ho trovato questo
dottoremaeveroche.it/i-vaccini-contengono-cellule-fetali...
che tra le altre cose dice:
"Ci sono diversi tipi di vaccini.... [......]
In altri occorre usare il virus intero, ma ucciso, come per il vaccino antipoliomielite attualmente in uso in Italia, oppure vivo ma “attenuato”, cioè reso meno aggressivo. In questi casi il microrganismo deve essere coltivato su cellule, perché, diversamente dai batteri che si possono far crescere in una piastra in laboratorio, un virus non è in grado di sopravvivere senza il supporto di una cellula. I virus da cui si producono i vaccini antinfluenzali, per esempio, vengono coltivati nelle comuni uova di gallina, perché questi virus infettano naturalmente anche alcuni uccelli, oltre a maiali e altre specie, tra cui quella umana.
Ci sono però virus, come quello della rosolia, che colpiscono esclusivamente esseri umani e per cui ogni tentativo di farli crescere su altre cellule è fallito. Si ricorre in questo caso a linee cellulari umane usate comunemente nei laboratori, che per riprodursi praticamente all’infinito devono essere di origine embrionale, e quindi programmate per replicarsi fino a produrre tutti i tessuti dell’organismo.
I virus che servono per produrre alcuni vaccini sono quindi coltivati su cellule che derivano, attraverso innumerevoli generazioni, dai tessuti donati alla ricerca da due persone che negli anni Sessanta si erano sottoposte per diverse ragioni a un’interruzione volontaria della gravidanza."