Testimoni di Geova Online Forum Questo forum nasce con lo scopo primario di analizzare e confutare le critiche rivolte ai cristiani testimoni di Geova e ristabilire la verità relativamente a luoghi comuni e disinformazione varia, diffusi in ambienti pubblici. Forum con partecipazione moderata

Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di settembre 2020...

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    viceadmintdg1
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    00 27/09/2020 19:17
    ...i tdG temono di confrontarsi con gli altri?
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    viceadmintdg1
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    ViceAdmin
    00 27/09/2020 19:19
    Dopo il preambolo di don Fiorino, il conduttore, prende la parola Rocco Politi. Circa l'attendilita' delle critiche dei fuoriusciti rimandiamo, come di consueto, al seguente articolo del nostro sito TdGOnline:

    I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA – Cosa dicono gli esperti
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    viceadmintdg1
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    ViceAdmin
    00 27/09/2020 19:33
    Il successivo e ultimo intervento è a cura di don Battista Cadei che affronta il tema i tdG temono di confrontarsi con gli altri? dicendo:



    Alcuni amici avevano organizzato una conferenza-dibattito sui tdG, facendone grande pubblicità, tanto che la sala parrocchiale – in provincia di Bergamo, Lombardia – si riempì di persone, in gran parte sconosciute. Argomento della conferenza:
    I Testimoni di Geova non hanno la Bibbia. Conferenziere: don Lorenzo Minuti di Roma, autore di un libro omonimo: provocatorio, perché i tdG si ritengono maestri di Bibbia, cosa che invece si può smentire.
    Presentai il relatore e ascoltai la conferenza. Dalla mia posizione osservavo il pubblico che ascoltava attentissimo don Lorenzo il quale, con tono signorile venato da una sottile ironia, dimostrava e documentava che la traduzione biblica dei tdG non era fedele agli originali. Tra il pubblico colpì la mia attenzione un anziano signore baffuto, che teneva davanti a sé la Bibbia dei tdG di allora, intitolata Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (TNM 1986). «Speriamo in bene» – pensai tra me. Fuori intanto infuriavano i lampi e tuoni di un pauroso temporale. Un fragoroso applauso concluse la relazione.

    Appena aperto il dibattito, il primo che alzò la mano e uscì davanti al pubblico, fu proprio quel “baffone” il quale esordì dicendo: «Mi chiamo... e sono un tdG».
    «Adesso vien la grandine!» – pensai dentro di me (come don Abbondio di fronte al card. Federigo). Non mi ingannavo: era chiaramente un tdG esperto, ben capace di presentarsi e di parlare. Ma il bersaglio della sua “grandine” non fu la Chiesa Cattolica, bensì lʼOrganizzazione dei tdG, che proprio in quei giorni stava abbandonando, avendo scoperto che essi gli avevano insegnato una “Bibbia adattata”. Parlò con grande foga e tono sferzante. E concluse dicendo: «Quando mʼincontrate, per favore salutatemi». Non cʼera miglior commento alla conferenza appena terminata: il pubblico lo sottolineò con un applauso più fragoroso del primo.

    In seguito ho saputo qualche retroscena. Anzitutto: alla nostra volontaria presentatasi a chiedergli se accettava di venire a un incontro sui tdG, egli aveva risposto prontamente: «Non mi sottraggo», ma poi confidò di non avere nessunissima idea di che cosa si trattasse: pensò addirittura a quei tdG di cui si favoleggiava che si erano ritirati su un alto monte in attesa della venuta visibile di Cristo... Seppi anche che accanto a lui era seduta una cattolica praticante, la quale, vedendolo con una Bibbia in mano, gli bisbigliò: «Lei è di qualche gruppo di ascolto della Parola?». Rispose: «Io qui sono un pesce fuor dʼacqua». Poi domandò alla signora: «Dopo la conferenza ci sarà la possibilità di parlare?». Lei rispose. «Certamente. Cʼè libertà di parola». E lui: «Ma io ho paura...». E la signora: «Si faccia coraggio, chè mentre lei parla, io recito unʼAve Maria. Evidentemente la signora non sapeva che lui era un tdG, e forse neppure che i tdG sono contro le preghiere a Maria, che per loro non è certo la Madre di Dio.

