00 29/06/2020 17:13
Re:
barnabino, 29/06/2020 15:56:

Caro Aldo,


E perchè in questo passo di Ebrei il monte Sion non può essere la "capitale" terrena del regno di Dio, come la Gerusalemme celeste che indica quello che voi chiamate "comando" di Geova in cielo?



Nell'antichità era così, il monte Sion era il simbolo del dominio divino sulla terra, il passo di Ebrei parla però esplicitamente di una dimensione celeste e alle miriadi di angeli, messo insieme ad Apocalisse, dove si parla dell'Agnello e di Dio, pare un dominio la cui origine è celeste, insomma, non è il regno davidico terreno. Certamente la Gerusalemme celeste ha un ruolo anche nell'adempimento delle profezie messianiche per la terra.

Shalom




Non mi pare che la vostra esegesi metta i versetti 22 e 23 di Ebrei 12 solo sotto la dimensione celeste. Basta dire che gli spiriti dei giusti resi perfetti sono diventate per voi le vite (parola questa non presente nel testo greco) spirituali dei giusti, quindi persone che stanno sulla terra e non in cielo.
Dunque in questi due versetti si parla di accostarsi a realtà che sono sia terrene che celesti e non c'è alcun motivo per dire che il monte Sion, luogo reale della terra, simboleggi una realtà celeste. Del resto sarebbe un doppione inutile dato che è la Gerusalemme celeste è appunto la dimensione celeste di Dio.