RobertoGuarino, 07/10/2017 11.06:
Salve a tutti :)
Ho da poco iniziato a studiare il libro di Daniele, e le profezie che vi sono.
Qui la critica è spietata,
lo so, ma il libro di Daniele ha superato tutte le critiche.
Per esempio, che dire del Re Baldassarre?
Si riteneva che non fosse mai esistito ma nel 1854 vennero rinvenuti dei piccoli cilindri di argilla nelle rovine dell’antica città caldea di Ur, nell’attuale Iraq meridionale. Questi documenti cuneiformi del re Nabonedo includevano una preghiera per “Bel-sar-ussur, mio figlio maggiore”. Anche gli scettici dovettero convenire che era il Baldassarre del libro di Daniele.
RobertoGuarino, 07/10/2017 11.06:
Innanzitutto, che prove abbiamo che Daniele sia veramente esistito?
Citando wikipedia: "La maggioranza degli studiosi contemporanei ritiene oggi che il libro di Daniele sia un'opera pseudoepigrafa scritta nel 165 a.C. e attribuita convenzionalmente a un "Daniele (Dan'el)", figura proverbiale di saggio citata in alcuni testi ugaritici. Un "saggio Daniele" è citato anche nel Libro di Ezechiele, libro biblico del V secolo a.C."
Tutto ciò sempre analizzando il bibro con il metodo torico-critico e la conoscenza di altre tradizioni letterarie extra-bibliche.
Però Gesu citò Daniele (in due occasioni, se non erro) e anche Ezechiele parlo di lui. Perchè la critica dice cio?
non lo so. Gesù ed Ezechiele citano Daniele. Gesù cita addirittura Daniele 11:31 in Matteo 24:15 come segnale dell' imminente distruzione del secondo Tempio, il che fa comprendere quanto poco c' entri il capitolo 11 di Daniele con il periodo maccabaico...
RobertoGuarino, 07/10/2017 11.06:
Inoltre, Diversi manoscritti di parti del libro di Daniele sono stati scoperti nelle grotte presso il Mar Morto. Il manoscritto più antico risale alla prima metà del I secolo a.E.V.; in quell’epoca il libro di Daniele era considerato parte delle Scritture (e che quindi Daniele ne sarebbe lo scrittore(?))
A me risulta invece che fra i reperti rinvenuti nel 1952 sono numerosi i rotoli e i frammenti del libro di Daniele e il più antico è stato datato alla fine del II secolo a.E.V....
RobertoGuarino, 07/10/2017 11.06:
Secondo, quando è stato effettivamente iniziato e concluso il libro di Daniele? Quali prove archeologiche/storiche/bibliche e non abbiamo al riguardo?
Sempre citando wikipedia "Secondo l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la redazione definitiva del libro è avvenuta in Giudea in epoca maccabea[1], circa al tempo della morte di Antioco IV Epifane, avvenuta nel 164 a.C."
ipotesi da scartare sulla base di quanto detto sopra.
La datazione di Daniele all’epoca maccabaica non è più concepibile, se non altro perché non ci sarebbe stato un sufficiente intervallo fra la stesura del libro di Daniele e la comparsa di copie dello stesso nella biblioteca di una setta religiosa maccabea.
RobertoGuarino, 07/10/2017 11.06:
Quindi è stato scritto prima del Cristo( 164 "avanti" Cristo)? Allora la profezia delle "settanta settimane" proverebbe inequivocabilmente che il libro sia ispirato, o sbaglio?
non sbagli
RobertoGuarino, 07/10/2017 11.06:
Una cosa molto interessante è questa, la testimonianza dello storico ebreo Giuseppe Flavio, il quale afferma che le profezie di Daniele furono mostrate ad Alessandro Magno quando entrò in Gerusalemme. Questo avvenne verso il 332 a.E.V., oltre 150 anni prima del periodo dei Maccabei. Giuseppe Flavio dice di quell’avvenimento: “Quando gli fu mostrato il libro di Daniele, in cui Daniele dichiarava che un greco avrebbe distrutto l’impero persiano, egli pensò di essere il personaggio indicato”. (Antichità giudaiche, XI, 337 [viii, 5]) La storia dice inoltre che Alessandro concesse grandi favori agli ebrei, e questo, si crede, a motivo di quanto Daniele aveva detto di lui nella profezia.
Grazie dell'attenzione e buona giornata a tutti :)
testimonianza fondamentale quella di Giuseppe Flavio
[Modificato da Aquila-58 07/10/2017 12:33]