    Forse qualcuno si chiederà il senso della sua richiesta: «Per favore, quando mi incontrate salutatemi»: si sappia che ai tdG è vietato, pena lʼespulsione, salutare gli “apostati”, cioè i fuorusciti . Scrivono infatti: «Un semplice saluto può essere il primo passo che porta a una conversazione e forse anche a un’amicizia. Vorremmo fare questo primo passo con un disassociato?» (La Torre di Guardia, 1.1.82, p. 25).
    Ai tdG è pure vietato leggere stampa religiosa diversa dalla loro, anche solo per rispondere alle obiezioni; e anche di fare ricerche bibliche personali o comunque letture che non siano pubblicate dalla Società Torre di Guardia: «Non dobbiamo pensare di doverci leggere un libro o un opuscolo pieno di calunnie e di mezze verità per poter rispondere alle false accuse ed agli insegnamenti degli oppositori» (La Torre di Guardia,15.3.86, p. 14). «Nell’organizzazione di Geova non è necessario dedicare tanto tempo ed energia alla ricerca, poiché nell’organizzazione ci sono fratelli ai quali è assegnato di fare proprio questo, per aiutare voi che non avete molto tempo per far ciò, ed essi preparano le buone informazioni de La Torre di Guardia, e altre pubblicazioni della Società» [La Torre di Guardia, 15.3.86, p. 14).

    Ai tdG amanti della verità, dico: Fatevi questa domanda: “Perché questa paura di confrontarsi con altri? Non sarà perché temono che vengano a conoscenza di cose che vogliono tenere nascoste? Battista Cadei



    Lascio la parola a chi desidera replicare
    [Modificato da viceadmintdg1 27/09/2020 19:38]
  • Aquila-58
    00 28/09/2020 10:09
    Re:
    viceadmintdg1, 27/09/2020 19:33:

    Alcuni amici avevano organizzato una conferenza-dibattito sui tdG, facendone grande pubblicità, tanto che la sala parrocchiale – in provincia di Bergamo, Lombardia – si riempì di persone, in gran parte sconosciute. Argomento della conferenza:
    I Testimoni di Geova non hanno la Bibbia. Conferenziere: don Lorenzo Minuti di Roma, autore di un libro omonimo: provocatorio, perché i tdG si ritengono maestri di Bibbia, cosa che invece si può smentire.




    e quindi, secondo lei, i cristiani testimoni di Geova avrebbero dovuto venire a partecipare ad un incontro provocatorio?
    Ma non dice la Scrittura quanto segue?


    "14 Richiama alla memoria queste cose, scongiurando davanti a Dio che si evitino le vane discussioni, le quali non giovano a nulla se non alla rovina di chi le ascolta" (2 Timoteo 2:14 CEI)


    viceadmintdg1, 27/09/2020 19:33:



    Forse qualcuno si chiederà il senso della sua richiesta: «Per favore, quando mi incontrate salutatemi»: si sappia che ai tdG è vietato, pena lʼespulsione, salutare gli “apostati”, cioè i fuorusciti .




    Veramente è la Bibbia che lo dice, non i cristiani testimoni di Geova.
    Giovanni definisci come "anticristi" i fuoriusciti dall' ekklesìa cristiana:


    "18 Figlioli, è giunta l'ultima ora. Come avete sentito dire che l'anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l'ultima ora.

