00 03/08/2017 18:24

In Romani 8:20 Paolo afferma che la creazione è stata sottoposta alla caducità.

Quando avvenne?

Evidentemente dopo il peccato originale, quando la prima coppia umana non potè più generare figli perfetti, cioè senza peccato con le sue deleterie conseguenze (Genesi 3:19- 20 ; 4:1).

E’ pertanto a quel contesto che dobbiamo quindi rifarci: per mezzo della rivelazione dei figli di Dio, i coeredi di Cristo, anche il resto dell’ umanità ubbidiente a Cristo (oltre che i risorti "giusti e ingiusti", Atti 24:15) avrà la salvezza eterna (Ebrei 5:9) e la “libertà della gloria dei figli di Dio”.

Cioè anche il resto dell’ umanità ubbidiente (e i risorti, come evidenziato sopra) avrà la stessa relazione filiale con Dio che hanno già da ora, avendo la caparra dello spirito, i coeredi di Cristo.

Anche loro in cielo?

Non c’ è nessun motivo scritturale per supporlo.
Infatti non si parla di coloro descritti in Romani 8:21 come di “coeredi di Cristo”.

Avranno la relazione filiale che tutta la progenie del figlio di Dio Adamo (Luca 3:38) avrebbe dovuto avere, se non ci fosse stato il peccato originale e se il Paradiso fosse stato già esteso in tutta la terra, secondo il proposito di Dio (Genesi 1:28).

Infatti, non c’ è alcun motivo biblico per sostenere che Adamo fu – comunque – creato per morire.
La morte, secondo le Scritture (che non si possono annullare, Giovanni 10:35) – è solo e sempre messa in relazione con la trasgressione e con il peccato (Genesi 2:16-17 ; Romani 5:12).

In caso contrario, non si capirebbe come Satana (l’ istigatore della trasgressione edenica), possa essere stato un “omicida” quando cominciò (Giovanni 8:44).....

Infatti l’ Apocalisse da una splendida descrizione dell’ adempimento del proposito di Dio nella “nuova terra”, dove non esisterà più quello che c’ era prima, “morte, lutto, lamento, affanno” (Apoc. 21:4), che non può riguardare i coeredi di Cristo che vivono già nell’ immortalità celeste come Cristo stesso, su cui non ha potere la seconda morte, i re e sacerdoti di Apoc. 20:4-6 che rappresentano, pertanto, i “nuovi cieli”.

Ci rendiamo conto che tutto questo contrasta drammaticamente con la dottrina cattolica del “tutti in cielo (alleluia)”, ma la speranza cristiana, secondo la Bibbia, è duplice: celeste e terrena, secondo ciò che è scritto da un’ antica promessa (2 Pietro 3:13 ; Isaia 65:17)



Per quanto riguarda l’ infelice citazione del Cadei di 1 Corinti 13:12 e Apoc. 7:9, rimando i lettori alla risposta già data a Radio Maria sui due passi:

Si veda il post n. 12 per 1 Corinti 13:12


testimonidigeova.freeforumzone.com/d/11176645/Confutazione-trasmissione-radio-Maria-del-GRIS-di-agosto-2015-/discussi...


Si veda il post n. 22 per Apoc. 7:9


testimonidigeova.freeforumzone.com/d/11335294/Confutazione-trasmissione-radiomaria-del-gris-di-dicembre-2016-/discussion...




(segue, a presto....)


[Modificato da Aquila-58 03/08/2017 18:27]