00 06/05/2020 07:36
Re: Re: Re: La precisazione di Howard
cyrano555, 05/05/2020 23:51:



Caro Simon,

Il cosiddetto "Shem Tov" è contenuto in un manoscritto del XIV secolo e, a detta di Howard stesso, che lo ha pubblicato per primo in edizione critica, POTREBBE risalire a un originale al massimo del IV-V secolo e.v., quindi non è nessuna base documentale, ovviamente ;-)
Quanto alle versioni in ebraico "moderno", se prendiamo quella più diffusa attualmente (della Società Biblica) nel NT contiene esattamente 155 casi di tetragramma (citazioni e allusioni), altrimenti per "kyrios" ha sempre "Adon" (l'equivalente in ebraico).
In Delitzsch troviamo 207 occorrenze e in Salkinson 231.
Tieni presente che le ultime due sono scritte in un ebraico "fasullo", cioè "creato" sul calco dell'AT. L'unica veramente tradotta in ebraico moderno è quella della Società Biblica.
A parte queste versioni e, forse, alcune versioni del Movimento del "Sacro Nome" (e, ovviamente, i Tdg!), nessuno ha reintrodotto il nome nel NT.
Le Bibbie tradotte dai cosiddetti "giudei messianici", come la "Complete Jewish Study Bible", quando nel NT ci sono citazioni o allusioni dove nell'AT compare il tetragramma, usano "ADONAI" (scritto in maiuscolo).





Quello a cui, tanto Simon che io, facciamo riferimento però non è una questione filologica, ma pragmatica. Abbiamo fatto l'esempio di alcune versioni ebraiche del NT solo perché sono quelle dove tale uso è più evidente, ma come detto molti traduttori hanno reso kyrios con il nome divino in varie forme in diverse lingue, ti ho citato Chouraqui perché è una delle versioni più note ma ce ne sono altre, senza che conoscessero o condividessero le teorie di Howard o la versione di Shem Tob, che dimostrerebbe se non altro che questa tendenza sarebbe piuttosto antica.

E' un problema ideologico e teologico? Certamente, come detto è evidente che chi usa il nome divino nel NT vuole portare (o riportare) quei testi nel loro alveo giudaico, ricollegare i vangeli alla loro origine linguistica e culturale nonostante la lingua greca ma è altrettanto vero che per secoli vi è stata una tendenza inversa, ovvero trascinare il NT fuori dalle sue radici per ellenizzarlo, generando non pochi fraintendimenti. Per me resta ovvio che nonostante le grida di dolore di Silvio un traduttore sia perfettamente legittimato a rendere il senso di kyrios come lo percepiva lo scrittore del I secolo.

Shalom
[Modificato da barnabino 06/05/2020 10:51]
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