00 04/12/2018 23:11
Re: Re:
monseppe2, 04/12/2018 07:38:



Una cometa, essendo di massa limitata, è abbastanza "sensibile" a quelle che sono le "perturbazioni planetarie", specialmente relative a Giove.

Solo dopo che tale cometa (di periodo lungo) abbia fatto un suo percorso di "entrata" e di uscita dal nostro sistema solare, se ne possono avere informazioni sufficienti e tali da poter stimare un suo precedente passaggio o una sua futura osservazione, (calcolando un suo rientro e uscita precedenti).

Per questo, dal suo primo avvistamento (nel 1995) sono state fatte "diverse stime" di ciclo perielio.

In allegato, ti illustro il problema. La NASA, (probabilmente intorno al 1996), stimava con diversi valori (approssimativi) i dati della cometa.

I dati della cometa, meglio stimati, furono messi nel programma (non dalla NASA) RedShift6. Nell'uso di altri dati sia planetari, sia cometari, sia lunari, ho riscontrato che il programma che uso io ha un algoritmo della perturbazioni planetari (usato anche dalla NASA), che ho trovato ben corrispondente con le osservazioni delle posizioni della luna e dei pianeti almeno fino al periodo Neo-babilonese da me esaminato.

Vale anche per le comete da me riferite nel libro. In revisione, (non ne conoscevo l'informazione prima) sto ricalibrando le osservazioni relative alle parti frammentate della Machholz 2(G) che "di recente" (nel 1997 scorso), si è frammentata in A, B, C, D, E, parti, e pertanto tali frammenti non sono da considerarsi come osservabili in passato. Ma la sua massa originale antecedente al 1994 scorso, resta validissima. E conferma col nome di Ki-sir il suo avvistamento registrato nel VAT 4956 al 587bc e 38° anno.

Anche la cometa Holmes che io riferisco come avvistata nel libro, nel 1994 ha subito una esplosiva frammentazione, tale da poter essere osservata per brevissimo tempo con una magnitudo simile alla luce della Luna, ma anch'essa, in passato era integra e pertanto la sua posizione "confermata da avvistamento registrato su diario astronomico, diventa credibilissima.

Ma cambiare di "soli" e "precisi" 19 anni un perielio, è cosa che ritengo essere stata fatta in modo scorretto.

Notate bene; è stato solo "aggiustata la durata del perielio della cometa riducendola di soli 19 anni sui circa 2500 che ne sono il suo percorso... Mi chiedo...

"su quali basi"?......

Che la riduzione "riporti" con sessantasei anni da me scritti nel libro, a stimare ancora una volta l'errato 568bc per il VAT 4956, contro la vera osservazione del 587bc che ben corrispondeva col precedente Perielio e con una data secolare nota (Primo anno di Dario I o 521bc), è ragionevolmente "sospetta".

Per questo qui la sto mettendo in discussione.

N.B. Con i 19 anni in meno, non è stato necessario cambiare minimamente il calcolo delle perturbazioni planetarie alle quali la cometa doveva andare incontro nel passato. Ne vengono solo ricalcolate (senza modificare per nulla l'algoritmo [delle perturbazioni planetarie] usato), ma ricalcolando con un [algoritmo (temporale) diverso] quelle che in "diversa data" essa avrebbe incontrato con un perielio accorciato di 19 anni.

riuscite a capire?


monseppe2



Caro Monseppe,

a me sembra che ti stai confondendo.
Il perielio precedente infatti era di 4200 anni mentre quello nuovo, variato a seguito dell'influsso della massa di Giove, è sceso a 2300 anni.

Dunque lo scorso passaggio sarebbe stato nel:

2000 - 4300 = -2300 cioè nel 2300 a.C (o aEV) circa, non nel 500 aEV.

Simon