00 10/08/2019 22:16
Re:
viceadmintdg1, 10/08/2019 17.33:



– Il falso ecumenismo di qualcuno che immagina che i tdG non siano lontani dal cattolicesimo e li approva. So di un parroco, che molti anni fa, a fedeli frequentati da tdG, disse: «Ascoltateli, così almeno imparate la Bibbia». Ma chi fa così, è un irresponsabile: non sa che essi hanno una Bibbia diversa e mirano a negarne punti essenziali come la Trinità di Dio, l’immortalità dell’anima ecc.




mi scusi, ma secondo Lei la Bibbia ha dei "punti essenziali" nella trinità immanente e nella dottrina dell' anima spirituale immortale?
Non mi pare: quello della trinità immanente è un dogma - successivo al N.T. di alcuni secoli - che poggia imprescindibilmente su concetti metafisici come processione immanente in Dio, generazione eterna, spirazione, consustanzialità, eccetera, che non sono insegnati dalla Sacra Scrittura (dove si dice nel N.T. che il Figlio procede dal Padre per generazione, come afferma il vostro dogma? Può segnalarmelo dalla Bibbia?). La Sacra Scrittura ispirata da Dio da un chiarissimo insegnamento riguardo alla risurrezione, ma non ne fornisce uno altrettanto chiaro e limpido circa un' anima spirituale immortale che si separa dal corpo e si ricongiunge ad esso nella risurrezione nell' ultimo giorno (Lei può segnalarmi un passo neotestamentario chiaro al riguardo?).
Riguardo ai libri della Bibbia, se la nostra Bibbia è "diversa" dalla vostra per ciò che concerne i libri deuterocanonici, lo sono anche le Bibbie protestanti (che non li contengono) e perfino quelle ortodosse, che accolgono rispetto a voi un maggior numero di libri deuterocanonici, quindi di che diversità sta parlando specificatamente riguardo alla TNM?


viceadmintdg1, 10/08/2019 17.33:



- L’indifferenza di chi sceglie di ignorarli perché pensano: «È una questione di coscienza». Ma se un nostro fedele abbandona la chiesa cattolica, questo non riguarda solo la sua coscienza. Lo spiego con un esempio: se un figlio o un coniuge abbandona la famiglia, la cosa riguarda certo la sua coscienza, ma non può lasciare indifferente la famiglia stessa!




è una questione di coerenza: se alcuni insegnamenti (come quello della trinità immanente, dell' anima spirituale immortale, della Verginità Perpetua di Maria, eccetera) non passano al vaglio del Testo Sacro, è dovere del credente in Dio e in Cristo prendere atto della cosa e abbandonare quella religione e quegli insegnamenti fasulli



viceadmintdg1, 10/08/2019 17.33:


– Più frequente è il disprezzo, l'ironia, la polemica, il pregiudizio e d'altronde i tdG non sono da meno, convinti come sono che tutti i non tdG, – siano essi cattolici, ortodossi, protestanti o di altra e nessuna qualsiasi altra religione – sono sotto il dominio di Satana.




è un ragionamento che non regge: noi crediamo che "tutto il mondo sta in potere del Maligno" (1 Giovanni 5:19 CEI), quindi pensiamo che Satana possa avere corrotto gli insegnamenti delle varie chiese...

viceadmintdg1, 10/08/2019 17.33:



1) un ex tdG, noto per alcune pubblicazioni di critica al geovismo, che si disse d'accordo che il tono dovrebbe comunque essere rispettoso;




è curioso il fatto che considerate la forma "Geova" un "mostro filologico", ma poi non vi fate scrupolo nell' usare i "derivati" di Geova! Comunque noi non siamo affatto "geovisti".
Noi siamo cristiani testimoni di Geova, è ben diverso…

viceadmintdg1, 10/08/2019 17.33:



2) un tdG DOC, che mostrò di apprezzare quello che lui chiamò il mio “bon-ton”. Forte di questi incoraggiamenti, incominciai, pur con tentativi ed errori, a prendere sul serio i tdG.




meno male! Personalmente ho preso sempre sul serio i cattolici (pur non approvando le loro dottrine) e ho avuto tanti incontri di ottima fattura con i parroci della mia città. Non mi sono mai posto il problema di non prendere sul serio i cattolici, e perché mai?



viceadmintdg1, 10/08/2019 17.33:


Erano gli anni 1980: l'idea di “dialogo ecumenico e interreligioso” era ancora di pochi, e incontrava opposizione anche all'interno della Chiesa Cattolica. Notiamo, se qualcuno non lo sapesse, che da parte loro i tdG escludono qualsiasi tipo di dialogo.





assolutamente falso! Dialoghiamo tutti i giorni con cattolici, evangelici, ortodossi, atei, agnostici, buddisti, musulmani, quando andiamo a portare la buona notizia del Regno, come era stato profetizzato da Gesù, che non ci ha detto certo di "andare e fare incontri ecumenici e interreligiosi in tutte le nazioni" (Matteo 24:14 ; 28:19-20)
Come ho detto, moltissimi di noi (compreso il sottoscritto), hanno avuto ed hanno tutt' ora dialoghi con parroci cattolici e questo avveniva ancor più negli anni Ottanta.



viceadmintdg1, 10/08/2019 17.33:



Ma questo non ci autorizza a caricaturare e disprezzare la loro dottrina, anche se non possiamo accettarla. In ogni caso abbiamo il dovere di amare e rispettare le loro persone. Ecco le affermazioni dei due papi, promotori del Concilio Vaticano II:

1) Giovanni XXIII, Enciclica Pacem in terris (1963) n° 57: «Non si dovrà mai però confondere l’errore con l’errante, anche quando si tratta di errore o di conoscenza inadeguata della verità in campo morale religioso. L’errante è sempre ed anzitutto un essere umano e conserva, in ogni caso, la sua dignità di persona; e va sempre considerato e trattato come si conviene a tanta dignità… E l’azione di Dio in lui non viene mai meno».




concordo, anche se ovviamente bisogna vedere chi tra noi e voi è l' errante [SM=g27985]



viceadmintdg1, 10/08/2019 17.33:


i cristiani discernano il divino nella cultura pagana: «Se diedero oro, argento e vesti al popolo di Dio che usciva dall'Egitto, lo fecero perché ignoravano come le cose che davano sarebbero tornate a onore di Cristo». Cosa estranea ai tdG, ma vale il discorso di Paolo ai pagani sul “Dio ignoto” (At 17:22-28)!

Lascio la parola a chi desidera replicare...




estranea ai cristiani testimoni di Geova?
Sta scherzando?
I cristiani testimoni di Geova fanno proprio quello che faceva Paolo:

"mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. 23 Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch'io. " (1 Corinti 9:22-23 CEI).

Paolo, lungi dal "discernere il divino nella cultura pagana", avendo trovato tra i tanti, un' "un altare con l'iscrizione: «A un dio ignoto», colse l' occasione per mettere in pratica 1 Corinti 9:22-23 e dare testimonianza all' uditorio dell' Areòpago.
Parlando però non certo dell' anima spirituale immortale, ma del chiaro insegnamento biblico della risurrezione, beccandosi anche discrete pernacchie (Atti 17:32)…

Alla prossima trasmissione di Radio Maria






[Modificato da Aquila-58 10/08/2019 22:26]