00 24/06/2018 23:02

IL PROBLEMA DEGLI ABUSI SESSUALI SUI MINORI NELLE PUBBLICAZIONI DEI TESTIMONI DI GEOVA

Prima di entrare nel merito delle più comuni accuse rivolte ai testimoni di Geova sugli abusi, sarà interessante fare un ‘volo d’uccello’ sui modi in cui la letteratura ufficiale di questa confessione religiosa ha trattato il problema nel corso degli anni.

In anticipo sui tempi. La Watch Tower (di seguito WT), l’organizzazione dei testimoni di Geova, ha pubblicato negli anni centinaia di riferimenti alla questione degli abusi (sessuali e di altro genere) sui minori. L’approccio è stato invariabilmente di totale condanna, e non si tratta di una banale annotazione di cronaca. Si deve osservare infatti che ciò è avvenuto sin dai tempi nei quali questa devianza non era considerata con la medesima repulsione con cui è accompagnata oggi. Può lasciare esterrefatto il lettore odierno che una rivista come Time, in un’epoca che non sembra poi così lontana (1981), si producesse in commenti come questi:


“Bambini molto piccoli dovrebbero essere autorizzati, e forse incoraggiati, a condurre una vita sessuale piena senza ingerenze da parte dei genitori e della legge”. “Gli esseri umani, come gli altri primati, hanno bisogno di un periodo di prova sessuale nei primi anni”. “I bambini sono in effetti una minoranza privata dei diritti civili. Dovrebbero avere il diritto di esprimersi sessualmente, il che significa che possono o meno avere contatti con persone più grandi di loro”. “Tali rapporti sessuali sono basilarmente innocui per il bambino”. “L’incesto può talora essere utile”. “Crediamo che i bambini debbano cominciare ad avere rapporti sessuali alla nascita. Il non praticare l’incesto suscita un mucchio di problemi”. [4]



Tali gelide esternazioni non sorprendono più di tanto chi tenga presente che le categorie che sottintendono un giudizio etico, comprese quindi quelle di ‘ordinario’, ‘lecito’, ‘strano’, ‘riprovevole’ o ‘aberrante’, sono inevitabilmente figlie del proprio tempo. È ben noto come presso gli antichi greci e romani le relazioni amorose fra adulti e adolescenti fossero considerate del tutto normali. In questo campo come in altri è avvenuto un lentissimo, ma radicale mutamento di costume, il che è ben esemplificato dal caso della tortura: fino a pochi secoli fa era una consuetudine non solo accettata, ma esplicitamente contemplata anche negli ordinamenti giuridici più progrediti, ed era praticata ovunque sia come forma di castigo per gli atti criminali, sia come mezzo per estorcere confessioni; per interminabili secoli non è esistito né in giurisprudenza, né nel comune sentire un generale ‘diritto a non essere torturati’ (di cui godevano solo le classi privilegiate), e questo spiega perché persino alcuni giganti del pensiero del passato, come Aristotele o Shakespeare, l’approvassero apertamente. La riprovazione dei soprusi, che la civilizzazione ha finito con l’imporre alle coscienze, ha reso per fortuna la società umana un posto più vivibile per tutti, inclusi i suoi membri più deboli e privi di difese autonome.

In considerazione di quanto sopra, non è affatto scontata la 'lotta senza quartiere' che la letteratura della WT ha riservato, sin dai proverbiali tempi non sospetti, agli abusi sui bambini. Contemporaneamente allo sconcertante ‘possibilismo’ della rivista Time, così si esprimeva un periodico dei testimoni di Geova:


Coloro che sfruttano avidamente i bambini in questi modi corrispondono alla descrizione biblica che troviamo in Efesini 4:19: “Avendo superato ogni senso morale, essi si sono dati alla condotta dissoluta per operare impurità d’ogni sorta con avidità”. Corrispondono alle persone dei giorni di Noè: “Geova vide che la malvagità dell’uomo era abbondante sulla terra e che ogni inclinazione dei pensieri del suo cuore era solo male in ogni tempo”. (Genesi 6:5) Solo la soluzione suggerita dalla Bibbia porrà fine agli abusi subiti dai bambini. Gesù riassunse la cosa con le parole: ‘Ama Dio con tutto il tuo cuore. Ama il tuo prossimo come te stesso’. (Matteo 22:37-39) L’apostolo Paolo ripeté il concetto: “L’amore non fa male al prossimo; perciò l’amore è l’adempimento della legge”. (Romani 13:10) […] Questo è il solo modo per far cessare, per sempre, gli abusi all’infanzia. [5]


Si può ovviamente non condividere la ‘soluzione escatologica’ proposta dai Testimoni, ma il vero punto d’interesse è l’attenzione dedicata ad una questione rispetto alla quale la pubblica opinione appariva, come si è visto, meno sensibile di quanto avvenga oggigiorno. Il Corpo Direttivo dei testimoni di Geova mirava già da allora a informare ed educare le coscienze di tutti, e dei propri fedeli in particolare, ricorrendo a toni e termini tutt’altro che ambigui o incerti.



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NOTE IN CALCE

[4] Cfr. Svegliatevi! 22/11/82 pag. 9, 10.

[5] Ibid..


[Modificato da EverLastingLife 04/07/2018 09:59]