viceadmintdg1, 08/12/2020 19:31:
Il primo intervento è a cura del conduttore don Franco Fiorino che affronta il tema del Natale dicendo:
Oggi vogliamo mettere in risalto la celebrazione del Natale, del significato che ha per noi cristiani e le differenze notevolissime fra noi e i tdG.
A dire il vero, noi cristiani testimoni di Geova, non celebrando il Natale del Signore Gesù,
siamo in pieno accordo con gli apostoli e i discepoli del I secolo.
Non è poco, vero?
Non solo infatti Gesù non ci ha lasciato alcun comando di celebrare annualmente o, comunque, ricordare la Sua nascita,
ma nella Rivelazione ispirata neotestamentaria, non alcun abbiamo cenno che questa fosse una pratica seguita dai cristiani dell' epoca apostolica.
Come mai?
viceadmintdg1, 08/12/2020 19:31:
Pariamo da una affermazione di San Paolo in Galati 4:4:
“Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge”
Queste parole ci dicono che Dio si fece uomo nel grembo della vergine Maria.
A dire il vero questa Scrittura dice soltanto che Dio, nella pienezza del tempo, mandò Suo Figlio che nacque da una donna…..
non leggo che “
Dio si fece uomo nel grembo di Maria”…
Le devo ricordare cosa dice 2 Pietro 3:16 a proposito di coloro che torcono le Scritture (tra cui le epistole paoline)?
viceadmintdg1, 08/12/2020 19:31:
La nascita di Gesù è un quindi evento storico come ci descrive il Vangelo in Luca 2:11,12:
"Oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. 12 Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia»
E questa è la meraviglia del Natale che noi ricordiamo. Tanta semplicità unita alla gloria di Dio. Riscopriamo il natale come intreccio fra gloria di Dio e semplicità. Noi celebriamo l’amore e la gloria di Dio che si è fatto uomo (Giovanni 1:14).
Crediamo infatti che Gesù è allo stesso tempo vero Dio e vero Uomo.
Mi chiedo cosa c' entri l' Unione Ipostatica (vero Dio e vero uomo) con il racconto lucano, lontano anni luce dalle vostre affermazioni dogmatiche metafisiche successive....
Luca 2:8-20 descrive in maniera meravigliosa la nascita del Salvatore.
Il testo greco di Luca 2:8 dice,
alla lettera, che
“
C’ erano in questa regione pastori pernottanti nei campi vegliando di notte sul loro gregge”
il che già la dice lunga sulla data…..
Il racconto lucano mette in evidenza come l’ annuncio della nascita del Salvatore fosse fatto a delle persone umili e disprezzate dai capi religiosi dell’ epoca, come quegli umili pastori.
Che poi diedero gloria e lode a Dio, non a qualche Unione Ipostatica (Luca 2:20)
Non vi è alcun accenno che la nascita del Salvatore dovesse essere annualmente commemorata
Eppure Luca fu precisissimo su che cosa
unicamente dovesse essere commemorato, secondo le parole di Gesù:
19 Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me".(Luca 22:19 CEI)
come ripeto, non c’ è uno straccio di cenno al fatto che gli apostoli e i discepoli del I secolo celebrassero la Nascita di Gesù.
Chiedo di nuovo agli amici di Radio Maria: come mai questa "dimenticanza" apostolica?
(segue, a presto.....)
[Modificato da Aquila-58 10/12/2020 07:40]