    19 Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri" (1 Giovanni 2:18-19 CEI)


    Nella sua seconda lettera, aggiunge sempre riguardo ai fuoriusciti:


    "9 Chi va oltre e non rimane nella dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi invece rimane nella dottrina, possiede il Padre e il Figlio.
    10 Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo,
    11 perché chi lo saluta partecipa alle sue opere malvagie" (2 Giovanni 9-11 CEI)

    Come vede, è tutto perfettamente scritturale...


    viceadmintdg1, 27/09/2020 19:33:


    Ai tdG è pure vietato leggere stampa religiosa diversa dalla loro, anche solo per rispondere alle obiezioni; e anche di fare ricerche bibliche personali o comunque letture che non siano pubblicate dalla Società Torre di Guardia: «Non dobbiamo pensare di doverci leggere un libro o un opuscolo pieno di calunnie e di mezze verità per poter rispondere alle false accuse ed agli insegnamenti degli oppositori» (La Torre di Guardia,15.3.86, p. 14).




    qui non si parla di "stampa religiosa diversa dalla loro" (che noi leggiamo tranquillamente e verso cui non esiste alcun "divieto"...) ma di pubblicazioni degli apostati.

    Nell' articolo si sottotitola infatti:

    "Non abbiate nulla a che fare con gli apostati".

    Infatti la citazione dice, per intero e non "mozzata" come avete fatto voi, quanto segue:


    "13 E se, mentre predichiamo la buona notizia, la gente facesse domande o sollevasse obiezioni simili a quelle degli apostati? Naturalmente, se una persona non è sincera e desidera semplicemente polemizzare, di solito è meglio scusarci e passare alla porta successiva. Ma se qualcuno fa sinceramente domande su certe asserzioni degli apostati, cosa si può fare? Innanzi tutto, possiamo chiedere in che consiste esattamente il problema. Può darsi che la domanda riguardi solo uno o due punti. Possiamo quindi attenerci a questi e rispondere basandoci sulle Scritture, sulle pubblicazioni della Società e su ciò che sappiamo essere la verità sull’argomento. Non dobbiamo pensare di doverci leggere un libro o un opuscolo pieno di calunnie e di mezze verità per poter rispondere alle false accuse e agli insegnamenti degli oppositori".




    Ma non è scritto nella Bibbia che dobbiamo stare alla larga dagli apostati?
    E' scritto eccome:


    "16 Evita le chiacchiere vuote e perverse, perché spingono sempre più all'empietà quelli che le fanno;
    17 la parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena. Fra questi vi sono Imeneo e Filèto,
    18 i quali hanno deviato dalla verità, sostenendo che la risurrezione è già avvenuta e così sconvolgono la fede di alcuni" (2 Timoteo 2:16-18 CEI)


    Che ne dice, don Cadei?



    viceadmintdg1, 27/09/2020 19:33:



    «Nell’organizzazione di Geova non è necessario dedicare tanto tempo ed energia alla ricerca, poiché nell’organizzazione ci sono fratelli ai quali è assegnato di fare proprio questo, per aiutare voi che non avete molto tempo per far ciò, ed essi preparano le buone informazioni de La Torre di Guardia, e altre pubblicazioni della Società» [La Torre di Guardia, 15.3.86, p. 14).




    questa citazione proprio non la leggo nella Torre di Guardia del 15/3/1986, alla fine di questo post pubblicherò l' intero articolo, così tutti potranno verificare che questa citazione non c' è!



    viceadmintdg1, 27/09/2020 19:33:



    Ai tdG amanti della verità, dico: Fatevi questa domanda: “Perché questa paura di confrontarsi con altri? Non sarà perché temono che vengano a conoscenza di cose che vogliono tenere nascoste? Battista Cadei
    Lascio la parola a chi desidera replicare



    Direi di no!
    Infatti sono anni che esiste questo forum, dove ci siamo confrontati con tutti (cattolici, evangelici, ortodossi, ebrei, atei, eccetera) senza alcun problema difendendo più che egregiamente la nostra fede.


    E sono anni che invitiamo gli amici di Radio Maria come don Cadei a venire qui a confrontarsi con noi.
    Ma mai nessuno è venuto!


    NON SARA' MICA, DON CADEI, CHE AVETE PAURA DI VENIRE QUI A CONFRONTARVI CON NOI?


