Il cappuccino, predicatore della Casa Pontificia, sarà cardinale nel Concistoro del 28 novembre: «Sempre a servizio del Papa, ma continuerò a vivere in un eremo». «Mai cambiato dottrina, da sempre mi baso sul Vangelo»
salvatore cernuzio
Pubblicato il
31 Ottobre 2020
CITTÀ DEL VATICANO. Seduto col suo saio, domenica scorsa padre Raniero Cantalamessa seguiva come tanti altri fedeli del mondo l’Angelus in tv, quando ha sentito Papa Francesco pronunciare il suo nome tra i 13 nuovi cardinali del Concistoro del 28 novembre. «Avrei pensato che si trattasse di qualcun altro se non portassi un cognome così inconfondibile», racconta a Vatican Insider il famosissimo cappuccino, 86 anni, da quaranta predicatore della Casa pontificia. Teologo, accademico, autore di libri e della celebre rubrica Rai “Le ragioni della speranza” (indimenticabile il saluto «Pace e Bene»), Cantalamessa oggi riscuote successo pure sui social network dove migliaia di followers rilanciano le sue catechesi. Quasi una web star, se non fosse che vive quasi da eremita.
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