00 17/10/2017 08:59
I COMMENTI

Fedeli, meraviglioso risultato, frutto di uno sforzo congiunto - Un meraviglioso risultato frutto di uno sforzo congiunto nel quale l'Italia ha avuto un ruolo molto importante: così il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Valeria Fedeli, ha commentato i risultati della prima osservazione della nuova astronomia, basata su un 'coro' di strumenti diversi e per questo chiamata multimessaggero. "Ci congratuliamo con tutta la comunità scientifica mondiale, che ha avuto la volontà e la capacità di coordinarsi in modo così efficace da portare a realizzazione il progetto, perseguito da anni, di dare inizio a una nuova astronomia", ha detto. "E' motivo di soddisfazione per noi il ruolo che ha avuto il nostro Paese, grazie all'Infn con Virgo - l'esperimento che ha rivelato le onde gravitazionali consentendo di localizzare la sorgente nel cielo - all'Inaf con i telescopi Rem, Vst e Vlt, e all'Asi con i satelliti Integral e Swift, che tutti assieme con le loro osservazioni hanno ricavato l'eccezionale abbondanza di risultati scientifici oggi presentata".
Un ringraziamento quindi da Valeria Fedeli a "tutte le ricercatrici e i ricercatori italiani, che con grande passione, dedizione e visione hanno lavorato a questo straordinario progetto di ricerca, mettendo a frutto le formidabili competenze scientifiche distribuite nei tre enti nazionali. Lo sforzo congiunto di tutti loro - ha concluso - ha permesso il conseguimento di questo meraviglioso risultato, ottenuto in virtuosa collaborazione con le colleghe e i colleghi dei maggiori centri di ricerca del mondo".

Ferroni (Infn), nuove risposte sull'Universo - Da oggi cambia il modo in cui è possibile rispondere alle domande sull'universo: per il presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Fernando Ferroni, è questo il grande risultato della prima osservazione di una sorgente di onde gravitazionali da parte di un coro di strumenti. "Un modo completamente nuovo di cercare risposte alle nostre domande sull'universo. È questo il significato della scoperta che oggi celebriamo", ha rilevato. Un risultato che "ci fa gioire. Come donne e uomini di scienza, perché - ha aggiunto - avere a disposizione nuovi strumenti di indagine è per noi bello quanto avere nuovi interrogativi cui dare risposta. E come persone, perché questo traguardo è stato conquistato grazie all'impegno congiunto di migliaia di noi". In particolare, ha concluso, "come Infn siamo felici perché abbiamo dato un contributo fondamentale per l'ottenimento di questo risultato e ciò rappresenta il coronamento di un progetto ambizioso, Virgo, iniziato oltre 20 anni fa dal visionario e tenace fisico Adalberto Giazotto"

D'Amico (Inaf), un torrente di pubblicazioni - Un grande successo per l'Italia e orgoglio per il grande numero di pubblicazioni scientifiche firmate da ricercatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf): per il presidente dell'Inaf, Nicolò D'Amico, la prima osservazione della sorgente di un'onda gravitazionale fatta da circa 70 strumenti è "un grande successo per il Paese e un grande successo per il nostro ente, l'unico al mondo che possiede al suo interno tutte le risorse intellettuali e strumentali per osservare l'universo a tutte le lunghezze d'onda, da terra e dallo spazio". Per D'Amico "la presenza autorevole delle nostre ricercatrici e dei nostri ricercatori nel torrente di articoli che straripano oggi nelle più prestigiose riviste scientifiche internazionali è per noi motivo di grande soddisfazione e orgoglio".

Battiston (Asi), è una giornata storica - Una giornata storica che segna l'inizio di una nuova era: il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, giudica un passo in avanti epocale la prima osservazione congiunta della sorgente di un'onda gravitazionale, fatta con strumenti di tipo diverso. "E' una giornata storica per la scienza e si apre una nuova era per la ricerca spaziale. Da anni - ha rilevato - attendevamo la nascita dell'astronomia multi messaggero, che sfrutta i vari tipi di radiazione che raggiungono la Terra dagli angoli più remoti dell'universo". Per questo, ha aggiunto, "i risultati presentati oggi da osservatori terrestri e spaziali, gravitazionali ed elettromagnetici aprono una nuova era nello studio dell'universo. È stata confermata, ancora una volta, la validità della teoria della relatività di Einstein che prevede che anche le onde gravitazionali viaggino alla velocità della luce".
n grande risultato nel quale, ha detto ancora, "la ricerca italiana ha avuto una parte importantissima, dimostrando di saper coordinare i diversi ambiti e diversi tipi di strumentazione, a Terra e nello spazio, facendo parte a pieno titolo dei più importanti network di ricerca mondiali. L'Asi - ha concluso - è già impegnata per raggiungere la prossima frontiera, la realizzazione del grande interferometro Lisa per la rivelazione delle onde gravitazionali nello spazio, capace di moltiplicare di ordini di grandezza la sensibilità a questo nuovo tipo radiazione".