    (segue..)


    [Modificato da Aquila-58 28/09/2020 10:14]
  • Aquila-58
    00 28/09/2020 10:29

    APPENDICE:

    Don Cadei ha detto quanto segue alla trasmissione di Radio Maria si settembre 2020

    viceadmintdg1, 27/09/2020 19:33:



    «Nell’organizzazione di Geova non è necessario dedicare tanto tempo ed energia alla ricerca, poiché nell’organizzazione ci sono fratelli ai quali è assegnato di fare proprio questo, per aiutare voi che non avete molto tempo per far ciò, ed essi preparano le buone informazioni de La Torre di Guardia, e altre pubblicazioni della Società» [La Torre di Guardia, 15.3.86, p. 14).




    questa citazione proprio non la leggo nella Torre di Guardia del 15/3/1986, alla fine di questo post pubblicherò l' intero articolo, così tutti potranno verificare che questa citazione non c' è!

    ECCO L' ARTICOLO PER INTERO, VEDETE VOI SE TROVATE QUESTA CITAZIONE.
    SEMPLICEMENTE NON C' E'!


    ‘Non siate presto scossi dalla vostra ragione’

    “Vi preghiamo di non essere presto scossi dalla vostra ragione né d’eccitarvi sia per un’espressione ispirata che per un messaggio verbale o per una lettera come se venisse da noi”. — II TESSALONICESI 2:1, 2.
    ABBIAMO sempre piacevoli ricordi quando, in qualità di cristiani, ripensiamo al tempo in cui apprendemmo per la prima volta la verità della Parola di Dio. Era bella, ragionevole, soddisfacente. Come traboccò il nostro cuore quando imparammo a conoscere Geova e le sue eccelse qualità, tra cui il suo grande amore e la sua misericordia! Ci rallegrammo quando cominciammo a frequentare i nostri conservi, persone che mostravano vero amore cristiano e vivevano in armonia con i princìpi biblici.

    2 Come fummo grati di apprendere che presto Geova eliminerà dolore, sofferenza e persino la morte! (Rivelazione 21:3, 4) Pensate: vivere per sempre su una terra paradisiaca, in perfetta salute e totale felicità! Era quasi troppo bello per essere vero. Ma era vero. Aveva il sostegno della Parola di Dio. Com’era entusiasmante! Di sicuro, ci sentivamo come i discepoli quando Gesù apparve loro dopo la risurrezione. Si dissero l’un l’altro: “Non ardevano i nostri cuori mentre ci parlava per la strada, allorché ci apriva pienamente le Scritture?” (Luca 24:32) Sì, imparando la verità e dedicando la nostra vita a Geova, ci siamo ritrovati in un paradiso spirituale. Che benedizione!

    3 Tuttavia, il privilegio di essere nel paradiso spirituale di Geova non è da prendersi per scontato. Siamo entrati in questo paradiso volontariamente; possiamo uscirne (o esserne espulsi) se perdiamo la fede o violiamo deliberatamente le giuste leggi di Geova. Naturalmente questo non accadrà se manterremo vivo ‘l’amore che avevamo in principio’ e se continueremo ad apprezzare tutti i provvedimenti che Geova prende per mantenerci spiritualmente forti. (Rivelazione 2:4) Il Diavolo e altri oppositori della vera adorazione, però, sono abili ingannatori. Non dovremmo mai dimenticare che sono sempre pronti a infrangere la nostra integrità. La loro propaganda mira a indebolire la nostra fede, a raffreddare il nostro amore per Dio, a seminare dubbi nella nostra mente, a far sì che il paradiso spirituale non ci sembri affatto un paradiso.

