Hai inciampato?
Tenendo conto di quanto il genere umano si è allontanato dalla perfezione, è logico aspettarsi che ogni tanto sorgano conflitti di personalità. Questo ha fatto inciampare alcuni. Altri hanno inciampato quando persone che stimavano profondamente si sono comportate all’improvviso in maniera sconsiderata o non cristiana oppure hanno commesso qualche trasgressione.
È questo ciò che è accaduto a te? Qualunque cosa ti abbia fatto inciampare, il responsabile non è stato certo Geova.
(Confronta Galati 5:7, 8). Che senso ha quindi troncare la nostra relazione con lui per ciò che ha fatto qualcun altro? Non dovremmo piuttosto continuare a servire fedelmente Geova, fiduciosi che sa ciò che sta avvenendo e che ci tratterà in maniera benevola? —
Colossesi 3:23-25.
Col passar del tempo, alcuni si sono accorti che il motivo che in origine li aveva fatti inciampare non sembrava più così importante o addirittura non esisteva più. Oppure, valutando con calma la questione, possono perfino concludere che erano proprio loro ad avere torto. Spesso è così quando uno non accetta un consiglio o la disciplina impartitagli. In seguito può rendersi conto che quella disciplina gli era stata impartita con vero amore e per il suo bene.
(Ebrei 12:5-11) Com’è dunque appropriato seguire il consiglio dell’apostolo Paolo. Egli disse: “Raddrizzate le mani cadenti e le ginocchia indebolite, e continuate a fare sentieri diritti per i vostri piedi, affinché ciò che è zoppo non si sloghi, ma anzi sia sanato”. —
Ebrei 12:12, 13.
Non eri d’accordo con qualche insegnamento?
Può darsi che tu abbia lasciato l’organizzazione di Geova perché avevi un diverso intendimento di qualche punto scritturale. Come gli israeliti che, una volta liberati dall’Egitto, ‘presto dimenticarono le opere di Dio’ a loro favore e “non attesero il suo consiglio”, così tu potresti aver frettolosamente concluso che, poiché l’organizzazione non accettava quello che secondo te era il punto di vista corretto, dovevi troncare ogni rapporto con essa.
(Salmo 106:13) Forse da allora quel punto è stato chiarito, modificato o confermato da ulteriori ricerche scritturali sotto la guida dello spirito di Dio. Non sarebbe stato meglio rimanere nell’organizzazione, attendendo Geova?
È bene ricordare che Geova ha sempre operato attraverso un’unica organizzazione. Nei nostri giorni, “lo schiavo fedele e discreto” sta dispensando cibo spirituale “a suo tempo”. Si noti che questo schiavo doveva essere ‘trovato a fare così quando il Signore sarebbe arrivato’.
(Matteo 24:45-47) In realtà, chi discerne oggi il fatto che il Signore è già arrivato? Chi è impegnato nell’opera predetta? Solo quelli che sono associati all’organizzazione dei cristiani testimoni di Geova!
Quando altri abbandonarono Gesù, l’apostolo Pietro disse: “Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna”. Pietro sapeva al di là di ogni dubbio che Gesù era il Messia. Perciò quando molti discepoli trovarono sconcertanti certe parole di Gesù, Pietro comprese che non sarebbe stato facile abbandonare la fonte delle “parole di vita eterna”. Col tempo qualsiasi dubbio o malinteso sarebbe stato chiarito.
(Giovanni 6:51-58; confronta Luca 24:27, 32). Questo principio è ancora valido oggi, in quanto Geova guida progressivamente i suoi servitori nel sentiero della verità. —
Proverbi 4:18.
Torna ora
‘Scrutiamo le nostre vie ed esploriamole, e torniamo a Geova’, implorò il profeta Geremia.
(Lamentazioni 3:40) Eppure alcuni possono ancora trattenersi, forse temendo di non essere bene accolti dai componenti della congregazione. Come fu accolto il figlio prodigo quando tornò a casa? “Dovevamo pure rallegrarci”, disse il padre, “perché questo tuo fratello era morto ed è tornato alla vita, ed era perduto ed è stato ritrovato”.
(Luca 15:32) Un simile caloroso benvenuto attende quelli che ‘tornano a Geova’ col sincero desiderio di fare la sua volontà. —
Confronta Luca 15:7.
Ma la congregazione cristiana non rimane semplicemente seduta in attesa di dar loro il benvenuto, se e quando decideranno di ‘tornare a casa’. Nell’illustrazione di Gesù, il padre corse incontro al figlio “mentre era ancora lontano”. In modo simile, i testimoni di Geova si considerano personalmente obbligati a cercare quelli che un tempo erano associati con loro, per aiutarli a tornare nell’organizzazione di Geova.
Che dire però se una persona, mentre era separata dall’organizzazione di Geova, ha seguito una condotta gravemente errata? Che dire di qualcuno che ha dovuto essere espulso dal popolo di Dio a causa di qualche grave trasgressione, ma che da allora ha smesso di tenere una condotta non cristiana? Gli anziani sanno come aiutarlo in maniera benigna e amorevole affinché metta le cose a posto con Geova. Perciò, chiunque desideri tornare a vivere in armonia con la volontà di Dio dovrebbe informare gli anziani di questo suo desiderio. “‘Venite, ora, e mettiamo le cose a posto fra noi’, dice Geova. ‘Benché i vostri peccati siano come lo scarlatto, saranno resi bianchi proprio come la neve’”. —
Isaia 1:18.
Com’è benigno, affettuoso e amorevole il nostro Padre celeste! E com’è paziente, interessandosi di ciascuno di noi personalmente! Certo egli non vuole che siamo distrutti insieme all’attuale sistema di cose malvagio.
(2 Pietro 3:9) Fu Geova a esortare il suo antico popolo, dicendo: “Tornate a me, e certamente io tornerò a voi”. Il medesimo invito viene rivolto oggi. —
Malachia 3:7.
Il tempo sta per scadere, perciò non indugiare. Insieme al popolo di Geova, torna a godere l’‘abbondante pace che appartiene a quelli che amano la legge di Dio’. “Per loro non c’è pietra d’inciampo”, dice il salmista.
(Salmo 119:165) Nel profondo del tuo cuore, ami la legge di Geova? Se sei un dedicato servitore di Dio, questa è proprio la ragione per cui ti dedicasti a lui. Nulla — sì, assolutamente nulla — può essere più importante che ristabilire la tua relazione con Geova. Non voltargli le spalle. Esamina la questione seriamente e in preghiera. Se senti la mancanza dell’unità e dell’affetto del popolo di Geova, non è troppo tardi per tornare all’organizzazione di Geova. Fallo senza indugio.
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