(SimonLeBon), 25/03/2020 15:48:
Non sono pratico, ma non penso che esista questa differenza.
Se una persona era poligamo prima di diventare tdG, non mi pare gli venga permesso di continuare ad esserlo, solo perchè "prima era del mondo".
Simon
Il battesimo non scioglie i vincoli coniugali preesistenti.
Ma se la persona ha contratto il nuovo matrimonio prima del battesimo, la situazione è diversa...
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g71 8/5 pp. 28-29 “Non devi commettere adulterio” ***
Sì, per essere agli occhi di Dio liberi di risposarsi, non solo bisogna avere un divorzio legale ma deve basarsi su motivi scritturali: l’infedeltà da parte del coniuge.
Ma supponete che uno abbia ottenuto il divorzio e si sia risposato senza conoscere questa condizione scritturale e quindi violandola. Che cosa può fare? Separarsi? No. Avendo avuto rapporti sessuali con il nuovo coniuge si è reso valido il divorzio, così che il primo matrimonio non è più scritturalmente vincolante, essendo stata provveduta una base scritturale per il divorzio legale. È vero che questo è stato un peccato; ma può essere perdonato se la persona se ne è sinceramente pentita, come possono esser perdonati altri peccati commessi per ignoranza e se mostrate la vostra sincerità osservando le responsabilità che ora avete da persona sposata.
*** w70 1/3 pp. 159-160 Domande dai lettori ***
Se dunque la persona che non conosceva la legge di Dio ha ottenuto un divorzio legale per qualche motivo non scritturale e poi si è risposata, le esigenze della legge del Paese sarebbero state soddisfatte, ma risposandosi la persona avrebbe commesso adulterio secondo la legge divina. Questo adulterio pone fine al precedente matrimonio secondo la legge di Dio, ma commettendo una seria violazione della medesima legge di Geova. Che cosa si deve fare in tal caso?
Molte persone hanno commesso peccati prima di conoscere le esigenze di Dio. Prima di divenire cristiani, alcuni nella congregazione cristiana dell’antica Corinto erano stati adulteri, fornicatori, omosessuali e ubriaconi. Ma essi cambiarono! Quando dedicarono la loro vita a Dio e si battezzarono vivevano in una pura condizione morale. Che dire dei loro peccati del passato? Quei peccati furono perdonati; essi furono “lavati” mediante la fede nel sacrificio di riscatto di Gesù Cristo. — 1 Cor. 6:9-11.
Di conseguenza, se oggi una persona impara qual è la legge di Dio e si rende conto di aver commesso in passato il serio peccato dell’adulterio, dovrebbe rivolgersi a Dio in preghiera e chiedere perdono in base al sacrificio di riscatto di Gesù Cristo. Come dichiarò l’apostolo Pietro: “Chiunque ripone fede in lui ottiene per mezzo del suo nome il perdono dei peccati”. (Atti 10:43; Efes. 1:7) Quindi dovrebbe mostrare la sincerità del suo pentimento. Ma come? Non può tornare dal suo precedente coniuge. Non ha più nessun diritto legale né scritturale su quella persona. Né può tornare indietro e rivivere la sua vita. Ma può vivere da quel tempo in poi in armonia con le leggi e i princìpi biblici. Può mostrare che apprezza ora la santità del matrimonio vivendo secondo le responsabilità che ha ora quale persona sposata, e può avanzare apprendendo la volontà di Dio e facendola. — Col. 1:9, 10.