I-gua, 04/01/2020 14.15:
Carissimi
Calunniare, giudicare, condannare...
Non spetta a noi.
La Parola di Dio ha già messo per iscritto cosa spetta a questi “ministri” che abbindolano ancora oggi le persone buone di cuore, con le loro suadenti parole, illudendoli di essere portavoce di “Dio”, di fare la volontà divina, di dirigere la Chiesa del Dio Vivente... di avere autorità sulla fede delle persone.
Difendere le verità, storiche e bibliche, però spetta a coloro che già sono a conoscenza dei fatti.
E questi fatti, non vanno taciuti.
Grazie a queste verità è possibile riconoscere coloro che amministrano la Parola di Dio al fine di fare conoscere YHWH e il Suo Proposito, da coloro che manipolano le Scritture per allontanare le persone dalla libertà dei figli di Dio, perché la Verità certo può offendere, ma è solo La Parola di Dio che rende liberi.
E' proprio nella Parola di Dio che non trovi alcun riscontro. Geova non disdegna la ricchezza, non sempre, anzi. Vedi che cosa dice di uno dei primissimi Ministri della Parola:Comunque sia, in cambio del favore i testi biblici non hanno remore nell'affermare che Abramo ricevette "greggi e armenti e asini, schiavi e schiave, asini e cammelli" - in una parola diventò un ricco mercante. Abramo. 37 La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi ministri.
38 Il faraone disse ai ministri: « Potremo trovare un uomo come questo, in cui sia lo spirito di Dio? ».
Dn 13,45
39 Poi il faraone disse a Giuseppe: « Dal momento che Dio ti ha manifestato tutto questo, nessuno è intelligente e saggio come te.
At 7,10
40 Tu stesso sarai il mio maggiordomo e ai tuoi ordini si schiererà tutto il mio popolo: solo per il trono io sarò più grande di te ».
Sal 105,21s
41 Il faraone disse a Giuseppe: « Ecco, io ti metto a capo di tutto il paese d'Egitto ».
42 Il faraone si tolse di mano l'anello e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo rivestì di abito di lino finissimo e gli pose al collo un monile d'oro.
43 Poi lo fece montare sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: « Abrech ».
E così lo si stabilì su tutto il paese d'Egitto. Giuseppe altro ministro della Parola.La ricchezza di Salomone
14 La quantità d'oro che affluiva nelle casse di Salomone ogni anno era di seicentosessantasei talenti, 15 senza contare quanto ne proveniva dai trafficanti e dai commercianti, da tutti i re dell'Arabia e dai governatori del paese.
16 Il re Salomone fece duecento scudi grandi d'oro battuto, per ciascuno dei quali adoperò seicento sicli d'oro, 17 e trecento scudi piccoli d'oro battuto, per ciascuno dei quali adoperò tre mine d'oro, e il re li collocò nel palazzo della Foresta del Libano.
18 Inoltre, il re fece un grande trono d'avorio che rivestì d'oro puro. 19 Il trono aveva sei gradini; sullo schienale c'erano teste di vitello; il sedile aveva due bracci laterali, ai cui fianchi si ergevano due leoni. 20 Dodici leoni si ergevano di qua e di là, sui sei gradini; non ne esistevano di simili in nessun regno.
21 Tutti i vasi per le bevande del re Salomone erano d'oro; tutti gli arredi del palazzo della Foresta del Libano erano d'oro fino; al tempo di Salomone l'argento non si stimava nulla. 22 Difatti il re aveva in mare la flotta di Tarsis, oltre la flotta di Chiram; ogni tre anni la flotta di Tarsis portava carichi d'oro e d'argento, d'avorio, di scimmie e di babbuini.
23 Il re Salomone superò, dunque, per ricchezza e saggezza, tutti i re della terra. 24 In ogni parte della terra si desiderava di avvicinare Salomone per ascoltare la saggezza che Dio aveva messo nel suo cuore. 25 Ognuno gli portava, ogni anno, offerte d'argento e oggetti d'oro, vesti, armi, aromi, cavalli e muli.
I carri di Salomone
26 Salomone radunò carri e cavalli; aveva millequattrocento carri e dodicimila cavalli, distribuiti nelle città per i carri e presso il re in Gerusalemme. 27 Fece sì che in Gerusalemme l'argento abbondasse come le pietre e rese il legname di cedro tanto comune quanto i sicomòri che crescono nella Sefela. 28 I cavalli di Salomone provenivano da Muzri e da Kue; i mercanti del re li compravano in Kue. 29 Un carro, importato da Muzri, costava seicento sicli d'argento, un cavallo centocinquanta. In tal modo tutti i re degli Hittiti e i re di Aram vendevano i loro cavalli. Vedi l'opera di Salamone. Forse vuoi dimostrare che essi servivano due padroni:i tuoi sono cavalli di battaglia di carta per cercare di infangare la chiesa cattolica e le trovi tutte senza dormire la notte è un'ossessione. Grazie alla moderazione.
Longo Francesco nato a Catania il 5-7-60 interesse per lo studio delle sacre scritture