    4 Un proverbio inglese dice: “vedere l’albero e non la foresta”, nel senso che, se ci si sofferma sui particolari, si rischia di perdere di vista le cose più importanti. Parafrasando questo detto, potremmo arrivare al punto di trovare difficile, forse addirittura impossibile, vedere la foresta del paradiso spirituale per esserci soffermati troppo sugli imperfetti alberi umani che vi si trovano. L’entusiasmo provato nell’imparare la verità, la meravigliosa speranza acquistata, l’amore per Dio e per i nostri fratelli spirituali e lo zelo per il servizio di Geova possono svanire. Se non si interviene drasticamente per invertire questo deterioramento spirituale, presto le amorevoli esigenze di Dio cominceranno a sembrare oppressive. Il sano cibo spirituale provveduto dallo “schiavo fedele e discreto” apparirà spregevole e la fratellanza formata dagli amorevoli servitori di Geova sembrerà trasformarsi in una famiglia di nemici. Allora l’unica soddisfazione, una soddisfazione di natura perversa, potrà derivare dal mettersi a battere con calunnie e mezze verità i propri ex compagni di schiavitù. — Matteo 24:45-51.

    5 Sì, non solo potremmo perdere i benefìci dell’attuale paradiso spirituale, ma, cosa ancora più grave, potremmo anche perdere la speranza di vivere in eterno nel Paradiso terrestre. E questo potrebbe avvenire per la stessa ragione per cui Adamo ed Eva persero il Paradiso in Eden. Avevano tutto il necessario per essere perfettamente felici e avrebbero potuto vivere per sempre. Ma l’indipendenza — in effetti un insegnamento diverso — divenne per loro più importante dell’ubbidienza a Geova e delle benedizioni dell’Eden. Eva fu ingannata. Adamo, pur non essendo ingannato, lasciò che l’insieme delle circostanze, inclusa la forte influenza della moglie, lo inducessero a peccare. Furono così cacciati dal Paradiso per vivere squallidamente sino alla loro morte. Persero la prospettiva di vivere per sempre e recarono sulla loro progenie un’eredità di peccato e morte. (Genesi 3:1-7, 14-19, 24; I Timoteo 2:14; Romani 5:12) Che prezzo terribile pagarono per la loro presunta indipendenza!

    6 L’apostolo Paolo espresse questa preoccupazione: “Temo che in qualche modo, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, le vostre menti siano corrotte lungi dalla sincerità e dalla castità che son dovute al Cristo”. (II Corinti 11:3) Paolo ritenne necessario scrivere a proposito di certi insegnamenti errati che circolavano a quel tempo. Nella sua seconda lettera alla congregazione di Tessalonica scrisse: “Vi preghiamo di non essere presto scossi dalla vostra ragione né d’eccitarvi sia per un’espressione ispirata che per un messaggio verbale o per una lettera come se venisse da noi, secondo cui il giorno di Geova sia venuto. Nessuno vi seduca in alcuna maniera”. — II Tessalonicesi 2:1-3.

    'Non abbiate nulla a che fare con gli apostati'

    7 Ebbene, cosa fareste se vi trovaste di fronte a insegnamenti apostati — ragionamenti sottili — secondo i quali ciò che voi credete come testimoni di Geova non è la verità? Per esempio, cosa fareste se trovaste nella cassetta della posta una lettera o qualche pubblicazione e, aprendola, vi accorgeste subito che proviene da un apostata? La curiosità vi spingerebbe a leggerla, tanto per vedere cosa dice? Potreste anche pensare: ‘Non mi influenzerà; sono troppo forte nella verità. E poi, se abbiamo la verità, non abbiamo nulla da temere. La verità supererà la prova’. Facendo questo ragionamento, alcuni hanno nutrito la loro mente con pensieri apostati e sono caduti in balìa di seri dubbi e interrogativi. (Confronta Giacomo 1:5-8). Ricordate perciò l’avvertimento di I Corinti 10:12: “Chi pensa di stare in piedi badi di non cadere”.

