VENEZIA - In poco meno di 50 anni, da quel 1455 quando Gutenberg stampò con caratteri mobili a Magonza la Bibbia, in Europa si diffusero milioni di libri a stampa non solo destinati alle elite, ma pronti a finire nelle mani di ampi strati sociali della popolazione, specie quelli su temi didattici o devozionali. Venezia ebbe un ruolo centrale nella realizzazione e diffusione delle opere, tanto che in città in poco tempo sorsero oltre 200 stamperie. Sulla "rivoluzione" della stampa in Europa, del prima e dopo determinato nel campo sociale ed economico da questa tecnica - i cui albori sono presenti in Cina già nel IX secolo con la stampa con blocchi di legno -, sui possibili raffronti con il nuovo segnato dall'era digitale in corso, apre uno squarcio la mostra "Printing Evolution 1450-1500", dall'esplicativo sottotitolo "I cinquant'anni che hanno cambiato l'Europa", allestita nelle sale del Museo Correr (da domani fino al 7 gennaio) con una sezione nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (fino al 30 settembre), a Venezia.
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