PARLANO I RICERCATORI

D'Avanzo (Inaf), osservazioni storiche - Sono "risultati di portata storica", quelli presentati oggi a Roma, così numerosi e rivoluzionari da lasciare senza fiato, ha detto all'ANSA Paolo D'Avanzo, dell'osservatorio di Brera dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e autore con Elena Pian dell'articolo pubblicato sulla rivista Nature. "Il fenomeno che abbiamo osservato - ha proseguito - è stato causato dalla collisione di due stelle di neutroni, vale a dire due relitti stellari, tutto ciò che resta di stelle massicce quando collassano come supenovae. Per avere un'idea della loro densità possiamo immaginare l'intera umanità compressa in una zolletta di zucchero". Gli astronomi sono entrati in campo non appena i rivelatori di onde gravitazionali Ligo e Virgo hanno "localizzato con una precisione mai raggiunta prima la direzione cielo da cui proveniva il segnale. Quindi abbiamo cominciato una ricerca accurata in tutte le galassie finché non siamo riusciti a trovare quella in cui si era accesa una nuova luce, e la luce di quelle stelle in collisione era la controparte elettromagnetica del segnale rilevato dalle onde gravitazionali".

Gemme (Infn), risultati senza precedenti - Sono "senza precedenti" i risultati scaturiti dalla prima osservazione corale della collisione di due stelle di neutroni. "Non ho mai vissuto un'esperienza simile" ed è "la prima volta in assoluto che si studia una sorgente utilizzando circa 70 strumenti da Terra e dallo spazio", ha detto all'ANSA il fisico Gianluca Gemme, coordinatore nazionale del rivelatore Virgo per l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) . La scoperta delle onde gravitazionali, ha aggiunto, "è stata un momento storico, ma la ricchezza delle osservazioni venute in seguito è ancora superiore perché il numero di strumenti e di comunità scientifiche coinvolti in questa nuova osservazione non ha precedenti. Credo sia un fatto unico". Certamente, ha aggiunto, "è l'inizio dell'astronomia multi messaggero", la nuova astronomia che si basa su segnali che viaggiano su lunghezze d'onda diverse, come quelli ottici, i raggi gamma, i raggi X, l'ultravioletto. "In tutto questo - ha rilevato - l'ingresso di Virgo è stato determinante" e complessivamente, ha aggiunto, "abbiamo ottenuto una quantità di risultati estremamente interessanti che ci ha letteralmente travolto". Oltre a essere il primo segnale prodotto da due stelle di neutroni, quello rilevato il 17 agosto 2017 e reso noto oggi è "il segnale più forte e il più vicino mai osservato, da masse molto piccole". E' infatti avvenuto alla distanza di 130 milioni di anni luce, contro il miliardo e mezzo di distanza dei primi due buchi neri ascoltati nel 2015 dai rivelatori di onde gravitazionali.

Donnarumma (Asi), grande cooperazione - E' l'inizio di una grande cooperazione, uno straordinario gioco di squadra fra i telescopi basati a Terra e quelli spaziali: Immacolata Donnarumma, dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), è entusiasta del nuovo scenario che si è appena aperto nell'astronomia e nel quale ha avuto un ruolo molto importante il telescopio spaziale Fermi della Nasa, al quale l'Asi partecipa attivamente. Il telescopio spaziale Fermi ha contribuito soprattutto con lo strumento Gamma-Ray Burst monitor, il rilevatore di lampi gamma che è riuscito a catturare un segnale durato pochissimi secondi. "Rivelatori come questo osservano grandi porzioni del cielo ed è molto importante avere un grande campo di vista", ha detto Donnarumma all'ANSA. Forse si deve anche a questo se "Fermi visto il lampo gamma in coincidenza con il segnale delle onde gravitazionali rilevato da Ligo e Virgo". Il satellite subito ha attivato anche il suo 'occhio' più penetrante, chiamato Lat (Large Area Telescope), "ma un fondo di particelle ha impedito di fare osservazioni. I ricercatori non si sono persi d'animo, cercando un'emissione ritardata, ma nulla. Tuttavia - ha aggiunto - le osservazioni fatte hanno permesso di stabilire limiti importanti alla luminosità di questo oggetto". Sono entrati in campo anche altri due satelliti nei quali l'Italia ha un ruolo importante, come Agile e Integral. Per il futuro, ha concluso, si preparano almeno due sviluppi importanti: il primo è legato a una cooperazione sempre maggiore fra i telescopi basati a Terra e quelli spaziali; il secondo dipenderà dal futuro rilevatore spaziale di onde gravitazionali, Lisa (Laser Interferometer Space Antenna), il cui lancio è previsto nel 2034.

I risultati sulla nuova astronomia sono stati dedicati al papà di Virgo, Adalberto Giazotto - Il fisico visionario che 30 anni fa ha avuto l'idea di costruire il rivelatore di onde gravitazionali Virgo. "Vorrei che da qui tutti mandassimo a Giazotto uno straordinario saluti perché è il padre dei risultati presentati qui oggi", ha detto il ministro per l'Istruzione, Univerità e Ricerca, Valeria Fedeli, nella conferenza organizzata al ministero con Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). A Giazotto, che non ha potuto essere presente per motivi di salute, sono andati anche i saluti e i ringraziamenti di tanti ricercatori. "Ho un grande rammarico che Giazotto oggi non sia qui al mio posto", ha detto il fisico Gianluca Gemme, coordinatore nazionale del rivelatore Virgo per l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). "Siamo figli - ha rilevato il presidente dell'Infn, Fernando Ferroni - di persone che, come Giazotto, hanno avuto un'idea e pensavano a un progetto 30 anni fa".


www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/fisica_matematica/2017/10/16/onde-gravitazionali-in-arrivo-nuove-scoperte-grande-attesa-_4f85c688-f5d3-4d29-86b3-1dcf13904...

Ciao
anto_netti