    8 Grazie all’amorevole aiuto di fratelli premurosi, alcuni che nutrivano dubbi seminati da apostati si sono ripresi dopo un periodo di turbamento e traumi spirituali. Ma avrebbero potuto risparmiarsi quei dolori. In Proverbi 11:9 ci è detto: “Mediante la sua bocca chi è apostata riduce il suo prossimo in rovina, ma mediante la conoscenza i giusti sono liberati”. Giuda disse ai suoi conservi cristiani: “Continuate a mostrare misericordia ad alcuni che hanno dubbi; salvateli strappandoli al fuoco”. (Giuda 22, 23) L’esortazione di Paolo al sorvegliante Timoteo era quella di istruire “con mitezza quelli che non sono favorevolmente disposti; se mai Dio conceda loro il pentimento che conduce all’accurata conoscenza della verità, ed essi tornino in sé dal laccio del Diavolo, vedendo che sono stati presi vivi da lui per la sua volontà”. — II Timoteo 2:25, 26.
    9 Tragicamente, altri sono piombati nelle più fitte tenebre, tornando addirittura agli insegnamenti errati della cristianità. L’apostolo Pietro scrisse a proposito della tragica fine di alcuni che inizialmente avevano camminato nella verità, ma che poi si erano allontanati. Disse: “Certamente se, dopo essere sfuggiti alle contaminazioni del mondo mediante l’accurata conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, sono coinvolti di nuovo in queste cose e ne sono sopraffatti, le loro condizioni finali son divenute peggiori delle prime”. Pietro disse che sono come il cane che torna al suo vomito e la scrofa lavata che torna a rivoltolarsi nel fango. — II Pietro 2:20-22.

    10 Quando un nostro simile ci dice: ‘Non leggere questo’ o ‘Non ascoltare quello’, possiamo essere tentati a ignorare il suo consiglio. Ricordate, però, che in questo caso è Geova che ci dice nella sua Parola cosa fare. E cosa dice riguardo agli apostati? “Evitateli” (Romani 16:17, 18), ‘cessate di mischiarvi in loro compagnia’ (I Corinti 5:11), ‘non riceveteli nella vostra casa e non rivolgetegli un saluto’ (II Giovanni 9, 10). Queste sono parole energiche, istruzioni esplicite. Se per curiosità leggessimo le pubblicazioni di uno che sappiamo essere apostata, non sarebbe come invitare a casa nostra questo nemico della vera adorazione perché si sieda con noi e ci esponga le sue idee apostate?

    11 Facciamo un esempio. Supponiamo che vostro figlio adolescente riceva per posta del materiale pornografico. Cosa fareste? Se volesse leggerlo per curiosità, gli direste forse: ‘Sì, leggilo pure. Non ti farà male. Da quando eri piccolo ti abbiamo insegnato che l’immoralità è male. Inoltre devi pur sapere cosa succede nel mondo per convincerti che è veramente cattivo’? Ragionereste così? No di certo! Piuttosto, gli spieghereste senz’altro i pericoli derivanti dal leggere pubblicazioni pornografiche ed esigereste che le distruggesse. Perché? Perché, per quanto possa essere forte nella verità, se uno nutre la mente con le perversioni contenute in tali pubblicazioni, la sua mente e il suo cuore ne risentiranno. Un desiderio errato seminato da tempo nei recessi del cuore può infine generare un pervertito appetito sessuale. Il risultato? Giacomo dice che il desiderio errato, quando è divenuto fertile, partorisce il peccato, e il peccato conduce alla morte. (Giacomo 1:15) Perché allora dare il via a questa reazione a catena?

    12 Ebbene, dal momento che noi agiremmo con tanta decisione per proteggere i nostri figli dai rischi della pornografia, non dovremmo aspettarci che il nostro amorevole Padre celeste ci metta similmente in guardia e ci protegga dalla fornicazione spirituale, inclusa l’apostasia? Egli ci dice di starne alla larga!

