VVRL, 06/06/2019 17.25:
Aquila, ma è chiaro che il racconto del diluvio fosse reale per chi lo ha scritto. Non capisco come per te, che è tutto reale, magicamente non siano reali solo le finestre del cielo. E' proprio una questione di coerenza che non hai, dato che è tutto letterale tranne un solo particolare.
te l' ho spiegato: l' espressione "le cateratte dei cieli" viene usata anche in contesti poetici, inoltre potrei dire io la stessa cosa di te: il Diluvio per te non è reale ma le finestre si, andiamo…
VVRL, 06/06/2019 17.25:
Per me il problema non si pone perché un racconto simbolico viene scritto sempre e comunque con termini che in sé sono reali.
allora perché un racconto reale non può usare il simbolismo delle finestre e delle cateratte dei cieli, non capisco
VVRL, 06/06/2019 17.25:
Se il diluvio simboleggia il naufragare dell'umanità che non si affida a Dio, non significa certo che nella realtà non possa accadere l'allagamento di intere regioni della terra. E' questo il punto fondamentale che tu sembri non essere in grado di capire. Le immagini dietro ad un racconto, sia che sia reale, sia che sia metaforico, in sé non possono che essere reali. Il fuoco è spesso usato nella Bibbia per indicare un tormento e questo accade perché realmente chi si scotta prova una sofferenza.
ma che il Diluvio "simboleggia il naufragare dell' umanità" è solo una tua inferenza che io nel testo non leggo.
Quindi mi attengo alla parola di Dio e non alle tue inferenze che a me non interessano, sapendo anche che la parola di Dio può usare, in certi contesti (anche poetici) dei simbolismi come ritengo essere l' espressione "cateratte dei cieli2 che tu invece prendi alla lettera.
VVRL, 06/06/2019 17.16:
Che risposta è questa? Siccome un passo contraddice un altro, allora siamo autorizzati ad annullare quello che non ci garba?
Tutti i passi della Bibbia devono avere una spiegazione, altrimenti veramente facciamo dire alla Bibbia quello che vogliamo.
La spiegazione più logica di questa divergenza è che Giobbe non è stato scritto dalla stessa mano e nello stesso momento storico di Genesi, pertanto è più che plausibile che i due libri possano esprimere concezione scientifiche diverse perché i tempi e i contesti sono diversi. Pensa ai mutamenti scientifici che abbiamo avuto nell'ultimo secolo.
Oppure la risposta ancor più logica può essere che Giobbe parla di quello che realmente è sempre esistito sin dalla Genesi, ergo le nuvole, mentre "cateratte dei cieli" può essere un' espressione figurativo e perfino poetica, in quanto "nuvole" lo troviamo praticamente in tutta la Bibbia mentre "cateratte dei cieli" solo in due o tre passi e in determinati contesti
Scusami, ma il mio tempo è scaduto.
Stasera ho l' adunanza e quindi ci sarò di nuovo domani mattina.
Ti saluto, a domani
[Modificato da Aquila-58 06/06/2019 18:37]