00 30/06/2020 09:19
Caro Aldo,


Certo, se tu hai un condizionamento dottrinale, è normale collocare il monte Sion dove ti fa più comodo. Il punto è che non c'è alcun riscontro biblico per dire che sia un luogo celeste, i riferimenti sono tutti terreni e non si capisce per quale motivo Apocalisse debba fare eccezione



Non saprei bene di che cosa parli, ma Paolo ne parla come di una città "celeste", Giovanni dice su di esso c'è "l'Agnello" e Pietro dice che Gesù è la "pietra d'angolo" di Sion e la chiama "una casa spirituale". Non mi pare condizionamento dottrinale, il DENT ad esempio dice che Sion in Ebrei 12,22 è "una metafora della salvezza finale e celeste" e si vede una differenza con quella di Apocalisse che invece sarebbe terrena, luogo di salvezza della persecuzione.


Ad ogni modo il contesto di questo passo non porta al cielo, dato che i 144000 sono i redenti della terra (Riv. 14:3); dunque sono persone che stanno sulla terra e che hanno ricevuto il sigillo della redenzione



Però l'Agnello è indubbiamente in cielo e per tua ammissione questi stessi 144.000 salvati in seguito sono visti nella Gerusalemme celeste. Per quanto Rivelazione 14:3 dica che i 144.000 sono stati “comprati dalla terra” il contesto li descrive non sulla terra ma in cielo con il celeste Agnello, Cristo Gesù. In seguito si vedono questi sacerdoti risorti in cielo e uniti a Gesù Cristo nel suo Regno, che diventano "sacerdoti di Dio e del Cristo"
il contesto li descrive non sulla terra ma in cielo con il celeste Agnello, Cristo Gesù.

Shalom




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