    13 E se, mentre predichiamo la buona notizia, la gente facesse domande o sollevasse obiezioni simili a quelle degli apostati? Naturalmente, se una persona non è sincera e desidera semplicemente polemizzare, di solito è meglio scusarci e passare alla porta successiva. Ma se qualcuno fa sinceramente domande su certe asserzioni degli apostati, cosa si può fare? Innanzi tutto, possiamo chiedere in che consiste esattamente il problema. Può darsi che la domanda riguardi solo uno o due punti. Possiamo quindi attenerci a questi e rispondere basandoci sulle Scritture, sulle pubblicazioni della Società e su ciò che sappiamo essere la verità sull’argomento. Non dobbiamo pensare di doverci leggere un libro o un opuscolo pieno di calunnie e di mezze verità per poter rispondere alle false accuse e agli insegnamenti degli oppositori.

    'Fiducia in Geova'

    14 Mentre avanziamo, rafforzando la fede e mantenendoci attivi nel servizio del Regno, possiamo fiduciosamente fare assegnamento su Geova, sapendo che Lui, il nostro amorevole Padre celeste, vuole provvederci il meglio. Dio ci insegna, ci mette in guardia. Fa questo mediante la sua Parola e per mezzo di esplicite istruzioni da parte della sua organizzazione visibile. Se chiedessimo a un genitore amorevole pane e pesci, non ci darebbe pietre o serpenti. Nemmeno Dio ci prenderà in giro o ci ingannerà. (Matteo 7:7-11) Dio, comunque, non ci riparerà completamente dalle tentazioni o anche dalle ingannevoli menzogne e dalla propaganda diabolica. Egli dice di se stesso: “Io, Geova, sono il tuo Dio, che t’insegno per il tuo beneficio, che ti faccio calcare la via per la quale dovresti camminare”. (Isaia 48:17) Sì, Geova ‘ci insegna per il nostro beneficio’. Ci dice di stare alla larga dagli apostati e da ciò che insegnano, e questo per nostra protezione. È in gioco la nostra vita.
    15 L’apostolo Paolo avvertì altri anziani cristiani: “Fra voi stessi sorgeranno uomini che diranno cose storte per trarsi dietro i discepoli”. (Atti 20:30) Se continuiamo ad ascoltare subdole argomentazioni e ragionamenti pretestuosi, le “cose storte” possono cominciare a sembrare diritte. Più Eva guardava il frutto proibito e ascoltava i ragionamenti contorti del Diavolo, più si convinceva che lui aveva ragione. Paolo avvertì: “State attenti: vi può essere qualcuno che vi porti via come sua preda per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini, secondo le cose elementari del mondo e non secondo Cristo”. (Colossesi 2:8) L’apostolo indicò pure che “con discorso blando e parlar complimentoso [gli apostati] seducono i cuori dei semplici”. (Romani 16:17, 18; confronta II Corinti 11:13-15). Naturalmente, il fatto che alcuni vengano trascinati via da questo genere di propaganda non vuol dire che dobbiamo seguirli. Nondimeno dobbiamo stare continuamente in guardia.

    16 Le tattiche del Diavolo non sono cambiate dal tempo dell’Eden. Egli usa domande sottili e fa leva sull’egocentrismo. Pietro scrisse: “Pure fra voi vi saranno falsi maestri. Questi introdurranno quietamente distruttive sette . . . E per concupiscenza vi sfrutteranno con parole finte”. (II Pietro 2:1-3) Un oggetto finto è fatto in modo da sembrare vero. In II Timoteo 2:14-19 Paolo sottolinea l’importanza di usare la Parola di Geova per correggere le cose, ma avverte che occorre evitare gli apostati, i cui ‘discorsi vuoti violano ciò che è santo’, poiché, dice, “la loro parola si spargerà come cancrena”.

