verderame.1958, 24/01/2020 13.45:
Se leggiamo letteralmente allora bisognerà situare la risurrezione terrena alla fine dei mille anni, ma voi insegnate che venire alla vita significa tutt'altro.
Non lo "insegnamo" noi, ma il testo greco
Apocalisse 20:5: letteralmente si traduce dal greco
“
i restanti dei morti non vissero finchè furono compiuti i mille anni”.
Riguardo a coloro che saranno sacerdoti di Dio e del Cristo si specifica che la loro è la “
anastasis he prote”, cioè a dire, alla lettera, “
la risurrezione quella prima”, ma in Apocalisse 20:4-5 viene usato il verbo greco
zao, che secondo l' autorevole Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, a pagina 1503, significa semplicemente “vivere”.
Quindi la traduzione è “vissero”.
In genere per la risurrezione il N.T. usa i verbi
anistemi, egeiro o exegeiro, quelli comunemente più usati per indicare delle persone che risorgono.
In se e per se, quindi, “
zao”, cioè “vivere” non indica necessariamente una risurrezione, ma può avere un senso più ampio, e ciò è evidente da diverse ricorrenze del verbo e termini affini.
Vediamo ad esempio uno:
Nella parabola del figliol prodigo, in Luca 15:32, l' evangelista usa lo stesso verbo, zao:
"
Questo tuo fratello era morto ed è tornato alla vita"
(zao).
Ciao (anzi, zao...
)
[Modificato da Aquila-58 24/01/2020 18:33]