Amare il prossimo non significa essere sentimentalisti, io amo mia mamma diabetica ma non le compro cioccolativi al rum perché me lo chiedo e gli piacciono tanto, amare in senso biblico, mostrare agape, va ben oltre il compiacere qualcuno a volte per motivi egoistici.
Ma quale amore mi scusi è il suo, se è disposto a bandirla dagli affetti, se si dissocia.., e quindi per motivi religiosi ?
Noi amiamo gli scomunicati e daremmo la vita anche per loro se sono nel pericolo, non mostriamo parzialità o intollerana nei loro confronti, semplicemente non possiamo più trattarli come fratelli, conformemente alla parole di Gesù.
Ma ancora divaga.
Chi si dissocia, non è un fratello; lo comprende ?
Perchè non li trattate come familiari:madre, padre, figli , nipotini ?
Per svago e per le attività spirituali saremmo liberi di frequentare o non frequntare chi vogliamo? O adesso decidere di non essere amici di chi si comporta contro la nostra morale è diventato essere "intolleranti"?
Ma si rende conto di cosa scrive ?
Vede ? Andate sempre oltre ciò che è scritto, e nel caso di sopra va oltre ciò che scrivo.
Io ho scritto che rompete rapporti sociali con genitori, figli, "dissociati"e coi nipotini.., e lei mi scrive che anche chi si dissocia, va contro la vostra morale .
Se questa è la sua morale ; ossia, un figlio, che vive con nipotini fuori casa, lei ne rompe i rapporti sociali, perchè non aderisce alle direttive della sua organizzazione, che le piace seguire.
Non doveva certo mettere dei figli al mondo, e romperne i rapporti sociali, per motivi religiosi.
E non ripeta che un figlio che si dissocia, va contro la sua morale.
Poichè anche se non segue più la sua morale "ossia, l'osservanza di dettami aberranti e disumani, come sopra", può avere più di lei principi altruistici, nell'aiutare il prossimo, i bisognosi ,i poveri, e li aiuta ,provvedendo loro concretamente, pane e vestiari.