Su disposizione di Francesco diocesi e parrocchie potranno organizzare viaggi nel paesino bosniaco, meta ogni anno di milioni di fedeli. Tornielli: «Il Pontefice ha inteso prendersi cura di chi affronta i disagi del viaggio per recarsi a pregare in quel luogo». Ancora nessun pronunciamento della Santa Sede sulla soprannaturalità delle apparizioni mariane
Pubblicato il 12/05/2019
Ultima modifica il 12/05/2019 alle ore 19:20
salvatore cernuzio
città del vaticano
La disposizione è del Papa: d’ora in poi diocesi e parrocchie potranno organizzare i pellegrinaggi a Medjugorje ufficialmente e non «in maniera privata» come accaduto finora. Attenzione, però: bisogna «evitare che questi pellegrinaggi siano interpretati come una autenticazione dei noti avvenimenti, che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa».
Ad annunciare la decisione del Pontefice (e le sue precisazioni) sono stati oggi il nunzio apostolico in Bosnia-Erzegovina, Luigi Pezzuto, e l’arcivescovo Henryk Hoser, visitatore apostolico a carattere speciale della Santa Sede, durante la messa domenicale nella parrocchia-santuario meta ogni anno di anche tre milioni di pellegrini. La notizia è stata poi confermata dal direttore ad interim della Sala Stampa vaticana che in un comunicato fornisce ulteriori indicazioni: «Va evitato che tali pellegrinaggi creino confusione o ambiguità sotto l’aspetto dottrinale.
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