00 31/07/2017 00:31
Re:
barnabino, 25/07/2017 23.27:


La parola usata è ʼèrets che si riferisce alla (1) terra, contrapposta a cielo; (2) paese, nazione, territorio; (3) suolo, superficie della terra; (4) popolazione di tutta la terra. Leggendo il v. 12 si direbbe che qui con terra si intende la popolazione della terra


Io non conosco le lingue antiche, usate nei manoscritti, per cui mi
attengo alle traduzioni, presupponendo che il traduttore avesse le
capacità per tradurre correttamente.
Quando si cita la terra, l'impressione è che si intenda il pianeta
terracqueo.


Francamente mi sfugge il problema... la "carne" che doveva aver fine riguardava l'umanità, dato che era quella che "aveva rovinato la sua via sulla terra". I singoli animali morirono in conseguenza di quella distruzione


Direi che non è così.
In Genesi 6: 7 leggi:
Geova dunque disse: “Cancellerò gli uomini che ho creato dalla superficie del suolo, dall’uomo all’animale domestico, all’animale che si muove e alla creatura volatile dei cieli, perché davvero mi rammarico di averli fatti”.
Il rammarico di Dio è rivolto sia agli uomini che agli animali.


altre perché potevano sopravvivere nell'acqua senza arca. Dove sarebbe il problema?


Dimentichi che esistono pesci di acqua dolce che non vivono in acque
salate e pesci di acqua salata che non vivono in acque dolci. Nel mix
che si è creato sono tutti sopravvissuti?



verderame.1958, 25/07/2017 23.25:


Ciao Luciano se leggi genesi 7:21-23 è specificato: "Spirò dunque ogni carne che si muoveva sulla terra, fra le creature volatili e fra gli animali domestici e fra le bestie selvagge e fra tutti gli sciami che sciamavano sulla terra, e tutto il genere umano. 22 Tutto ciò nelle cui narici era attivo l’alito della forza della vita, cioè tutto ciò che era sul suolo asciutto, morì. 23 Così egli cancellò ogni cosa esistente che era sulla superficie del suolo, dall’uomo alla bestia, all’animale che si muoveva e alla creatura volatile dei cieli, e furono cancellati dalla terra"

Dei pesci non se ne parla.


Sì, ...questi versetti li conosco anch'io. Ma è proprio questo il
problema.
Da questi versetti si evince che a morire fossero gli esseri umani e
gli animali viventi sul terreno, compresi i volatili. Nei versetti
precedenti si legge che ogni creatura vivente, (quindi compresi anche
i pesci), doveva perire.

Ci sono situazioni oggettivamente discrepanti.

...Ci sono entità spirituali, gli angeli, che hanno la possibilità di
unirsi carnalmente con le femmine umane e di generare prole;
obiettivamente è una situazione improponibile.

...C'è un dio che riscontra tutta l'umanità, (con l'esclusione della
sola famiglia di Noè), meritevole di morte; ma non solo l'umanità,
anche gli animali. ...Ma non è chiaro cosa abbiano fatto di malvagio,
questi animali, per meritare la morte. A differenza dell'uomo,
l'animale agisce istintivamente, secondo come Dio lo ha creato.

...Nonostante gli animali siano da eliminare, al pari degli umani, ne
conserva in vita una coppia + sette coppie. Degli umani da eliminare,
invece, nessuna coppia.

..."E di ogni creatura vivente di ogni sorta di carne, ne farai entrare nell’arca due di ciascuna per conservarle in vita con te. Saranno maschio e femmina."
Ma dei pesci non vi è traccia sull'arca. ...Forse il narratore
pensava che potessero sopravvivere nel diluvio? ...Ma anche
tralasciando la problematica derivante dalla presenza di pesci di
acqua dolce e di acqua salata, sarebbe comunque stata disattesa una
volontà di Dio; la seguente:
E in quanto a me, ecco, sto per portare il diluvio di acque sulla terra per ridurre in rovina ogni carne in cui è attiva la forza della vita di sotto i cieli
...O forse si presentava il problema di spiegare come i pesci
avrebbero fatto ritorno ai mari ed ai fiumi, una volta usciti
dall'arca che si era fermata sul monte Ararat?

La narrazione del diluvio è una narrazione raffazzonata e
disarmonica, che dà l'idea di quanto sia irreale ed improponibile
tale racconto.


Ciao.