00 28/05/2018 12:40
Re: La mia tesi di laurea

Analisi condivisibile in generale. Ci sono alcune imperfezioni / chiarimenti.

Alessandro S., 28/05/2018 12.02:


Da anni mi documento molto sulla prassi della disassociazione tra i tdG, e ho concluso che di fatto i casi reali di applicazione "stretta" sono davvero pochi.




In realtà sono proprio i casi di disassociazione ad essere pochi. Gli annunci sono rari. Sarebbe interessante una statistica, ma credo che una all'anno per congregazione sia una buona stima.



2) Proclamatori non battezzati

Non essendo battezzati, agiscono anche loro a discrezione verso i disassociati



Tecnicamente corretto, ma certo se un proclamatore non battezzato intrattiene rapporti non necessari con un ex-testimone di Geova, non è considerato idoneo per il battesimo (cioè questa condizione non è una licenza di frequentare i disassociati).



4) Interessati

Anche in questo caso essi intrattengono normali rapporti coi disassociati



Certo, ma di nuovo, se vorranno fare progresso non potrebbero non tener conto della norma cristiana di cui stiamo parlando.

In generale comunque quali siano i rapporti necessari o meno con gli ex-testimoni di Geova (che come fai opportunamente notare non sono solo persone 'che sbagliano' ma che persone che sbagliano e rinnegano apertamente la propria fede) non è oggetto di un codice specificato. Ognuno decide per sé modo e misura di tali rapporti, dato che ciò chiama in causa la coscienza. La grande maggioranza dei tdG preferisce astenersi del tutto da rapporti non necessari con i disassociati, ma ci sono delle eccezioni. Inoltre, la disciplina non esenta dagli atti umanitari (es. fare le condoglianze, assistere un ex-tdG che ha subito un incidente o è in grave crisi economica, etc.)



5) Nominati

I nominati della congregazione visitano regolarmente i disassociati, quindi anche loro mantengono normali contatti



Per una recente disposizione, i nominati non visitano più regolarmente i disassociati ma solo se se ne presenta l'occasione (ad esempio se gli anziani predicano nel territorio in cui abita un disassociato che potrebbe essere ricettivo, oppure se è il disassociato a richiedere un contatto).




Ma, sempre da vostra documentazione, emerge che qualora una persona si trasferisca altrove e - ad esempio - vada a convivere o trascorra un certo periodo di inattività tale che la persona non venga più identificata come tdG, essa non viene sottoposta ad alcun "comitato". La sua posizione verrebbe presa in esame solo se la persona vuole tornare a identificarsi come tdG.



Giusto.

Naturalmente ciò sottintende un tempo molto lungo (molti anni) ed è oggettivamente difficile perseguire in modo consapevole e studiato questa 'strategia' per evitare la disassociazione.




Ritengo quindi che la "questione ostracismo" sia solo un polverone mediatico, anche perché ho verificato personalmente come alcuni abbiano riferito palesi falsità in riferimento a vostre prassi (es. falsità come biglietti a pagamento per assemblee, eiaculazione precoce considerata un peccato etc.).



E' un polverone mediatico, e i motivi sono tanti:

- il provvedimento è molto raro

- è preso nei riguardi di persone che sanno benissimo a cosa vanno incontro, essendo la conseguenza di una scelta deliberata

- è ipocrita ribellarsi apertamente alla propria confessione di fede, irridere / insultare i propri ex-confratelli e le loro credenze, come fanno i fuoriusciti, e pretendere poi la conferma dei legami di amicizia

- pochissimi ex-testimoni di Geova tentano di 'sollevare il polverone', dato che la stragrande maggioranza dei disassociati / dissociati non assume alcun atteggiamento critico o ostile verso la propria precedente religione, limitandosi ad intraprendere un nuovo percorso di vita e inoltre molti di essi continuano a frequentare le adunanze e chiedono e ottengono di essere riassociati.

I fuoriusciti critici sono cioè quattro gatti senza alcuna importanza statistica, o dialettica, nello studio del fenomeno testimoni di Geova. Il fatto che sembra facciano 'rumore' si deve ad un ben noto meccanismo giornalistico, ovvero che il bene non fa notizia. Il 'bene' è in questo caso il silenzio dei milioni di tdG che non hanno alcunché da protestare, e delle decine di migliaia di ex-tdG che, parimenti, non hanno motivo di polemica e infatti non la fanno. Ricorda l'esempio della foresta, un albero che cade fa rumore, le centinaia che continuano a crescere no.
[Modificato da EverLastingLife 28/05/2018 12:45]