Aquila-58 27/06/2017 12:54]
  • Aquila-58
    00 27/06/2017 19:48
    LA NUOVA TERRA PARADISIACA




    L' apostolo Giovanni ha una splendida visione della nuova terra paradisiaca in Apoc. 21:3-4, che prendo letteralmente dal testo greco:


    E udii una grande voce dal trono dire: “ecco, la tenda di Dio con gli uomini e si attenderà con loro ed essi suoi popoli saranno ed Egli, il Dio con loro, sarà (loro Dio) e asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e la morte non sarà più, non sarà più né lutto né grido né dolore, perché le cose di prima sono passate “.


    Questa promessa non viene fatta a creature spirituali immortali, ma specificamente agli “uomini”.

    Essa assicura che una nuova famiglia umana sulla terra, sotto il “nuovo cielo” (la Nuova Gerusalemme che ne discende, Apoc. 21:2), potrà godere della vera vita che Dio si era proposto in origine (Genesi 1:28), la vita eterna, in quanto composta da coloro che acquisiranno in futuro l’ adozione a figli di Dio (Romani 8:20-21).

    La tenda di Dio con gli uomini e si attenderà con loro ed essi suoi popoli saranno ed Egli, il Dio con loro, sarà (loro Dio)

    è una tipica espressione semitica che sta ad indicare che siamo in presenza del popolo benedetto e redento da Dio, basta confrontare alcuni passi biblici:

    14 Rallégrati, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te. Oracolo del Signore. 15 Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo, ed egli dimorerà in mezzo a te e tu saprai che il Signore degli eserciti mi ha inviato a te.(Zaccaria 2:14-15 CEI);

    Levitico 26: 11-12 CEI: “11 Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e non vi respingerò.12 Camminerò in mezzo a voi, sarò vostro Dio e voi sarete mio popolo” ;

    Ezechiele 37:26-27 CEI: “Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. 27 In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. “ ;

    45 ”Abiterò in mezzo agli Israeliti e sarò il loro Dio” (Esodo 29:45 CEI)

    e molti altri passi biblici!

    Viene detto che “la morte non ci sarà più”, ovvero un mondo in cui la morte un tempo esisteva ma poi smetterà di esistere.

    La morte non è mai esistita in cielo, ma sulla terra ha una lunga tragica storia.

    Il nuovo cielo non è altri che il Regno Messianico per mezzo del quale Dio porterà sulla “nuova terra” rinnovata ciò che aveva stabilito in Gen. 1:28 e che non si è ancora mai realizzato nella sua pienezza, giacchè tranne la prima coppia umana prima del peccato, nessuno di noi è mai vissuto nella condizione umana di perfezione (assenza del peccato) che Dio si era prefisso per il genere umano.

    Come già evidenziato, se qualcosa non c’ è più significa che prima c’ era, la morte in cielo non è mai esistita ma nella “vecchia” terra si, sin dal peccato adamico.

    Quindi questo passo si riferisce specificatamente alla “nuova terra” paradisiaca, come realizzazione di ciò Dio si era prefisso in Gen. 1:28!




    FINE
  • Aquila-58
    00 28/06/2017 19:56
    UP