(SimonLeBon), 07/05/2020 11:21:
Caro Luciano,
stai facendo un'ipotesi o hai sotto mano un caso pratico?
Simon
E' una considerazione che nasce consequenziale alla spiegazione della
differenza tra vita eterna e immortalità.
Come è stato spiegato in altra discussione, si tratta di due
situazioni che sono state definite non assimilabili tra loro.
La vita eterna, nel momento in cui trasgredisci, viene persa; mentre
l'immortalità, mi sembra di capire, non viene mai meno, ma senza
spiegarne il perchè. Presumo che, sia l'essere umano, che quello
spirituale, continuino a disporre ancora della loro libertà di scelta.
Per cui, se l'umano che fa la scelta contraria alla volontà di Dio
viene eliminato, non vedo perchè non lo debba essere anche lo spirituale
che a sua volta potrebbe fare una medesima scelta.
Ma allora, sostanzialmente, dov'è la differenza tra vita eterna ed
immortalità se comunque puoi essere eliminato?
...Se poi, come dice Aquila, parti dal presupposto che Gesù e coeredi
avranno sempre una condotta corretta, ...beh, allora l'immortalità non
è più un "diritto acquisito", per alcune persone, perchè scelte da
Dio; ma perchè si suppone che non trasgrediranno mai e quindi non
verranno eliminate.
Ma è una supposizione, perchè resta sempre la possibilità della scelta
errata ...e delle sue conseguenze.
Ciao.