01 10/07/2018 09:13
Riassumendo zig zag dottrinale sul sangue....
A) dalle pubblicazioni in ordine cronologico io vedo questo:

1) 1940. Il corpo direttivo presenta in chiave positiva le trasfusioni di sangue ("Consolazione", 25-12-1940, ediz. inglese).

2) 1945: Il corpo direttivo CONDANNA le trasfusioni di sangue ("Torre di Guardia", 1-7-1945).

3) sempre nel 1945 però....il corpo direttivo dice al contrario che sono "farisei" e privi di misericordia quelli che proibiscono le trasfusioni ( "Consolazione", ediz. di sett. 1945 pag. 29). Non era progressiva la luce?? (vedi post successivo con foto e testo della rivista).

4) 1959 : "domande dei lettori" citata nel post precedente: niente disassociazione per chi pratica le trasfusioni

5) INFINE, dal 1961, ecco la posizione attuale: chi si fa trasfondere deve essere disassociato. Dopo DUE anni dalle ultime disposizioni viene detto che il giudizio su chi pratica la trasfusione non è più rimesso solo nella mani del Giudice Supremo ma ai comitati giudiziari.

Se a voi sta cosa convince...a me no, qualquadra non cosa.

B) perchè non viene mai detto che il rischio legato alle trasfusioni di sangue è identico a quello che si corre assumendo le parti del sangue comunque concesse dalla Congregazione?

C) Sempre dalle pubblicazioni mi sembra un andirivieni anche la posizione sul siero del sangue:

1958 – Accettabile (La Torre di Guardia del 15 settembre 1958 p.575)

1963 – Inaccettabile (La Torre di Guardia del 15 febbraio 1963 p.124)

1965 – Accettabile (La Torre di Guardia del 15 novembre 1964 pp.680-3)

1974 – Questione di coscienza (La Torre di Guardia del 1 giugno 1974 pagina 352)

D) dissanguare completamente l'animale voleva significare essere certi che l'animale fosse davvero morto restituendo la vita a Dio: il divieto: "non mangerai la carne di un animale con il suo sangue", cioè con la sua vita, starebbe a significare che non bisogna mangiare, come si fa ancora in diverse culture, l'animale ancora vivo.
Una di queste prescrizioni infatti viene resa inutile da Paolo, mostrando che era solo una raccomandazione per evitare una pietra di inciampo per quelli che sono deboli: 1 Cor. 8,7-13; non dice che non mangerò più carne per non disobbedire agli apostoli o a Dio ma "per non fare inciampare o scandalizzare il mio fratello". Tanto è che Paolo dice lecito mangiare carne offerta agli idoli, se non era in un contesto di celebrazione pagana!

Infatti leggete anche 1 Corinti 10.25, 27-29: non ne mangiate a motivo della coscienza DELL'ALTRA PERSONA. Si può mangiare tutto, anche le carni agli idoli, "non è quello che entra dalla bocca ma ciò che esce dal cuore dell'uomo a contaminarlo", lo aveva già detto Gesù. Atti 15,29 era chiarissimamente non un divieto assoluto, ma solo misura di delicatezza dovuta alla presenza dei pagani, come giustamente già Russell stesso affermava in un commento ad At. 15,29.

E) capisco il disappunto nel sapere che ci sono dei confratelli che mossi a pietà cedono per affetto umano verso i figli nel farli trasfondere in segreto e che poi vanno di porta in porta a predicare il rispetto della santità del sangue...ma occorre farsi allora due domande su questo, non credete?
Poi certo, l'incoerenza è connaturale all'uomo.


Attendo vostro gentile riscontro, buona giornata a tutti voi


[Modificato da Giacomo2018 10/07/2018 09:25]