Avogrado, 10/01/2020 15.53:
Ma secondo me lo Schiavo con quell'articolo non ha sbagliato proprio nulla,
chiedevo solo se è stato rivisto l'intendimento in merito.
Il discorso dello schiavo non fa una grinza , parla di meriti familiari acquisiti in virtu della devozione del genitore e demeriti familiari acquisiti in virtù della disapprovazione del genitore . Questo è biblico e viene sempre applicato in tempo di giudizio : se io Geova devo punire con la morte il genitore allora punisco con la morte anche il figlio se mantengo in vita il padre mantengo in vita il figlio .
Il problema e' quello di andare oltre a questo naturale principio ed estenderlo alla morte eterna , alla geenna .
Qui l'uomo si deve per forza
fermare perché ogni vita è sacra per Dio ed il suo destino eterno è nelle sue mani. Nella geenna infatti ci vanno solo i peccatori impenitenti cosa che può dirsi solo di un adulto responsabile e consapevole.
Dunque posso dire che lo schiavo non sbaglia quando dice che il figlio subisce la stessa punizione fisica del genitore sotto giudizio ma non può andare oltre dicendo che subirà anch'egli la morte eterna .Qui lo schiavo si deve fermare , non ha la base biblica per affermarlo.
È vero che Ezechiele parla di "sterminio" ma non parla di morte eterna né di risurrezione
Lo schiavo pone il problema in termini di sopravvivenza dicendo che se il figlio di un genitore devoto è santificato per la devozione del genitore è quindi sopravvive sotto giudizio allora si deve concludere che questo vale al contrario per il figlio del malvagio.
Ma seguendo lo stesso criterio logico si può dire che questa sopravvivenza significherà automaticamente la VITA ETERNA per il figlio sopravvissuto ? No , il figlio dovrà crescere e "meritarsela" . Nello stesso modo allora anche il figlio di un genitore malvagio subirà sì la morte sotto giudizio a causa della malvagità del genitore ma significherà questo per quel figlio automaticamente la MORTE ETERNA ? Se facciamo lo stesso paragone col figlio santificato che dovrà crescere e "meritarsela" allora dobbiamo per forza concludere che anche il figlio di un malvagio dovrebbe crescere e "meritarsi" la vita o la morte eterna.
Sì perché questi sono destini che Geova ha riservato ad adulti meritevoli oppure impenitenti ma nessuna di queste due cose né a favore né contro si può dire di un neonato o , ad esempio , di un figlio o adulto gravemente disabile mentale , che sia figlio di un malvagio o che sia figlio di un buono
Entrambi , figli dei malvagi e figli dei buoni sotto giudizio subiranno o si avvantaggieranno delle scelte del genitore per meriti o demeriti familiari ma non si può andare oltre a questo. La risurrezione è nelle mani di Dio e da nessuna parte le scritture dicono chi sarà o non sarà risuscitato.E' veroche non c'è nessuna scrittura che dice che ci sarà risurrezione per i figli neonati dei malvagi ma non c'è nemmeno nessuna scrittura che lo attesti . Le scritture si limitano a dirti che il figlio muore insieme al genitore ma parlano sempre di morte fisica in quel caso e solo raramente di distruzione eterna di qualche singolo , come i cadaveri insepolti di Rivelazione (e comunque anche qui non mi pare ci siano affermazioni bibliche specifiche)
La scrittura di Malachia che lo schiavo addita come prova della non risurrezione dei figli dei malvagi in realtà non parla di risurrezione . Dice semplicemente che Geova non lascerà ai malvagi "né radice né ramo" ma ciò indica semplicemente la
dissoluzione eterna del nucleo familiare e dell'aspettativa familiare del malvagio che svanisce , banalmente perché muore
Ezechiele stesso è chiaro sul soggetto :da una parte parla della conseguenza che il figlio subisce a motivo dell'errore del padre ma dall'altra parte ricorda con chiarezza che "ciascuno morirà per il
proprio peccato" e che "il figlio non porterà l'errore del padre" . Che in definitiva sarà l'anima
che pecca quella che morirà"
Comunque recentemente lo schiavo non ha più detto chiaramente chi sarà o chi non sarà risuscitato . Come non si può sapere la data di Armaghedon e quindi lo schiavo ha smesso di citare date o anche solo di dare ad intendere un aspettativa per una determinata data cosi lo schiavo ha un atteggiamento più
discreto e
saggio riguardo a chi sarà o non sarà risuscitato tranne qualche citazione come ad es la negazione della risurrezione solo ad alcune categorie chiaramente condannate da Gesù come i Farisei che "subiranno il giudizio della geenna"
Quindi quello che Aquila ti ha detto riguardo alla data dell'articolo ha il suo peso in tutta la questione
[Modificato da claudio2018 10/01/2020 17:51]