    17 Un’analogia davvero calzante! Come la cancrena, i ragionamenti apostati non sono altro che mezzi per diffondere rapidamente la morte spirituale. E, dal momento che i componenti della congregazione sono come un corpo, c’è il pericolo che altri possano essere infettati. Se colui che diffonde insegnamenti apostati non può essere ristabilito spiritualmente con l’uso amorevole ma fermo del balsamo della Parola di Dio, forse non resta che ricorrere all’amputazione (alla disassociazione) di questo membro per proteggere le altre membra del corpo. (Confronta Tito 1:10, 11). Non fatevi infettare dalla mortale cancrena spirituale! Conservate una buona salute spirituale evitando di farvi contaminare dal pensiero apostata. Prendete a cuore il sano consiglio riportato in II Pietro 3:17, 18: “Voi perciò, diletti, avendo questa anticipata conoscenza, state in guardia, affinché non siate trascinati con loro dall’errore delle persone che sfidano la legge e non cadiate dalla vostra propria saldezza. No, ma continuate a crescere nell’immeritata benignità e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo”.

    18 Ma come possiamo proteggerci dall’apostasia? In che modo possiamo salvaguardare il cuore dal prestare ascolto ai ragionamenti apostati? Queste domande verranno prese in esame nel prossimo articolo.



    [Modificato da Aquila-58 28/09/2020 10:30]
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    (SimonLeBon)
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    Età: 53
    TdG
    00 28/09/2020 10:57
    Re:
    viceadmintdg1, 9/27/2020 7:33 PM:

    Il successivo e ultimo intervento è a cura di don Battista Cadei che affronta il tema i tdG temono di confrontarsi con gli altri? dicendo:

    ...
    E lui: «Ma io ho paura...». E la signora: «Si faccia coraggio, chè mentre lei parla, io recito unʼAve Maria. Evidentemente la signora non sapeva che lui era un tdG, e forse neppure che i tdG sono contro le preghiere a Maria, che per loro non è certo la Madre di Dio.

    ...

    Ai tdG amanti della verità, dico: Fatevi questa domanda: “Perché questa paura di confrontarsi con altri? Non sarà perché temono che vengano a conoscenza di cose che vogliono tenere nascoste? Battista Cadei



    Lascio la parola a chi desidera replicare



    Caro Cadei,

    ultimamente mi sembrava un po' migliorato, con questa macchietta torna forse ai suoi livelli polemici abituali.

    Per sua informazione, non è che sono i tdG ad essere "contro le preghiere a Maria" o che "per i tdG non è certo la madre di Dio": è la parola di Dio che conferma queste cose, che le credenze originali della sua chiesa sono contrarie a quanto Dio in persona ha comunicato all'umanità!
    Maria certo non sapeva di essere "madre di Dio", nè Gesu' Cristo sapeva in alcun modo che sua madre avesse "messo al mondo Dio", concetti biblicamente non solo insostenibili ma in qualche modo orripilanti!

    Ci confrontiamo abitualmente con i suoi racconti farlocchi: a Bergamo intervennero anche due tdG veri e non furono cosi' teneri con "don" Minuti.

    Simon
  • Aquila-58
    00 28/09/2020 11:12
    Re: Re:
    (SimonLeBon), 28/09/2020 10:57:



    Ci confrontiamo abitualmente con i suoi racconti farlocchi: a Bergamo intervennero anche due tdG veri e non furono cosi' teneri con "don" Minuti.

    Simon




    ma questo ovviamente evitano di dirlo al pubblico di Radio Maria....

    Anche nella mia città, Ancona, abbiamo avuto diversi confronti con i parroci della città.
    Io ne ho incontrati moltissimi, ho incontrato personalmente anche Paolo Sconocchini, autore anch' egli di un "libro" sulla TNM, ci siamo confrontati alla grande.

    Anche in passato i nostri fratelli si sono incontrati e hanno fatto dibattiti con i parroci, e questi fratelli mi raccontano che sono stati i parroci a voler smettere di fare quegli incontri, non noi!

    Comunque ribadiamo l' invito a Don Cadei di venire qui a confrontarsi con noi.
    Don Cadei, Lei è ufficialmente invitato e non è la prima volta che lo facciamo.
    L' attendiamo, in grande amicizia

    Verrà?