00 10/10/2019 16:51
Re: Re:
frida18, 06/10/2019 12.55:




e poi ci sono quelli convinti di esserlo "unti"

della serie
l'asino che si crede cavallo
prima o poi raglia

il guaio è quando riescono a convincere
anche gli altri
ma speriamo che quando se ne accorgono
non ci siano troppi danni alla fede
[SM=g8878]

Guaio ? L'unto non ha bisogno di convincere nessuno ma solo se stesso . Anzi è lo spirito che lo persuade di esserlo . Non credo che un unto possa o debba convincere altri della sua unzione dato che è un esperienza strettamente personale

L'unzione è una candidatura non un assunzione definitiva . Come non tutti i candidati a lavorare in un azienda saranno scelti l'unto finché è candidato può anche essere scartato per la vita in cielo durante la sua vita cristiana per cui penso che possa tornare a sperare di vivere sulla terra .

Si tratta di opportunità non di certezza .

Per cui se un unto ha professato per un certo periodo di vita cristiana di essere tale non penso che nessuno si debba meravigliare o rischi la rovina spirituale se questa persona torni a professare di appartenere alla grande folla né la sua professione precedente debba per forza essere considerata una falsa chiamata .

Noi in ciò che accade nei cieli o del modo in cui opera lo spirito tendiamo a trarre conclusioni in base a ciò che si manifesta tra noi ma non abbiamo elementi per considerare queste manifestazioni come etichette definitive di qualcosa che invece in realtà può cambiare . Il fatto che Geova scelga qualcuno non vuol dire che questo lo vincoli in modo definitivo . Può anche cambiare idea per svariati motivi senza per forza condannare alla distruzione qualcuno

[Modificato da claudio2018 10/10/2019 17:10]